Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel [...] di eliminare, per es., il peccato nominandolo (confessione dei peccati) e, nei miti, anche la creazione per mezzo della parola.
Nelle formule rituali o magiche non è soltanto il puro contenuto astratto ad aver efficacia, bensì le p. stesse, ragione ...
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Sostantivo greco (λόγος «parola, discorso, ragione»), variamente usato nel linguaggio filosofico e teologico.
Per il più antico pensiero greco, incline a non distinguere l’aspetto verbale dall’aspetto [...] il concetto di l. si accosta a quello predominante della Sapienza, «artefice di tutte le cose». Ma una ipostatizzazione della ‘parola di Dio’, intermediaria tra Dio e il mondo si trova solo in Filone, che risente l’influsso della speculazione greca ...
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Prima parola della frase lat. requiem aeternam dona eis, Domine "l'eterno riposo dona a loro, o Signore", usata in it. per indicare la preghiera d'invocazione per i defunti (derivata dal IV Esdra) che [...] messa da requiem è la messa per i defunti, così chiamata dalla prima parola del suo introito. In musica, per requiem si intende la composizione musicale dalla quale tale messa è accompagnata. La messa da requiem si articola in nove sezioni: introito ...
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uri Adattamento della parola araba al-ḥūr «(le fanciulle) dagli occhi neri», che ricorre più volte nel Corano per designare le vergini, amabili compagne dei beati nel paradiso islamico. ...
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Detti isolati, citati come parola di Gesù scritta od orale, che non si trovano nei libri canonici della Scrittura ma in scritti extracanonici, papiri, autori cristiani dei primi secoli. ...
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Nome con cui, dalla parola iniziale (Magnificat anima mea Dominum «l’anima mia magnifica il Signore»), è indicato il cantico che, secondo il Vangelo di Luca, Maria recitò quando andò a visitare Elisabetta. [...] La liturgia cattolica lo usa nei Vespri e in molte funzioni in onore della Madonna ...
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Traduzione della parola greca ὁμοούσιος, adottata nel simbolo di Nicea (325) contro l’arianesimo, per indicare l’identità di sostanza del Padre e del Figlio. La tradizione cattolica ha successivamente [...] elaborato l’interpretazione del termine come esprimente identità di sostanza (o natura) pur nella differenza delle tre persone ...
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sukkal Parola sumera con il valore di «messaggero» e «ministro», passata in babilonese e assiro nella forma sukkallu; nel pantheon della Mesopotamia antica sono s. molte figure divine, messaggeri di divinità [...] più importanti; il termine fu anche usato come titolo per qualche regnante ...
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targūm Parola aramaica, poi entrata anche nell’ebraico post-biblico, che significa «traduzione» e con la quale si designano alcune versioni della Bibbia in lingua aramaica giudaica. Si ignora quando furono [...] eseguite: si cominciò a sentirne il bisogno nel periodo posteriore all’esilio, quando cioè l’ebraico fu sostituito dall’aramaico come lingua parlata in Palestina; all’epoca dei Maccabei erano già fissate, ...
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Psicologia
Ripetizione della stessa parola (verbigerazione), della stessa frase (palilalia) o degli stessi movimenti (paliprassia e stereotipia), propria soprattutto degli stati demenziali, ma frequente [...] anche nelle schizofrenie croniche.
Religione
I. rituale Nella terminologia storico-religiosa, l’atto rituale in quanto concepito come imitazione, riproduzione, rappresentazione di un atto prototipico, ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...