I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] anche per via di uniformazione analogica all’interno di ciascuna classe) sono significative, in particolare nel passato remoto e nel participio (tenni, tenuto rispetto a presi, preso).
Le classi in -e- e in -i- mostrano d’altro canto affinità (per es ...
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Categoria morfologica della lingua latina, di natura nominale e caratterizzata dal suffisso -nd-. Sembra derivato dal gerundivo. Può sostituire l’infinito per tutti i rapporti sintattici che non siano [...] e la sua costruzione è del tipo verbale. La forma ablativale, in sostituzione dell’infinito e del participio presente predicativo, si mantiene nelle lingue romanze (it. cantando, fr. chantant; dopo preposizione subentra l’infinito: difficile ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] maggior parte delle irregolarità si concentrano nel presente dell’indicativo e del congiuntivo, nel passato remoto e nel participio passato.
(c) Alcuni aspetti della flessione verbale sono tipicamente latini:
(i) per ottenere talune forme del passato ...
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Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] di parti di parole differenti; per esempio, per spiegare satya (nom.-acc. sing. neutro satyam), 'vero' egli ricava sat dal participio di as- 'essere' e -yam dal verbo i- 'andare', più il suffisso causativo -i- nella variante -ay-, con la sostituzione ...
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Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] (Metamorfosi), che rende con un forte costrutto latineggiante (il participio presente assoluto) l’originale Inde loco medius […] Sol oculis prima prosa in volgare.
Sono frequenti i calchi del participio congiunto, sia presente – «a te dante è la ...
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Secondo la tradizione grammaticale classica, il secondo caso della declinazione greca e latina. Si è dato poi il nome di g. anche a modificazioni flessionali nominali di altre lingue, che abbiano funzioni [...] greco, una specie di proposizione, sempre più indipendente a partire dall’epoca omerica, ottenuta dalla concordanza di un participio con un nome declinato al genitivo. Questo sintagma, in origine sembra con funzione partitiva, era usato per ottenere ...
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Per lingua franca (o lingua franca mediterranea) s’intende una lingua veicolare a base italiana, documentata a partire dal tardo Cinquecento lungo le coste del Mediterraneo, in particolare nelle capitali [...] del sistema verbale, attraverso l’estensione dell’infinito per tutti i tempi e modi (eventualmente in alternanza con il participio passato); così, nel Contrasto: «Non aver di te paura!» (v. 11), «e guardar delle malventura» (v. 13), ecc. Di ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] aggettivi e pronomi) analoga, anche nella forma, a quella toscana fra questo, codesto e quello;
(f) l’accordo del ➔ participio passato con il pronome gli, per cui, ad es., nei dialetti dai Cimini fino al Tevere (Carbognano, Fabrica, Faleria, Calcata ...
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L’estensione dell’area dialettale comunemente definita lombarda si sovrappone solo parzialmente a quella dell’odierna Lombardia amministrativa. Ciò è certamente in relazione con la storia del territorio, [...] importante anche a livello morfologico per la distinzione tra infinito ([kanˈta], [fiˈni], [riˈdy] «ridurre») e participio passato ([kanˈtaː], [fiˈniː], [riˈdyː]);
(b) mantenimento, come in italiano e nei dialetti centromeridionali, della distinzione ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] le varie modalità dell’azione. Ogni tema ha, nella maggior parte delle lingue semitiche, accanto a forme nominali (participio e infinito), due coniugazioni, dette impropriamente tempi (in realtà aspetti): una a prefissi e suffissi per l’azione ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
composto
compósto agg. e s. m. [part. pass. di comporre]. – 1. Messo insieme, risultante dall’unione di più elementi (contr. di semplice): corpi c.; moti c.; parole c., risultanti da composizione; tempi c., in grammatica, quelli formati con...