Poeta brasiliano (n. Caxias, Maranhão, 1823 - m. 1864). Più che motivi di colore locale, celebrò la natura e l'ambiente brasiliano quasi incrocio di tre civiltà, l'india, l'africana e la cristiana perennemente [...] umano e, di riflesso, la sua poesia, ora tumultuosa, ora serena e idilliaca, assorta in un vago panteismo. Scrisse: Primeiros cantos (1846), considerata la prima grande opera romantica brasiliana, Segundos cantos (1848), Últimos cantos (1851 ...
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Scrittore francese (Sacy, Yonne, 1734 - Parigi 1806). Talento paradossale e fecondissimo, autore di successo e al tempo stesso controverso, lasciò nei suoi libri prolissi, tortuosi e licenziosi un'immagine [...] Napoleone I fu per breve tempo funzionario di polizia. Considerazioni moraleggianti e riflessioni filosofiche ispirate a un panteismo prossimo al pansessualismo caratterizzano non solo i suoi bizzarri progetti di riforma nei più svariati campi (Le ...
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Filosofo (Naundorf, presso Grossenhain, 1533 - Zschopau, nell'Erzgebirge, 1588). Pastore protestante a Zschopau, condusse vita ritirata, sottoscrivendo le varie formule confessionali nonostante la sua [...] Dio in semplicità di cuore senza bisogno della mediazione teologica e sacramentale della Chiesa. Le sue dottrine, improntate a un panteismo pregno di motivi cabalistici, trovarono un certo numero di seguaci, ma la setta formatasi intorno a lui, alla ...
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Famiglia piemontese-lombarda, che derivò il nome dall'ufficio esercitato nella chiesa di Vercelli: nota fin dall'11º sec., dominò a lungo la vita politica di quel comune dividendosi poi in molti rami, [...] ), dottrina caratterizzata come eresia fondamentale dei tempi moderni; al saggio seguiva un attacco al sistema rosminiano, accusato di panteismo. Di un ceppo diverso è un'altra famiglia A., aggregata al patriziato veneto nel 1438, dopo essersi resa ...
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Poeta e orientalista tedesco (Schweinfurt 1788 - Neuses, Coburgo, 1866). Studiò legge e quindi filosofia e filologia a Würzburg e Heidelberg. Pubblicò (1814), sotto lo pseudonimo di Freimund Raimar, un [...] poema Die Weisheit der Brahmanen (6 voll., 1836-39) espose anche la sua concezione filosofica: una sorta di panteismo orientale mescolato col pensiero hegeliano. Tra le numerose raccolte di liriche si ricordano: Liebesfrühling (1834), poesie d'amore ...
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PERFETTI, Filippo
Ignazio Veca
– Nacque a Vetralla (Viterbo) il 17 febbraio 1817 da Giuseppe Maria, allora governatore della cittadina, e Maria Perilli, originari di Magliano Sabina. Fu battezzato con [...] si tenevano dal 1841 nella casa del console americano George Washington Greene. Nel 1842 pubblicò un saggio sul panteismo dove esprimeva la posizione intransigente che vedeva nel protestantesimo l'origine delle rivoluzioni e la pretesa di conculcare ...
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DE LEVA, Giuseppe
Sergio Cella
Nacque a Zara da nobile famiglia d'origine spagnola il 18 apr. 1821, figlio di Cesare e di Angela Nachich-Voinovich. Compì gli studi ginnasiali a Zara e subì nel 1840 [...] atteggiamento politico fu improntato a grande prudenza e i primi scritti sulla Questione principale della filosofia (Padova 1848), il Panteismo e la morale (ibid. 1848) e le Idee sulla filosofia della storia (ibid. 1852) ritrovano il collegamento fra ...
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FERRAIOLI (Ferrajoli), Alessandro
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 15 dic. 1846 da Giuseppe (fu creato marchese di Fflacciano), e da Francesca dei marchesi Elisei Scaccia Campana. Oltre a due [...] 1864 e rilegato in volume, contenente un suo trattatello dal titolo Esame filosofico del panteismo, diviso in quattro parti: sistema del panteismo; storia; confutazione; argomentazioni.
La continuazione dell'attività bibliofila iniziata dal padre fu ...
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DI GIOVANNI, Vincenzo
Luca Lo Bianco
Nato a Salaparuta (Trapani) il 19 ott. 1832 da Calogero e da Caterina Bruscia, in seno a una famiglia agiata, fu educato nei primi anni dallo zio paterno, il canonico [...] 1864) e Il Miceli ovvero l'apologia del sistema (ibid. 1865).
Nel Miceli il D. vide il precursore delle idee del panteismo tedesco, ma anche il filosofo in grado di evitarne gli eccessi antireligiosi, il creatore dell'"ontologia reale". Egli cercò di ...
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BOVIO, Giovanni
Alfonso Scirocco
Nacque a Trani il 6 febbr. 1837, quinto dei sei figli di Nicola. e Chiara Pasquino. Non seguì un corso regolare di studi, non tanto per le disagiate condizioni economiche [...] B. espose un sistema filosofico inteso a superare sia Hegel sia Gioberti, considerati rispettivamente le ultime manifestazioni del panteismo e del teismo. Il libro, inviato a molti esponenti della cultura italiana, fu apprezzato per la maturità del ...
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panteismo
s. m. [dall’ingl. pantheism, formato successivamente a pantheist «panteista»]. – Termine coniato agli inizî del Settecento e ampiamente usato nella storiografia per indicare posizioni filosofiche e teologiche che identificano tutta...
panteistico
panteìstico agg. [der. di panteismo, panteista] (pl. m. -ci). – Che concerne il panteismo o ha carattere di panteismo: concezioni p.; corrente, tendenza p.; religione p.; un amore p. della natura. ◆ Avv. panteisticaménte, secondo...