Nona lettera dell’alfabeto greco (maiuscolo Ι, minuscolo ι), corrispondente alla vocale latina i. Nei dittonghi ἇι, ηι, ωι, lo i. inizialmente pronunciato e scritto (i. ascritto) cade prima dalla pronuncia [...] «Melito» in luogo di Μέλητος «Meleto», nome dell’accusatore di Socrate). Lo studio sistematico degli iotacismi in codici o in papiri ha permesso di determinare con approssimazione l’età in cui quelle vocali o quei dittonghi hanno assunto il suono i ...
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Comparetti, Domenico
Filologo (Roma 1835 - Firenze 1927). Professore di Letteratura greca all’università di Pisa dal 1859, poi all’Istituto di studi superiori di Firenze dal 1872 e per breve tempo all’università [...] medievali su Virgilio si fonde in una più generale storia della cultura occidentale dall’età di Augusto a Dante. Studiò i papiri di Ercolano, curò l’edizione critica di alcuni di essi (Index Stoicorum) aprendo nuovi campi di ricerca. Si dedicò allo ...
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MAAS, Paul
Filologo classico, nato a Francoforte sul Meno il 18 novembre 1880, prof. nelle università di Berlino (1920), poi di Königsberg (1930); collocato a riposo (1934), si è trasferito in Inghilterra, [...] anche collaborato all'ediz. Orphei hymni di G. Quandt (Berlino 1941), ed ha infine contribuito all'interpretazione di difficili testi greci e bizantini, di epigrafi e di papiri.
Bibl.: A select list of the writings of P. Maas, 1901-1950, Oxford 1951. ...
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Parola o frase che s’interpone nel discorso, interrompendone il senso e talora anche il costrutto, per aggiungere un chiarimento o una precisazione, per fare un’osservazione, un rinvio (anche alle note [...] soprattutto nelle edizioni critiche per racchiudere integrazioni congetturali a un testo mutilo o che si ritiene tale (nelle edizioni di papiri o di epigrafi e in diplomatica, con questa stessa funzione sono invece adoperate le p. quadre, mentre in p ...
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PETRETTINI, Giovanni
Giorgio Piras
PETRETTINI, Giovanni. – Nacque a Corfù, il 12 settembre 1793, da Giorgio e Angelica Canaliotti. La famiglia paterna era nobile, distinta da quella, sempre corcirese, [...] Vienna e frutto di un soggiorno di studio presso la Hofbibliothek: Papiri greco-egizj ed altri greci monumenti dell’I.R. museo in particolare con August Böckh e Karl Otfried Müller. Sui papiri viennesi sono da vedere anche le lettere a Letronne e a ...
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Filologo (Markowitz, Posnania, 1848 - Charlottenburg, Berlino, 1931). Prof. in diverse univ. tedesche, è stato uno dei più grandi maestri della filologia classica. Non vi è campo della filologia e della [...] collettiva, mirano a individuare personalità distinte di poeti. W. fu anche editore di testi letterari nuovi scoperti in papiri, della Costituzione degli Ateniesi di Aristotele, di Timoteo (1903), di brani nuovi di Callimaco. Tra le numerosissime ...
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Giurista, filologo, storico ed epigrafista (Garding, Holstein, 1817 - Charlottenburg 1903). Dedicatosi allo studio dell'antichità italica e romana, venne (1844) in Italia a ricercare e illustrare iscrizioni [...] la pubblicazione del Corpus Nummorum, della Prosopographia Imperii Romani, del Vocabularium iurisprudentiae romanae; fece acquistare e pubblicò papiri egiziani. Nel 1902 ebbe il premio Nobel per la letteratura; dal 1876 socio straniero dei Lincei. La ...
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Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] , ma «per marcare un inciso si premetteva qualche volta un trattino orizzontale (parágraphos)» (Geymonat 2008: 47).
«In testi letterari vergati su papiri del IV secolo a.C., in capo alla riga in cui ha inizio un nuovo argomento si trova una linea ...
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Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali e delle consonanti di un alfabeto.
Comunicazione scritta che una persona indirizza a un’altra, oppure a un ufficio, a un ente [...] . Le tavolette erano legate a due, a tre o più e sigillate con il sigillo del mittente. Per le l. si usarono anche papiri, su cui si scriveva con il calamo e l’inchiostro. L’uso della pergamena cominciò verso la fine dell’antichità fino a tutto l ...
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ZENODOTO (Ζηνόδοτος, Zenodŏtus) di Efeso
Giorgio Pasquali
Filologo alessandrino, scolaro di Fileta di Coo. Come il suo maestro e come tutta la prima generazione dei grammatici alessandrini, fu, secondo [...] di Aristarco, contro di lui polemizzano. Ma l'ingegno metodico del grande filologo A. Nauck e più tardi le scoperte dei papiri ci hanno mostrato che Z. era invece critico conservatore. E intanto noi sappiamo che Z. mentre ometteva del tutto versi che ...
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papiro
s. m. [dal lat. papyrus, gr. πάπυρος]. – 1. Erba perenne delle ciperacee (lat. scient. Cyperus papyrus), originaria dell’Africa centrale e della valle del Nilo e presente anche in Sicilia, presso Siracusa; è caratterizzata da un rizoma...
papirologia
papirologìa s. f. [comp. di papiro e -logia]. – Disciplina filologica che ha per oggetto la lettura e interpretazione delle antiche scritture su papiro e l’edizione dei relativi testi: p. greca, la più importante, che studia i...