L'Ottocento: astronomia. La teoria lunare da Laplace a Hansen e Hill
Curtis Wilson
La teoria lunare da Laplace a Hansen e Hill
Il capitolo riassume i principali sviluppi della teoria lunare nel XIX [...] delle masse della Terra, della Luna e del Sole e delle distanze della Luna e del Sole dal centro di gravità della Terra.
poco inferiore, in quanto a precisione, a ciò che si poteva ottenere tramite le osservazioni. Egli guardava con speranza ...
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Vicino Oriente antico. Il computo del tempo
Maria Giovanna Biga
Antonio Panaino
Il computo del tempo
I giorni
di Maria Giovanna Biga
Le unità di misura del tempo presso le popolazioni del Vicino Oriente [...] come ora detto, a 2 ore di tempo (1/12 di giorno) e a una lunghezza di ca. 10.800 metri, appunto la distanza che si assumeva cui gli astronomi babilonesi cominciarono a riconoscere (dopo centinaia di anni di osservazioni della volta celeste) che 235 ...
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Tempo
Giovanni Bruno Vicario
Paolo Casini
Il termine tempo (dal latino tempus, voce d'incerta origine), indica l'intuizione e la rappresentazione della modalità secondo cui i singoli eventi si susseguono [...] luogo dal quale sono stati estratti, sotto forma di maggior distanza dal presente. Nel caso del carattere di passato, tuttavia, un pendolo, i moti celesti. I fenomeni astronomici osservabilia occhio nudo, ancor prima di diventare criteri di misura ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Curtis Wilson
La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Accanto allo sviluppo dei [...] osservato, che egli assumeva pari a 3°4′11″.
Euler e d'Alembert erano pervenuti a un risultato simile attraverso procedure alquanto differenti. A entrambi sembrava impossibile che la legge gravitazionale dell'inverso del quadrato della distanza ...
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La grande scienza. L'astronomia multicanale
Lodewijk Woltjer
L'astronomia multicanale
Per lungo tempo le osservazioni astronomiche sono state effettuate soltanto nella parte visibile, od 'ottica', [...] limitava l'intervallo di lunghezze d'onda osservabilia λ>300 nm (1 nm=10 Å); un altro limite derivava dalla bassa sensibilità di 10 m, denominato HALCA, in un'orbita con una distanza massima dalla Terra di 21.000 km. Combinato con il VLBI ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Geografia matematica e cartografia
Edward S. Kennedy
Geografia matematica e cartografia
Lo storico delle scienze esatte dell'Islam [...] spazio piano adatto nel deserto siriaco e osservare φ a partire da un determinato punto iniziale. Gli osservatori si dirigevano sia verso nord sia verso sud, misurando la distanza percorsa. Questo fino a quando la spedizione raggiungeva un luogo in ...
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Il Cosmo: ammassi, galassie, sistemi
Paolo de Bernardis
La Via Lattea
L’Universo viene studiato per mezzo della luce (e più in generale delle onde elettromagnetiche) prodotta o diffusa dagli astri. [...] di sole immagini, anche dettagliatissime, del cielo: astri che si trovano allineati sulla stessa direzione di osservazione, pur essendo posti adistanze diverse da noi, si presentano sovrapposti nell’immagine del cielo. Rimane allora il dubbio che i ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La matematica applicata all'astrologia
Edward S. Kennedy
La matematica applicata all'astrologia
L'astrologia può essere definita come [...] egli fa ruotare la rete fino a quando la proiezione del corpo appena osservato si trova in corrispondenza del cerchio dà la declinazione δ di un punto dell'eclittica, ovvero la sua distanza dall'equatore, in termini del parametro ε, l'angolo tra l' ...
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La cosmologia e la materia oscura dell'Universo
David N. Schramm
(Astronomy and Astrophysic Center University of Chicago Chicago, Illinois, USA)
La cosmologia è oggi guidata dall'esperimento e dall'osservazione [...] le distanze delle galassie rispetto alla Terra. Un metodo per stimare la distanza è quello di osservare la 145; (1994) in Sky and Telescope, 28-35), e da un articolo scritto insieme a 1. Peeb1es, R. Kron ed E. Tumer (Peeb1es 1., Kron R., Schramm D. ...
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Spazio
Paolo Casini
Spazio è un sostantivo polisenso che designa in generale un'estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri [...] sotto la guida della geometria, del calcolo, dell'osservazione e dell'esperienza. La scienza dell'aria, o a n-dimensioni. Lo spazio tridimensionale euclideo era valido solo come prima approssimazione - su scala umana - alla misura delle distanze ...
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distanza
s. f. [dal lat. distantia, der. di distare «distare»]. – 1. La lunghezza del tratto di linea retta (nell’ordinario spazio euclideo, altrimenti del tratto di geodetica) che congiunge due punti (e che s’identifica col concetto del minimo...
risoluzione
risoluzióne (ant. resoluzióne) s. f. [dal lat. tardo resolutio -onis «scioglimento, annullamento», der. di resolvĕre «risolvere», part. pass. resolutus]. – 1. L’azione di risolvere, il fatto di venire risolto, nel sign. di sciogliere...