Biologia
C. morfogenetico Area dell’embrione, o del primordio di un germoglio, dotata della capacità di dare origine a un determinato organo; per es., i c. morfogenetici dell’arto posteriore danno origine [...] che è proprio la legge con cui decresce il c. elettrostatico. Si parla di emissione di particellevirtuali in quanto le particelle emesse, per non violare il principio di conservazione dell’energia, debbono essere riassorbite prima che sia trascorso ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. I quanti e il mondo dell'infinitamente piccolo
Laurie M. Brown
I quanti e il mondo dell'infinitamente piccolo
Secondo P.A.M. Dirac (1902-1984) l'affermarsi [...] realmente presenti negli stati iniziali e finali. Egli sperava in questo modo di evitare le difficoltà associate alle particellevirtuali e agli stati intermedi. Nel corso di un viaggio nei Paesi Bassi durante la guerra, egli discusse la sua ...
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Scienza che studia il moto e l’equilibrio dei corpi. È tradizionalmente divisa in tre parti: cinematica, dinamica e statica, che studiano, rispettivamente, il moto prescindendo dalle sue cause, il moto [...] la forza attiva a esso applicata, δPs un qualunque spostamento virtuale di Ps all’istante in esame; a causa dei vincoli , y, z, t)∣2dτ, dà la probabilità che in una misura la particella in esame si trovi all’istante t in un intorno di volume dτ del ...
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Fisica
BBruno Ferretti
di Bruno Ferretti
Fisica
sommario: 1. Introduzione. a) Obiettività secondo Poincaré. b) Storia naturale e fisica. c) Il metodo sperimentale e il metodo teorico. d) Storicità [...] m può quindi essere determinato, e risulta, nel caso delle particelle dell'effetto Zeeman e dei raggi catodici, quasi duemila volte sistema riferendola ai risultati ‛virtuali' di un insieme infinito di ‛virtuali osservazioni', e alla descrizione ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Ottica
Alan E. Shapiro
Ottica
Nei cento anni intercorsi tra la pubblicazione della principale opera ottica di Johannes Kepler, i Paralipomena (1604), [...] mentre i suoi predecessori avevano considerato solo immagini virtuali, che richiedono un occhio per essere percepite d'onda vengono generati da onde elementari più piccole. Osservò che le particelle di etere si toccano l'una con l'altra su tutti i ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Meccanica e ingegneria
Massimo Corradi
Meccanica e ingegneria
Alla fine del XVII sec. e forse anche agli inizi di quello successivo, prima della formalizzazione del calcolo [...] descritta da Newton, derivante da un'azione a distanza tra le particelle che spiega la forza di coesione che le tiene unite tra loro il principio di d'Alembert e il principio dei lavori virtuali, ha condotto nel modo più felice alla traduzione del ...
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L'Ottocento: matematica. Elasticita e idrodinamica
Gleb Mikhailov
Elasticità e idrodinamica
Il XIX sec. rappresenta per la storia della meccanica dei continui un periodo particolarmente importante, [...] di una sfera sotto l'azione di mutua attrazione delle sue particelle, l'equilibrio di un cilindro circolare cavo e di una sfera dell'elasticità mediante l'uso del principio dei lavori virtuali. L'esistenza di un potenziale elastico fu postulata da ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Mathematica mixta
Curtis Wilson
Niccolò Guicciardini
Alan E. Shapiro
Mathematica mixta
Astronomia
di Curtis Wilson
Nel XVIII sec. l'accuratezza [...] , si rifanno a principî estremali quali quello dei lavori virtuali e quello della minima azione. Non stupisce che d' corto raggio d'azione, sia attrattive sia repulsive, tra le particelle della materia e i corpuscoli di luce; egli ipotizzò per il ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Concetti generali di materia e moto
James Evans
Concetti generali di materia e moto
Nel 1726, in seguito ai contrasti con le autorità francesi, [...] 1748) nel 1717. Come esempio di applicazione delle velocità virtuali, si consideri un giogo di bilancia a riposo su luce nell'acqua. Se Descartes è nel giusto nel trattare le particelle di luce come se fossero palle da tennis, potremmo concludere che ...
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Scienza greco-romana. Ottica e teoria della luce
A. Mark Smith
Ottica e teoria della luce
La moderna ottica fisica ha le sue radici storiche nell'ottica matematica greca; il più ovvio legame tra le [...] che fondamentalmente spiegavano la luce in termini di particelle emesse da sorgenti luminose, Aristotele la concepiva la sua idea che tutte le immagini, 'reali' o 'virtuali' secondo gli standard moderni, sono di origine interamente soggettiva e, ...
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virtuale
virtüale agg. [dal lat. mediev. (dei filosofi scolastici) virtualis, der. di virtus «virtù; facoltà; potenza»: v. virtù]. – 1. a. In filosofia, sinon. di potenziale, cioè «esistente in potenza» (contrapp. a attuale, reale, effettivo)....
vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene nulla, che non ha nulla dentro di...