Commercio
Maurice Aymard
Introduzione
Il commercio ha conquistato nel XVIII secolo il posto, al tempo stesso centrale e contestato, dove si incontrano economia, storia e politica, posto che è suo ancora [...] altri testi, come lo Hou Han Shu (la storia della seconda dinastia Han) parlano del paese di Ta Ts'in (l'Orienteromano). La dinamica dell'espansione europea ha comunque certamente contribuito, a partire dal XIII secolo, a rompere in proprio favore l ...
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Il fenomeno urbano nel mondo greco
Oscar Belvedere
Luigi Caliò
Manlio Lilli
Luisa Migliorati
Il fenomeno dell'urbanizzazione: la nascita e lo sviluppo della polis
di Oscar Belvedere
Il dibattito [...] di gravità di tutta la Siria centrale. È noto il ruolo essenziale giocato nel commercio carovaniero del Vicino Orienteromano; essa è stata collegata all'Eufrate attraverso delle piste che raggiungono Barbalissos, Sura, Dura-Europos, Circesium e ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Africa
Andrea Manzo
Federico De Romanis
Samou Camara
Le vie e i contatti commerciali nell'africa subsahariana. le origini
di Andrea Manzo
I contatti [...] , di Persia e d'India, dove però la parola di origine latina designava, conformemente a un uso popolare nell'Orienteromano, la moneta d'oro piuttosto che quella d'argento. Plinio approssimativamente stima in 100 milioni di sesterzi complessivi il ...
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Scienza dell’antichità che mira alla ricostruzione delle civiltà antiche attraverso lo studio delle testimonianze materiali (monumentali, epigrafiche, numismatiche, dei manufatti ecc.), anche mediante [...] di C.-F.O. de Nointel, che fece disegnare monumenti di Atene, di J. Spon in Oriente (1674-75); di G. Wheeler, nel 1751-54 quelli di J. Stuart e di N. contributo alla conoscenza storica del mondo greco-romano, studiando lo sviluppo della sua arte non ...
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Scienza che ha per oggetto la descrizione interpretativa della superficie terrestre o di sue parti, intendendo per ‘superficie terrestre’ lo spazio tridimensionale dove la massa solida della Terra (litosfera) [...] dell’ecumene e la misurazione del grado di meridiano; nel periodo romano furono ancora i Greci, e non i Latini, a far compiere deduttivo, delle tecniche quantitative e dei modelli, sembrano orientarsi sempre più verso uno studio dello spazio e dei ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] e i designers portano a un altissimo livello la produzione industriale.
V. orientali
In Oriente, la Cina conosceva nel 1° sec. d.C. v. colorati, che nel 3° giungevano anche dall’Impero Romano. Nel 7° sec. si facevano specchi e lenti ustorie; nel 13 ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] , statuti corporativi delle città mercantili, prime forme di d. commerciale). In linea generale, si affermò così un orientamento in cui d. romano e d. canonico costituivano, assieme, il d. comune (ius commune); esso doveva regolare tutte le azioni ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] Il più antico s. di fede è quello della Chiesa di Roma (s. romano) trasmesso in greco da Marcello di Ancira (340 ca.) e in latino da liturgie battesimali, poi in quelle eucaristiche, tanto in Oriente quanto in Occidente. La Chiesa romana lo accettò ...
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L’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti [...] : le congiure di palazzo ai tempi dell’impero romano o dei principati rinascimentali; gli attentati dinamitardi contro l’area in cui è più violenta l’attività terroristica rimane il Medio Oriente: Israele e ancora di più l’Afghanistan e l’Iraq, dove l ...
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La direzione della messinscena di una rappresentazione teatrale, operistica, cinematografica, televisiva.
R. teatrale
Comprende il complesso di attività rivolto all’esecuzione di un testo drammatico sul [...] compreso, erano scelti e istruiti volta per volta; nel teatro romano, invece, che in origine si attenne scenicamente ai caratteri propri e gli attori divennero divi celebrati.
Nei teatri d’Oriente, in generale, prevalse l’attore sul regista: in ...
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oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...
rom
ròm agg. e s. m. e f. [dallo zingaro rom, s. m., propr. «uomo, marito»]. – Nome generico con cui vengono indicati gli appartenenti alla popolazione nomade degli zingari, spostatasi nel corso dei secoli dall’India settentr. in molte regioni...