Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] Gaetano da Thiene e Giampietro Carafa davano vita ai teatini, nel 1528 nell’ambito dell’ordine francescano nascono i cappuccini, nel 1553 è la volta deibarnabiti, seguiti poco dopo dai somaschi e dagli oratoriani di Filippo Neri). Le sorti della ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] madre, fu educato nel collegio dei somaschi, a Merate e a Lugano, e in quello deibarnabiti al Longone di Milano: educazione provvedimenti atti "a rendere più universale a tutti gli ordini del popolo la notizia della buona lingua e della buona ...
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Architetto (Milano 1554 - ivi 1629). Barnabita, architetto dell'ordine, progettò il collegio S. Vincenzo a Cremona, la chiesa deibarnabiti a Casale Monferrato, la chiesa di S. Marco a Novara. In Milano, [...] gli si deve la ricostruzione di S. Alessandro (iniziata 1602), uno dei capolavori dell'architettura seicentesca italiana. ...
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Fondatore deibarnabiti (v.), o chierici regolari di S. Paolo, nacque, dal nobile Lazzaro e da Antonia Pescaroli, in Cremona, sullo scorcio del 1502 o sul principio del 1503. Rimasto prestissimo orfano [...] segretarî di Clemente VII, si ottenne una prima approvazione dell'Ordine il 18 febbraio 1533. Ai tre, s'erano intanto , Fulda 1900; O. Premoli, Le lettere lo spirito religioso di S. A. M. Z., Roma 1909; id., Storia deiBarnabiti, Roma 1913-1922. ...
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Nato a Milano nel 1550 da antica e nobile famiglia (il suo nome risale al latino a Basilica Petri), fu ascritto al Collegio dei giureconsulti. Fu segretario di S. Carlo Borromeo ed entrò in seguito fra [...] ; la Historia Ecclesiae Mediolanensis, scritta per ordine di S. Carlo, ma interrotta per M. Ungarelli, Bibl. script. Cler. Reg. Sancti Pauli, Roma 1836; O. Premoli, Storia deiBarnabiti, I, Roma 1913; L. Manzini, S. Carlo e il Ven. B., Monza 1910; id ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] religioso dato dalla Controriforma, la potenza dell'ordinedei gesuiti, la progressiva tendenza alla grandiosità e i teatini. Ad opera di Antonio Maria Zaccaria sorgono i barnabiti. Sotto il pontificato di Gregorio XIII il fiorentino Filippo Neri ...
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(fr. bible; sp. biblia; ted. Bibel; ingl. btble).
Sommario: Natura e carattere della Bibbia: Nome e divisione, autorità e ispirazione, p. 879; numero dei libri e canone, p. 882; ordinedei libri e carattere [...] in piccoli gruppi omogenei. Però tanto l'ordinedei gruppi fra loro, quanto l'ordinedei libri dentro ciascun gruppo variarono col tempo, solo nel secondo trentennio del sec. XIX due barnabiti italiani, Luigi Ungarelli e Carlo Vercellone, con estese ...
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SCUOLA
Giovanni CALO'
Carlo ROCCATELLI
Alberto BALDINI
Agenore BERTOCCHI
Ugo FISCHETTI
Giulio COSTANZI
Michele VOCINO
. Secondo l'etimologia (gr. σχολή), significa libero e piacevole uso delle [...] dal suo seno associazioni e ordini benemeriti, come quelli delle scuole pie, dei fratelli della Dottrina Cristiana, deibarnabiti, dei somaschi, dei preti dell'Oratorio e degli oblati, delle orsoline, dei servi dei Puttini in Charità raccolti intorno ...
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È, dopo S. Ambrogio, il più celebre e popolare arcivescovo di Milano. Fiorito in un'epoca della massima importanza storica, egli è l'uomo di governo che, per la sua attività e le sue eccezionali virtù [...] B. non ebbe limiti: volle dapprima riformato l'uno e l'altro clero; servendosi dell'opera dei nuovi ordini di chierici regolari, quali i barnabiti, i gesuiti, i teatini, ecc. riordinò il culto secondo norme severe, erigendo numerose chiese fin sulle ...
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. Prescindendo dalla iniziativa degli acemeti (v.) in Oriente e di loro imitatori in Occidente (specialmente nella zona della Lorena che fu poi culla dell'adorazione veramente perpetua del SS. Sacramento) [...] vada attribuito a S. Antonio Zaccaria (v.) fondatore deibarnabiti, mentre un suo discepolo, l'eremita Buono da alle 5, sostengono la veglia assistiti da un sacerdote.
Negli ordini religiosi. - Questa forma di adorazione perpetua però non dura in ...
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