La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La scienza della musica negli scritti arabi
Amnon Shiloah
La scienza della musica negli scritti arabi
Un itinerario teorico nell'affascinante [...] ) fu il più importante tramite per la trasmissione della scienza greca agli Arabi. A lui è attribuito un gran numero di composta da cinquantacinque detti, e attribuita a un tale Bulos (Paolo), è stata tradotta dal figlio di Ḥunayn, Isḥāq; l' ...
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Scienza greco-romana. La storiografia delle scienze e la tradizione dossografica
Philip van der Eijk
La storiografia delle scienze e la tradizione dossografica
Gli atteggiamenti degli scienziati antichi [...] così si credette ‒ dal periodo ellenistico in poi, che la prima medicina greca si diversificasse in una scuola di pensiero di Coo, una di Cnido e grandi enciclopedie create da Oribasio, Aezio di Amida e Paolo d'Egina, nelle quali le grandi opere del ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Galileo Galilei
William Shea
Galileo Galilei
La formazione e l'insegnamento
Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564 (e non il 18, come riportano [...] di dover molto ai gesuiti ed era un amico intimo di Paolo Gualdo, vicario generale della diocesi di Padova e fedele difensore della decise di non stamparla quando seppe che Coresio, un greco ortodosso, si trovava in seria difficoltà con le autorità ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'infinito e l'eternita del mondo
Johannes M.M.H. Thijssen
L'infinito e l'eternità del mondo
La questione dell'infinito si è imposta [...] relativa all'eternità del mondo.
Nella filosofia greca, l'infinito (in greco ápeiron) era spesso associato con l'illimitato vi erano Walter Burleigh, Giovanni Buridano, Alberto di Sassonia, Paolo Veneto, Biagio Pelacani e Gaetano da Thiene.
La tecnica ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Aritmetica e geometria
Menso Folkerts
Aritmetica e geometria
Le discipline matematiche del quadrivio
Tra il 500 e il 1100 ca., [...] il sassolino marcato che somigliava allo zero era denominato sipos (dal greco psẽphos, 'sassolino').
Dopo la prima metà del XII sec. il suo 90° compleanno, a cura di Raffaella Franci, Paolo Pagli e Laura Toti Rigatelli, Siena, Centro studi sulla ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Teoria e pratica nel Medioevo
Guy Beaujouan
Teoria e pratica nel Medioevo
L'Alto Medioevo
Il giudizio negativo, talvolta velato di [...] nel XIII sec. la consapevolezza di scoprire verità nuove, ignote sia ai Greci che agli Arabi. Si affermò l'idea di progresso e la presa di nel suo originale stato di equilibrio. Bacone e Paolo di Taranto avevano una posizione innovativa riguardo alle ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Matematica e astronomia
Henri Hugonnard-Roche
Matematica e astronomia
Le testimonianze dirette e indirette della produzione astronomico-matematica in lingua siriaca sono [...] logica redatta in pahlavī, alla corte di Cosroe I, da Paolo il Persiano (v. cap. II), ma non siamo a conoscenza (Āḇā) di Kashgar è divenuto celebre per la sua conoscenza del greco, del persiano, del siriaco, dell'ebraico, così come della medicina ...
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MAGGI, Gian Antonio
Adriano Paolo Morando
Nacque a Milano il 19 febbr. 1856, dal nobile Pietro Giuseppe - noto orientalista, membro dell'Istituto lombardo di scienze e lettere - e da Clara Anelli. Si [...] e collaboratore di V. Monti, ereditò la passione per le lettere.
Leggeva correntemente i classici greci e ne conosceva a memoria interi passi; tradusse dal greco in milanese una satira di Simonide di Amorgo. Amico dell'eminente grecista G. Fraccaroli ...
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BIGAZZINI, Girolamo (il "Vecchietto")
Victor Ivo Comparato
Nacque a Perugia da Francesco e Bernardina Baglioni nel 1480. A dieci anni si recò presso la casa degli zii materni per iniziare gli studi di [...] latino, greco, matematica e geometria. Ben presto mostrò attitudine per le scienze matematiche, che continuò a più lontano dalla vita pubblica; nonostante i contatti che lo legavano a Paolo III, non volle accettare l'invito di recarsi a Roma e sembra ...
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feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....
lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali...