Stato del Vicino Oriente, confinante a N con il Libano, a E con la Siria e la Giordania, a SO con l’Egitto.
Dal punto di vista morfologico il territorio può essere diviso in 4 aree (la pianura costiera; [...] ogni istanza del dibattito politico interno. La vittoria schiacciante di Sharon alle elezioni del 2003 pose ai margini il Partitolaburista, che non entrò nel nuovo governo di coalizione.
Nell’aprile 2003 la road map, il piano concordato dall ...
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Stato dell’Europa nord-occidentale, affacciato per i 3400 km del suo perimetro costiero sull’Oceano Atlantico e sui mari dipendenti (di Barents, di N., del Nord), mentre per via di terra confina a NE con [...] sono stati assegnati 80 seggi. A seguito della vittoria elettorale alle politiche del settembre 2021, il leader del Partitolaburista J.G. Støre è stato incaricato di formare un nuovo governo di coalizione, subentrando nella carica a Solberg ...
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Stato federale indipendente nell’ambito del Commonwealth britannico (dal 1901; capo dello Stato è il sovrano del Regno Unito). Il territorio coincide con l’omonimo continente (➔ Australia), includendo [...] 75 e le elezioni anticipate del 1975 sancirono nuovamente la vittoria della coalizione liberal-agraria, guidata da M. Fraser. Il Partitolaburista ritornò vittorioso nelle elezioni politiche del 1983 e con il governo di R. Hawke avviò una politica di ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] svoltesi nel maggio 2024, Sunak ha indetto elezioni politiche anticipate. Alle consultazioni tenutesi nel mese successivo il Partitolaburista di K. Starmer ha riportato una netta vittoria, aggiudicandosi 412 seggi contro i 121 dei conservatori e ...
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Statista inglese (Putney, Londra, 1883 - Londra 1967); sindaco di Stepney nel 1919 e deputato laburista di quel collegio dal 1922; sottosegretario alla Guerra nel primo gabinetto MacDonald (1924); quindi, [...] 1945 continuando nella carica fino alle elezioni del 1951 quando il potere passò ai conservatori. Nell'azione svolta dal partitolaburista, all'A. (che ne conservò la direzione fino al dic. 1955 quando, dimessosi, fu nominato conte dalla regina ...
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Uomo politico, organizzatore sindacale, pubblicista inglese (Tredagar, Galles, 1897 - Asheridge, presso Chesham, 1960). Figlio di minatore e minatore egli stesso, deputato dal 1929 per il partitolaburista [...] mondiale si oppose alla politica del governo di coalizione, e al congresso laburista di Londra del dic. 1944 criticò aspramente la corresponsabilità dei suoi compagni di partito, e in particolare di Bevin, per l'intervento in Grecia. Nel dopoguerra ...
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Uomo politico norvegese (Oslo 1896 - Geilo 1968); entrato nel partitolaburista, fu membro del consiglio esecutivo (1926-39), ministro del Commercio (1939), poi degli Esteri del governo norvegese a Londra [...] (1941) e in patria (1945) dopo la liberazione, dal 1946 al 1952 segretario generale delle Nazioni Unite. Da ricordare, tra i suoi scritti, il volume di memorie In the cause of peace: seven years with the ...
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Esponente sionista e uomo politico d'Israele (Płońsk, Polonia, 1886 - Tel Aviv 1973). Avendo aderito giovanissimo al movimento sionista, si trasferì nel 1906 in Palestina, dove assunse il cognome ebraico [...] fino al 1935, dell'Histadrut (Federazione generale dei lavoratori d'Israele), fondatore (1930) e leader del Mapai (Partitolaburista israeliano), nel 1935 divenne presidente (fino al 1948) dell'Agenzia ebraica, salendo al vertice dell'Organizzazione ...
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Esponente sionista e uomo politico israeliano (Poltava 1884 - Gerusalemme 1963). Tra i fondatori in Ucraina dell'organizzazione socialdemocratica sionista Poalé Zion, nel 1907 si trasferì in Palestina. [...] anni successivi alla costituzione dell'Histadrut (Federazione generale dei lavoratori d'Israele, 1920) e del Mapai (Partitolaburista israeliano, 1930). Presidente dal 1931 al 1948 del Consiglio nazionale ebraico, che durante il mandato britannico ...
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Statista australiano (Creswick, Victoria, 1885 - Canberra 1945); segretario delle Trade Unions, fu arrestato durante la prima guerra mondiale per propaganda contro la coscrizione. Deputato (1928), nel [...] 1935 assunse la presidenza del partitolaburista australiano. Il 3 nov. 1941, alla caduta del ministero di coalizione Fadden, assunse il potere formando un gabinetto laburista di cui tenne la presidenza anche dopo la vittoria elettorale del 1943. ...
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laburismo
(non com. laborismo) s. m. [dall’ingl. labourism, der. di labour «lavoro»]. – Movimento politico inglese di ispirazione socialista non marxista, sorto negli ultimi tre decennî del sec. 19° per immettere nella vita politica le rappresentanze...
laburista
(non com. laborista) s. m. e f. e agg. [dall’ingl. labourist] (pl. m. -i). – Aderente al laburismo, fautore o seguace del laburismo. Come agg.: movimento l.; partito laburista.