Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] borghesia e proletariato, per creare nel paese una nuova e vasta coscienza politica capace di garantirgli un ordinamentodemocratico, che non fosse regalia del potere ma libera conquista. Ferrari con efficace realismo indicava una strada difficile ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] (Comune, Provincia, Regione), garanzie fondamentali di un buon funzionamento degli assetti democratici. Miglio ha giustificato questa richiesta di un ordinamento costituzionale federale sulla base di una visione storica del paese all’insegna della ...
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Sindacalismo
Giovanni Tarello
di Giovanni Tarello
Sindacalismo
sommario: 1. Gli usi del vocabolo ‛sindacalismo'. 2. Per un censimento e una classificazione dei sindacalismi. 3. Primi decenni del secolo. [...] Più tardi la strategia del partito si espresse nella parola d'ordine ‟entrare nei sindacati fascisti", di nuovo espressione di una nei paesi latini che nel secondo dopoguerra hanno regimi democratici, la Francia e l'Italia, esiste una pluralità di ...
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SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] azione più esteso e, in quanto operanti in un regime democratico, più esposti al controllo politico e dell'opinione pubblica
Per tornare ad alcune delle società segrete analizzate, l'ordine degli illuminati di Baviera era organizzato in tre livelli: ...
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Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] prefasciste e con i grandi costruttori di una politica democratica di ispirazione cattolica come quella di Sturzo o Ferrari o italo-tedesca. E lo era, naturalmente, per motivi di ordine religioso e morale più che per valutazioni politiche. Ma, ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] generale, per quanto non generica difesa del modello liberal-democratico, così come si era realizzato nella sua fase già un suo «Statuto», la Valle d’Aosta con un suo «ordinamento» e il Trentino-Alto Adige che doveva averlo a seguito degli accordi ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] Camera – fu la legge del 1855 che abolì tutti gli ordini religiosi ritenuti privi di utilità sociale, conferendone i beni alla con una struttura federativa da un Consiglio superiore eletto democraticamente, con sede a Bologna, dove risiedeva anche l’ ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] Tardini di formulare «vota et consilia» in ordine alla sua preparazione esprimevano complessivamente questa incertezza e partito, reclamarono il valore del loro impegno per la tenuta democratica del paese, ma in realtà non ci fu alcun ripensamento ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] a sostenere con la forza delle idee le ragioni del nuovo ordine in Italia. Da nord a sud, grazie alla nascita prima propri del lupo con l’agnello, permise inoltre ai gruppi democratici di risollevare la testa. Nel Mezzogiorno la partita si era per ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] chiesa può essere retta e governata con sistema democratico […] andranno chiariti i principi sulle relazioni della cristianità»7. Proveniente da una formazione romana di prim’ordine e dalle forti testimonianze della Firenze religiosa degli anni ...
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democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...