CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] Pani ErminiI
Longobardi
Nei territori soggetti ai Longobardi si assistette, tra i secc. 4° e 7° - quando, nell'Orientebizantino come nell'Occidente barbarico, si verificò una crisi dell'urbanesimo classico, fenomeno di lunga durata che si manifestò ...
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BOLOGNA
R. Grandi
(lat. Bononia)
Città dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'Emilia Romagna, situata nella pianura padana allo sbocco delle valli del Reno e del Savena.
Storia e urbanistica
La [...] " (Toesca, 1927, p. 1064). Un esempio precoce di assimilazione di modelli specifici dell'Orientebizantino è la miniatura che decora gli Statuti della Compagnia dei Battuti di S. Maria della Vita, datati 1260 (Bologna, Bibl. dell'Archiginnasio ...
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GENOVA
C. Di Fabio
A. De Floriani
(lat. Genua; Ianua nei docc. medievali)
Città della Liguria, capoluogo di regione e sede arcivescovile.Nata come oppidum ed emporio delle tribù liguri sulla collina [...] della Sicilia), opera di tarda derivazione barnabiana (Algeri, De Floriani, 1991, pp. 26-70).Anche le relazioni con l'Orientebizantino restarono vive nel sec. 14°, come dimostrano tanto la presenza a G. (1371) di un Demetrio da Pera pittore ...
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MARCHE
E. Simi Varanelli
Regione dell'Italia centrale, bagnata a E dal mare Adriatico e confinante a N con la Romagna, a O con la Toscana e l'Umbria, a S con il Lazio e l'Abruzzo. Esteso dallo spartiacque [...] e spazialmente complesso, generati dalle suggestioni le più varie e lontane. Riflessi ravennati, dalla Dalmazia e dall'Orientebizantino si mescolano a temi lombardi e oltralpini, francesi e germanici, nonché a influssi umbri, abruzzesi e toscani ...
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MESSINA
F. Campagna Cicala
(gr. Ζάγϰλη, Μεσσήνη; lat. Mesana)
Città della Sicilia nordorientale, capoluogo di provincia, posta sulla costa occidentale dello stretto che proprio da essa prende il nome.
Architettura [...] 1131 l'archimandritato messinese, destinato a presiedere le comunità basiliane del Val Demone, legato culturalmente con l'Orientebizantino e indubbiamente tramite per la produzione e diffusione di quella cultura. L'indirizzo artistico che ne derivò ...
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BELLUNO
E. Cozzi
(lat. Bellunum)
Cittò del Veneto, capoluogo di provincia. Al centro della Valbelluna, B. fu abitata fin dall'età preromana (lo stesso toponimo potrebbe derivare dal celtico Bellodunum) [...] propongono una datazione dell'opera in una fase prelongobarda (sec. 6°), nonché possibili rapporti con l'Orientebizantino, probabilmente mediati tramite i centri paleocristiani del Veneto orientale. Di grande rilievo sono anche i pezzi rinvenuti ...
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ARCHITRAVE
B. Brenk
Trave orizzontale in legno o pietra, sostenuta di norma da colonne o pilastri. Il termine a. è di origine rinascimentale; nell'Antichità infatti tale struttura era chiamata epistylium [...] l'arco sostituì l'a., che continuò tuttavia a essere usato, specialmente a Roma, in imponenti edifici paleocristiani. Anche nell'Orientebizantino l'a. ebbe un ruolo considerevole in costruzioni a pianta centrale (Istanbul, Ss. Sergio e Bacco) e in ...
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Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, dove le navi possono accedere e sostare con sicurezza, sia per trovarvi ricovero durante le tempeste e subire le [...] , che rientravano sotto il controllo dell’Impero bizantino, continuarono a rimanere efficienti. La ripresa dei Mediterraneo si aprì ai traffici internazionali diretti verso l’Estremo Oriente grazie al fatto che le navi, attraversando il canale ...
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GRECIA (XVII, p. 784; App. I, p. 690; II, 1, p. 1080; III, 1, p. 789)
Elio Manzi
Daniela Primicerio
Francesco Cataluccio
Mario Vitti
Luigi Beschi
Caterina Spetsieri Beschi
La popolazione greca è [...] monumentali ci si limita ad alcune recenti sintesi orientative:
Preistoria e protostoria: H. L. Lorimer Monaco 1958; G. Sotiriu, Χριστιανικὴ καὶ βυζαντικὴ 'Αρχαιολογία, Atene 1942. Periodo bizantino: G. Sotiriu, op. cit.; Ch. Delvoy, in Byzantion, 18 ...
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VÒLTA (fr. voûte; sp. bóveda; ted. Gewölbe; ingl. vault)
Giorgio ROSI
Gino BURO
In architettura s'indicano genericamente con questo termine le strutture di copertura caratterizzate dalla concavità geometricamente [...] constatare come la ricerca costante dei costruttori romani fu orientata nel senso di individuare le azioni, specie oblique, vòlte a botte o suddivise a campate coperte ciascuna, sull'esempio bizantino, da una calotta o da una vòlta a vela o a ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...
bizantina
biżantina s. f. [propr. (veste) bizantina]. – Sopravveste corta e ornatissima, di tessuti pesanti tramati d’oro e d’argento, cosparsa di gemme, adoperata dalle donne di rango elevato nell’Impero romano d’Oriente.