Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] posseduto. Si giunge così, con il XIX secolo, al dominio completo delle concezioni immanentistiche a carattere panteistico, oppure all'indifferenza positivistica nei confronti di ogni metafisica. In tal modo il concetto tradizionale di legittimità ...
Leggi Tutto
PAESAGGIO
R. Bianchi Bandinelli
R. Grousset
J. Auboyer
O. Siren
Il Vocabolario delle Arti del Disegno di F. Baldinucci (1681), definiva il p. nell'arte nel modo seguente: "Paesi, appresso i Pittori [...] col mutarsi della concezione religiosa, che durante l'ellenismo sostituisce l'esaltazione eroico-mitologica con un concetto panteistico della natura (badando però a non cadere nell'irrazionalismo culturale di qualche studioso che ha recentemente ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dal regno di Nicola I la straordinaria fioritura culturale dell’Ottocento [...] e pace rappresenta altresì il messaggio del Tolstoj di quegli anni, della sua fede nel bene, identificato con un panteistico amore universale. In Anna Karenina, centrato sui conflitti tra l’interiorità dell’uomo e la società convenzionale, tra natura ...
Leggi Tutto
La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] V concilio lateranense.
Ma ormai la filologia umanistica sboccava, col Cusano, col Telesio e col Bruno, nel naturalismo panteistico, e l'aristotelismo tramontava, come filosofia viva, tra le invettive e i sarcasmi di Lodovico Vives, di Mario Nizzolio ...
Leggi Tutto
Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] tutto, usciva dalla scena dell’Italia moderna portandosi dietro i suoi umanisti e la loro idea di religione.
Proposte panteistiche e magiche
La riforma che si affermò in Italia andò in direzione opposta a quella indicata dai teorici della religione ...
Leggi Tutto
Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] . Altri trattati significativi sono il tredicesimo trattato del Corpus, che descrive un processo iniziatico di rigenerazione a sfondo panteistico, in parte ripreso nel trattato copto De Ogdoade et Enneade, e l’Asclepio, che predica l’eccellenza dell ...
Leggi Tutto
PERSIA
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Antonino PAGLIARO
Ernst KUHNEL
*
F. G.
(A. T. 73-74, 91-94)
Sommario. - L'impero [...] è il tentarne la classificazione dottrinale, entro o fuori l'ortodossia, sotto le rigide categorie di ortodossia o eresia panteistica. Per panteistica passa in realtà gran parte della poesia mistica persiana, da Abū Sa‛īd ibn Abī l-Khair a Gialāl ad ...
Leggi Tutto
SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] a questo risveglio degl'interessi scientifici erano giunti infatti in Svezia anche il neoplatonismo di Ficino e di Pico, il naturalismo panteistico di Bruno, la "scienza magica" di Paracelso e di Agrippa di Netterheim. Ed è un po' tutta l'anima del ...
Leggi Tutto
(A. T., 59-60).
Sommario. - Geografia: Nome ed estensione (p. 602); Geologia e Morfologia (p. 602); Clima (p. 604); Idrografia (p. 604); Flora (p. 604); Fauna (p. 604); Dati sulla popolazione (p. 605); [...] spiegarsi solo se si tien conto del relativamente ristretto ambito delle sue idee moventisi intorno ad un umanitarismo panteistico di maniera, di scarsa profondità anche se ricchissimo d'immagini ed espressioni. A Vrchlický (v). si richiamarono molti ...
Leggi Tutto
(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] fatte dalla natura stessa, senza povertà e senza ricchezza e relativi mali. Scrisse La città del sole, tutta senso panteistico; poi si volse a vagheggiare una teocrazia papale, cioè un governo unico del mondo, spirituale e politico insieme ...
Leggi Tutto
panteistico
panteìstico agg. [der. di panteismo, panteista] (pl. m. -ci). – Che concerne il panteismo o ha carattere di panteismo: concezioni p.; corrente, tendenza p.; religione p.; un amore p. della natura. ◆ Avv. panteisticaménte, secondo...
panteista
s. m. e f. [dall’ingl. pantheist (comp. del gr. πᾶν «tutto» e ϑεός «dio»), termine coniato nel 1705 dal teologo irland. J. Toland] (pl. m. -i). – Seguace del panteismo. Anche agg., con il sign. di panteistico.