La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] silenzio della Restaurazione, molti continuassero a giocare invece la loro partita, assicurando la concreta costruzione di quel modello liberale – dove la scelta costituzionale si accompagnava alla prudenza in materia di equilibri sociali – destinato ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] tra la Destra di Minghetti e la Sinistra di Depretis, che fu significativamente battezzata come «Unioni liberali monarchiche», o, talora, «partitocostituzionale» (termine appropriato, perché era la stabilizzazione della rivoluzione parlamentar ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] indirettamente su di esse dalle élites liberal-costituzionali monarchiche, le consultazioni popolari di unificazione 2% della Sicilia, 79,3% dell’Umbria e 79,5% della parte continentale del Regno delle Due Sicilie (un risultato quest’ultimo tanto più ...
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Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] paesi satelliti dell'Europa centrale. Quanto più il regime era liberale e riformatore, tanto più erano forti la resistenza sociale e la partiti e il parlamento, con la scusa della loro inefficacia. D'altronde, persino nelle soluzioni costituzionali ...
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1913. L’Italia e il XVI centenario dell’editto di Milano
Stefania De Nardis
Nel biennio 1912-1913 in tutta Europa si danno alle stampe centinaia fra libri, opuscoli, articoli di variegatissima natura [...] prima ha riportato i cattolici alle urne a sostegno dei liberali (risultati poi vincitori), in particolare di quelli impegnatisi dall’altro – possa sempre avvenire per costituzionale volontà del Paese, da parte dello Stato, senza che la sua civile ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] politici.
L’ottenimento di alcune garanzie da parteliberale era costata alla Chiesa un’irriducibile distanza
61 A. De Gasperi, Meda e l’inserimento politico dei cattolici nello Stato costituzionale (1928), ora in «Civitas», 4, 1987, pp. 5-12.
62 G ...
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La questione della liberta religiosa in Italia dalla reviviscenza concordataria del decennio freddo al dibattito conciliare
Silvia Scatena
‘Tesi’ cattolica, ‘nuova Italia’ e congelamento della Costituzione [...] diverso segno
Con i riferimenti all’eccessiva liberalità della legislazione italiana nei confronti dei culti acattolici organo nel sistema costituzionale in segno di protesta per la mancanza di alcun tipo di sostegno da parte governativa di fronte ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] principi si ritrovano chiaramente recepiti dalla Carta costituzionale italiana. Agli stessi principi si ispirò la i liberali furono capaci di diventare forza politica di maggioranza nell’Europa continentale. I vent’anni in cui i partiti democratico ...
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storiche, eta
storiche, età
Epoche, periodi di durata secolare nei quali viene divisa la storia dell’umanità. Solitamente se ne individuano quattro: l’Età antica, quella medievale, quella moderna e [...] luglio 1830 in Francia, che diede inizio alla monarchia costituzionale di Luigi Filippo d’Orléans) si intrecciava a crisi del modello liberale, che dinanzi all’affermarsi della democrazia (allargamento del suffragio, formazione di partiti di massa, ...
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La rilevanza costituzionale dei Patti Lateranensi tra ordinamento fascista e Carta repubblicana
Francesco Margiotta Broglio
La questione della cosiddetta ‘costituzionalizzazione’ del Trattato e del [...] la integrale pubblicazione da parte di Luciano Garibaldi dello schema di ‘Carta costituzionale della Repubblica sociale italiana’ progetto politico che stava alla base del movimento liberale che fu protagonista del Risorgimento, quello perseguitato ...
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giornalepartito
(giornale-partito, giornale partito), loc. s.le m. Giornale d’opinione che si propone come catalizzatore degli interessi dei propri lettori, alla stregua di un partito politico. ◆ Quando [Eugenio] Scalfari legittima il ruolo...
dottrinario
dottrinàrio s. m. (f. -a) e agg. [der. di dottrina]. – 1. Chi o che si attiene rigidamente ai principî della sua dottrina, perdendosi nelle astrazioni teoriche; per estens., di persona più teorica che pratica o incapace di vedere...