Primo elemento di parole composte della terminologia medica, di formazione moderna, che significa «occhio».
In patologia, oftalmomalacia, rammollimento del bulbo oculare, che si raggrinza e si atrofizza; [...] (o distrofica) progressiva Oftalmoplegia esterna a tipo familiare, a decorso progressivo, con iniziale paralisi dell’elevatore della palpebra superiore (ptosi palpebrale) seguita, dopo mesi o anni, dalla paralisi di tutti i muscoli estrinseci dell ...
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Sintomo
Sandro Forconi
Il termine sintomo (dal greco σύμπτωμα, "avvenimento fortuito, accidente", derivato di συμπίπτω, "accadere, capitare") in senso figurato sta per indizio, segno di qualcosa che [...] di Joffroy, mancato corrugamento del muscolo frontale quando il paziente rivolge lo sguardo verso l'alto; segno di Graefe, la palpebra superiore non si abbassa e non segue il movimento dei bulbi oculari quando il paziente guarda verso il basso; segno ...
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diagnosi
Maurizio Imperiali
Medici a caccia di indizi
Fare una diagnosi vuol dire capire se una persona è malata e qual è la malattia. Per riuscirci bisogna raccogliere numerose informazioni. Il medico [...] infezione delle tonsille, e dà un'occhiata alla lingua, che è una spia di come funziona l'intestino. Poi abbassa una palpebra per controllare il colore della sclera ‒ la parte bianca dell'occhio ‒ che, se è giallastra, rivela l'esistenza di un ittero ...
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palpebra
pàlpebra (letter. e non com. palpèbra) s. f. [dal lat. palpĕbra o palpēbra, der. del tema di palpare, palpitare]. – In anatomia, ciascuna delle due formazioni cutanee-connettivali-mucose mobili (nell’uomo la p. superiore è più sviluppata...
palpebrare
v. intr. [dal lat. tardo palpebrare] (io pàlpebro, ecc.; aus. avere), letter. raro. – Sbattere ripetutamente le palpebre (riferito, come soggetto, alla persona o agli occhi); fig., poet., illuminarsi, splendere con intermittenza:...