(gr. ῎Αδων o ῎Αδωνις) Divinità greca di origine semitica, oggetto di culto in varie località della Grecia peninsulare e insulare. Nella formulazione più nota del suo mito, intessuta di motivi letterari [...] scagliatale da Amore, che compare nel X libro delle Metamorfosi del poeta latino P. Ovidio Nasone (43 a.C. - 17 d.C.). Nell'età da digressioni che compromettono l'unità; Adonais, di P.B. Shelley (1792-1822), appassionata meditazione sulla morte e la ...
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(raro, alla greca, Prometèo; gr. Προμηϑεύς, lat. Prometheus) Personaggio della mitologia greca con un suo preciso posto anche nel culto: la festa ateniese Promètheia (gr. τὰ Προμήϑεια; corse con fiaccole) [...] , ha ispirato il frammento drammatico Prometheus (1773) di J. W. Goethe, il dramma lirico Prometheus unbound (1820) di P. B. Shelley, il poemetto Prometeo (uscito postumo nel 1832) di V. Monti, la prosa Prométhée mal enchaîné (1899) di A. Gide ...
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Area sepolcrale destinata in origine ai soli protestanti e ubicata nel quartiere Testaccio, a ridosso della Piramide di Caio Cestio e delle Mura Aureliane. Le prime sepolture di eretici in quel luogo [...] d’interesse nazionale, tra i personaggi che in esso hanno trovato sepoltura vi sono J. Keats, P.B. Shelley, A. Gramsci, W. Story, A. Labriola, C.E. Gadda, B. Pontecorvo, G. Corso, D. Bellezza, L. d’Eramo, M. Mafai e A. Rosselli. Il cimitero ...
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«Star basso»: l’antropologia religiosa di Alessandro Manzoni
Pier Cesare Bori
Sommario: «Culto razionale» ▭ «Le parole della sapienza divina e i vani discorsi degli uomini» ▭ «La filosofia morale sarà... [...] Stendhal, più che gli inglesi italofili, da Percy Bysshe Shelley a John Ruskin, più che Jacob Burckhardt, Sismondi amava minuta (1821-1823). Fermo e Lucia, a cura di B. Colli, P. Italia, G. Raboni, cit., p. 81.
38 Si veda anche A. Manzoni, Adelchi, ...
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