Seguaci (detti anche calicisti) di Giacomo di Stříbro, professore a Praga, che nel 1414 cominciò a sostenere il diritto dei laici a comunicarsi sub utraque specie (con le due specie del pane e del vino). [...] Jan Hus riprese questa rivendicazione, che divenne caratteristica della riforma religiosa boema. Alcuni u. ritornarono (conservando il calice) in grembo alla Chiesa, altri ne rimasero fuori (‘fratelli ...
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Presso gli Ebrei, la solennità con cui si celebra la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto; il nome viene dalla tradizione biblica messo in rapporto con il verbo pāsaḥ «passare oltre», a commemorazione [...] collettivo al Tempio di Gerusalemme. La celebrazione si basava su tre riti essenziali: quelli del sacrificio dell’agnello pasquale, del pane azimo e delle primizie agricole, che venivano offerte il 16 di nisān sotto forma di un manipolo di spighe. L ...
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Formula liturgica, adattamento delle parole evangeliche (Giovanni 1, 29) «Ecce agnus Dei, ecce qui tollit peccatum mundi», pronunciate da Giovanni Battista all’indirizzo di Gesù.
Fu introdotta nella messa [...] solenne dal papa Sergio I (m. 701) per essere cantata durante la frazione del pane eucaristico. Invalso poi (sec. 11°) l’uso della messa piana con il solo celebrante, fu ed è tuttora da questo recitata tre volte. Dal sec. 7°-8° (Ordo di s. Amando) si ...
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UTENSILI LITURGICI
M. Di Berardo
Ampia categoria di suppellettili mobili connesse, in senso lato, allo svolgimento di un rito liturgico - intendendo per questo l'insieme delle cerimonie, dei gesti, [...] , p. 18), in concomitanza con l'adozione di particole di pane azzimo.
La patena (lat. patena, patina, patera, discus) pani rotondi e piatti, tramite l'uso di stampi destinati al pane eucaristico, come quello in terracotta da Arles, del sec. 5°-6 ...
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Nell’Antico Testamento, esseri di forma umana, ma alati, che coprono l’arca santa o stanno davanti al Santissimo o proteggono l’ingresso del paradiso. Nell’angelologia cristiana medievale costituiscono [...] secondo coro della prima gerarchia angelica.
Nella liturgia bizantina si chiama cherubico l’inno cantato mentre il diacono porta all’altare il pane e il vino: i c. e i serafini vi sono descritti come facenti corona a Cristo, presente nei santi doni. ...
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Nella gerarchia ecclesiastica, il quarto, e più elevato, degli ordini sacri minori; dopo la riforma del 1972, è uno dei ministeri comuni a tutta la Chiesa (insieme con quello di lettore), e può essere [...] dell’a. era in relazione con l’Eucaristia: nell’antica liturgia romana all’accolito spettava portare una parcella di pane consacrato (fermentum) dal pontefice ai preti delle parrocchie (tituli urbani), che non avevano potuto partecipare alla Messa ...
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Linguistica
Figura retorica che consiste nel ripetere, in principio di verso o di proposizione, una o più parole con cui ha inizio il verso o la proposizione precedente: «Per me si va nella città dolente, [...] me si va nell’eterno dolore, /Per me si va tra la perduta gente» (Dante).
Religione
In origine il pane offerto per la celebrazione eucaristica; poi, nelle liturgie orientali, la parte principale della celebrazione stessa (preghiera eucaristica sulle ...
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Cardinale (m. 1176) arciv. di Milano (1166-76), legato di Alessandro III per le città della Lega Lombarda contro Federico Barbarossa, s'oppose all'antipapa Pasquale III. Favorì la riedificazione di Milano [...] e la fondazione di Alessandria, e fu particolarmente sollecito dell'assistenza ai bisognosi e ai carcerati, ai quali si continuò anche in seguito a distribuire il "pane di s. Galdino". Morì mentre predicava contro i catari. Festa, 18 aprile. ...
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Sacramento centrale del cristianesimo, che da un lato commemora e, secondo la dottrina cattolica e di altre confessioni cristiane, rinnova il sacrificio di Gesù Cristo, e, dall’altro, attua la comunione [...] 1551) afferma che l’e. è un sacramento, che fu istituito da Gesù Cristo, che nelle «specie», sotto l’aspetto del pane e del vino, dopo la consacrazione egli è presente «veramente, realmente e sostanzialmente», intero, cioè in corpo, sangue, anima e ...
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Presso i popoli antichi, la vittima offerta in sacrificio alla divinità.
Nel linguaggio ecclesiastico, Gesù Cristo in quanto offertosi come vittima sacrificandosi sulla croce per espiare i peccati dell’umanità. [...] derivazione da questo significato, il sottile disco di farina (impastata con acqua naturale e cotta al forno) che il sacerdote consacra nel sacrificio della messa. Nella Chiesa latina l’o. non deve contenere alcun lievito o fermento (pane azzimo). ...
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pane1
pane1 s. m. [lat. panis]. – 1. a. Alimento ottenuto dalla cottura nel forno di una pasta lievitata preparata con farina di frumento (o di altri cereali), acqua, sale (che in alcuni tipi può anche mancare) e lievito: impastare, lievitare,...