FERRARA, Francesco
Riccardo Faucci
Nacque a Palermo il 7 dic. 1810, da Francesco e Rosalia Alaimo. Protetto da Carlo Cottone principe di Castelnuovo, al cui servizio era il padre, poté attendere agli [...] deigesuiti di Palermo (corsi di umanità e retorica), e frequentando assiduamente l'oratorio dei Torino 1986, II, pp. 721-731; G. Marongiu, Alle radici dell'ordinamento tributario italiano, Padova 1988, ad Indicem; C. Castellano, La libertà nel ...
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MAISTRE, Joseph de
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Chambéry, in Savoia, il 1 apr. 1753.
La famiglia, emigrata da Nizza, era di modeste origini. Le prime notizie archivistiche risalgono all'inizio del XVII [...] ancora Carlo Emanuele IV che lo decorò della croce dell'Ordinedei Ss. Maurizio e Lazzaro, si imbarcò a Livorno per marchese di Barolo, poi trasferito nella cripta della chiesa deigesuitidei Ss. Martiri a Torino.
La malattia gli aveva impedito ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Secondo degli otto figli maschi di Nicolò di Piero e d'Elisabetta di Angelo Priuli, nacque a Venezia il 22 apr. 1617. Salvo il soggiorno romano, nella prima infanzia, del [...] s'è esposto tra i fautori della riammissione deigesuiti in terra veneta - è "amico della virtù e della modestia" e gode di buona reputazione come uomo politico, se entra "nell'ordine ecclesiastico", si può prevedere una "dignissima riuscita". D ...
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DELLA PORTA, Giacomo
Anna Bedon
Figlio di un Bartolomeo scultore, fratello di Tommaso il Vecchio, nacque a Porlezza (Como) nel 1532 (Schwager, 1975, p. 116). Secondo il Baglione (1642, p. 80), fece [...] Schwager, 1975, p. 111 n. 2); già erano state costruite le facciate del Gesù e di S. Luigi dei Francesi. In queste facciate l'ordine superiore esageratamente allungato incombe sgradevolmente sull'osservatore, come il loggiato sul cortile di palazzo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Genovesi
Saverio Ricci
In Genovesi si verifica un originale incrocio tra la crisi degli Stati d’antico regime quale concreta occasione riformatrice e un nuovo orientamento cattolico in termini [...] si diffondeva in Italia, e proprio in questo risulterà fondamentale il contributo di scienziati gesuiti e di altri ordini. Ma la maggior parte dei filosofi moderni era ancora proibita nell’Indice del 1744. Genovesi distinse fra i libri apertamente ...
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GIORDANO, Luca
Maria Giovanna Sarti
Nacque a Napoli il 18 ott. 1634 da Antonio e da Isabella Imparato.
Antonio, mercante di quadri di origine pugliese ma anche modesto pittore, dovette avviare il figlio [...] della chiesa, appartenente al ramo femminile dell'Ordinedei carmelitani scalzi, contribuì in larga misura il , Museo nazionale di Capodimonte) per l'altare maggiore della chiesa deigesuiti già intitolata a S. Francesco Saverio e poi dedicata a S ...
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BOCCALINI, Traiano
Luigi Firpo
Nacque in Loreto, verosimilmente nel 1556, da Giovanni, architetto della S. Casa; l'anno non è documentato, perché i libri battesimali cominciano solo dal 1568, e venne [...] studi di umanità, quasi certamente nel collegio dei padri gesuiti, dove forse conobbe Giovanni Botero, mandatovi nel nato probabilmente nel 1607 e professo a diciassette anni nell'ordinedei Serviti col nome di frate Aurelio, e la figlia Caterina, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] che, sospetta per le sue idee eterodosse, fu chiusa per ordine del governo) e redasse, probabilmente di nuovo con lui, di un controllo sull’attività legislativa e amministrativa (La politica deigesuiti, 1854-1856, rist. in Opere, cit., 2° vol ...
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DE ROSSI, Giovanni Bernardo
FF. Parente
Nacque il 25 ott. 1742 a Castelnuovo (oggi Villa Castelnuovo), frazione di Sale (oggi Castelnuovo Nigra in prov. di Torino) da Pietro Ubertino ed Anna Caterina [...] nuovi registudi, Parma 1768) a seguito della cacciata deigesuiti dai ducati, episodio saliente della politica antiecclesiastica del Du professore emerito ed onorario e fatto cavaliere dell'Ordine costantiniano di S. Giorgio. Le sue forze declinavano ...
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ANTONELLI, Giacomo
Roger Aubert
Nacque il 2 apr. 1806 a Sonnino, da famiglia di origine modestissima, arricchitasi poi in fortunate speculazioni immobiliari.
Mandato a Roma dal padre Domenico, che desiderava [...] in tale occasione l'A., ch'era prelato laico, ebbe gli ordini sacri fino al diaconato, pur senza avere mai ricevuto una vera trarsi abilmente d'impaccio nel problema dell'espulsione deigesuiti, richiesta dall'opinione pubblica, e cominciò col ...
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compagnia
compagnìa s. f. [der. di compagno2]. – 1. a. La condizione dell’essere compagni, lo stare insieme, in contrapposizione all’essere o allo stare solo: amare la c., star volentieri insieme con altri; desiderare la c.; cercare compagnia;...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...