Nato a Firenze il 1493, studiò legge a Siena e a Perugia; fattosi vallombrosano, fu a Roma procuratore dell'ordine nella Curia sotto Leone X e Clemente VII, guadagnandone benefici ecclesiastici e dandosi [...] (Venezia 1550), adattandolo ai suoi tempi per aver modo di esaltare la sua donna ispiratrice e cantare la propria palingenesi; difese la dignità della donna con la monotona Epistola in lode delle donne; nei Ragionamenti discusse delle astruserie dell ...
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feltro
Alessandro Niccoli
Ricorre in un solo luogo della Commedia (If I 105), in un'espressione volutamente enigmatica che sembra resistere a tutti gli sforzi dell'ermeneutica dantesca: Questi [il veltro] [...] all'espressione tra feltro e feltro, rinviando alla voce Veltro per un esame più esauriente del significato che la profetizzata palingenesi dell'umanità ad opera di un futuro redentore assume nell'economia del poema.
1. L'ipotesi che sotto le parole ...
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stoicismo
Margherita Zizi
Vivere secondo ragione
La scuola filosofica stoica fu fondata da Zenone di Cizio all’incirca nel 300 a.C. e rifiorì in età romana. L’etica stoica esalta la serena accettazione [...] cosiddetto grande anno, ha luogo una conflagrazione universale, nella quale il fuoco ha di nuovo il sopravvento. Segue la palingenesi, la rinascita, da cui scaturisce un cosmo identico al precedente, destinato anch’esso a perire e a rinascere in un ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] quelli che in un comune ideale ci sono vicini nella ricerca della verità […] noi non siamo dei predicatori di palingenesi sociale, non abbiamo promesse di felicità da distribuire», ma un’opera di graduale educazione delle coscienze degli italiani da ...
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MATACOTTA, Franco
Aldo Mastropasqua
– Nacque a Fermo l’11 ott. 1916 da Cesare e Maria Maggiori, in una famiglia di modeste condizioni economiche.
Fin dall’adolescenza manifestò una spiccata predilezione [...] M., come suggerisce la presenza del colore rosso dominante nella raccolta fin dal titolo, è per il rinnovamento e la palingenesi della società italiana e di quella mondiale proposta dal comunismo.
Nell’ottobre 1945 il M. si iscrisse al PCI, decisione ...
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Labriola tra Croce e Gentile
Alberto Burgio
In Italia il primo dibattito su Karl Marx attraversa la crisi fin de siècle, tra Otto e Novecento. A differenza di quanto avviene in altri Paesi europei, [...] al punto di non potersi più «distoglier[e] da quei pensieri e problemi» che gli infondevano «fede e speranza nella visione della palingenesi del genere umano, redento dal lavoro e nel lavoro» (Contributo alla critica di me stesso, cit., pp. 1150-51 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La progettazione della modernità: l’Illuminismo giuridico
Bernardo Sordi
Il varo delle riforme
«Changer toutes les magistratures»; «refondre les loix»: sono passati appena due mesi dall’arrivo dei lorenesi [...] progetto si presenta più ardimentoso e quasi velleitario, nel suo astratto razionalismo, rispetto alla impermeabilità della tradizione, esprime una palingenesi radicale dell’ordine antico, una trasformazione insieme antropologica e concettuale: una ...
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GNOCCHI VIANI, Osvaldo
Giuseppe Sircana
Nacque a Ostiglia, nel Mantovano, il 26 ag. 1837 da Giuseppe Gnocchi e da Teresa Viani. Dopo aver frequentato il liceo a Mantova, si iscrisse alla facoltà di [...] successo di quella prima "insurrezione di popolo" non poteva bastare a alimentare speranze (e illusioni) di una prossima palingenesi sociale […] l'esempio della Comune, dunque, non basta a distaccare Gnocchi Viani dalle file mazziniane; né a fargli ...
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NOVATI, Marco
Eugenia Querci
– Figlio di Cesare e di Sofia Barazzoni, nacque a Venezia il 20 maggio 1895.
Frequentò il ginnasio Marco Foscarini, ma la naturale irrequietudine, che lo rendeva poco incline [...] estetica. Opere di rilievo dei primi anni Venti, quando iniziò a esporre alle mostre dell’Opera Bevilacqua La Masa, sono Palingenesi (1921), Le confidenze di Clotilde (1923), Il bene e il male (1924), I pelapatate, La cugina, acquistato dal Comune di ...
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Filosofo francese nato a Lione nel 1776, morto a Parigi nel 1847. Figlio di un tipografo editore che stampò la seconda e terza edizione del Génie du Christianisme, nel 1808 promosse col padre la Société [...] écossais, episodio dell'immaginata e non più compiuta Ville des expiations); vasta composizione, che, movendo dall'idea della "palingenesi sociale", si propone di rappresentare la storia intera dell'umanità e che non fu senza profonda influenza sui ...
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palingenesi
palingèneṡi s. f. [dal lat. tardo palingenesĭa, gr. παλιγγενεσία, comp. di πάλιν «di nuovo» e γένεσις «generazione», rifatti secondo genesi]. – 1. Nel pensiero antico, termine con cui sono state indicate varie concezioni filosofiche...
palingenetico
palingenètico agg. [der. di palingenesi] (pl. m. -ci). – Relativo alla palingenesi, che ha carattere di palingenesi (nelle diverse accezioni del termine).