Italo Calvino nacque nel 1923 a Santiago de Las Vegas (L’Avana, Cuba), ma due anni dopo tornò con la famiglia in Italia, a San Remo, dove il padre diresse una stazione sperimentale di floricultura.
Unico [...] nidi di ragno Calvino interpreta e commenta, in modo originale e preciso, certe spinte del neorealismo: il fascino dell’oralità, cioè della «voce anonima dell’epoca, più forte delle nostre inflessioni individuali ancora incerte […] ci muovevamo in un ...
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Fase del processo che inizia con la dichiarazione di apertura del dibattimento e termina con l’emanazione della sentenza. Alla disciplina del dibattimento è dedicato il titolo II (art. 470-524) del libro [...] ragioni di assoluta necessità. Tale fase è altresì informata dai principi del contraddittorio, dell’immediatezza e dell’oralità.
Dopo aver controllato la regolare costituzione delle parti, dichiarato eventualmente la contumacia dell’imputato o il suo ...
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Nel processo civile, l’insieme delle attività processuali prevalentemente volte alla fissazione del thema decidendum e del thema probandum, ovvero delle domande e delle eccezioni su cui il giudice è tenuto [...] caso in cui tale esigenza sia sorta dalle difese del convenuto. L’esercizio di tali poteri può avvenire o in forma orale, cioè durante l’udienza, oppure, se richiesto dalle parti, anche in forma scritta all’interno di memorie da depositarsi entro i ...
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CARNELUTTI, Francesco
Giovanni Tarello
Nacque a Udine il 15 maggio 1879da Giuseppe e da Luisa Missiaglia. Dopo gli studi classici a Treviso si indirizzò alla giurisprudenza, iscrivendosi all'università [...] in materia di prove.
Il C. non era attratto, invece, dalla insistenza dottrinaria del Chiovenda sul principio dell'oralità e dalla preferenza per la prova testimoniale resa nell'udienza di trattazione e non previamente raccolta e verbalizzata, e in ...
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Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] , con cui scrivere di eventi politici e quotidiani, produrre interventi polemici e narrazioni, assumendo dal teatro i ritmi dell'oralità. Heaney, il poeta che ha esercitato forse la maggiore influenza in Europa, si affida ai valori antichi di ...
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LETTERATURA.
Melania G. Mazzucco
– Tempo e storia. Identità e memoria. Esperienza e discorso. Bibliografia
Il 21° sec. è iniziato nel segno di un interrogativo cruciale: la possibilità della sopravvivenza [...] ha mutato non solo la ricezione e la trasmissione delle opere, ma la loro stessa concezione (dalla collettività e dall’oralità alla testualità e all’individualità), così il passaggio dalla carta allo schermo non potrà limitarsi al cambiamento di un ...
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STERN, Daniel Norman
Nino Dazzi
Psichiatra e psicoanalista statunitense, nato a New York il 16 agosto 1934. Laureatosi in medicina (1946) presso l'Albert Einstein College, si specializzò in psichiatria [...] ma fra loro collegati", contesta radicalmente la "nozione di fasi evolutive collegate a specifiche entità cliniche quali l'oralità, l'attaccamento, l'autonomia, l'indipendenza e la fiducia", attribuisce a posizioni preconcette degli psicoanalisti l ...
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LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] sostenere che i primi testi scritti in tedesco nel Medioevo rappresentino in realtà il prodotto di una mediazione tra la cultura orale in volgare e la cultura monastica in latino. Né va peraltro dimenticato che spesso dietro la redazione di un testo ...
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Le misure cautelari reali: «figlie di un dio minore»
Giorgio Spangher
Se lo spostamento dei poteri dalla polizia giudiziaria – sotto il vecchio codice – alla collocazione nella materia delle misure [...] dall’indicazione della “discussione” di cui al co. 4 dell’art. 311 c.p.p., implicante un richiamo all’oralità, e rimarcava la possibilità di enunciare motivi nuovi prima del suo inizio, situazione incompatibile con quanto previsto dall’art. 127 ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] all'evento, costruisce la storia come storia di 'idee', di miti, di concezioni del mondo sostenuti dal testo (scritto od orale, poco importa). Realtà e verità sono perciò inattingibili, e l'opera storica non differisce in nulla dal romanzo, non solo ...
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oralita
oralità s. f. [der. di orale1]. – 1. Carattere di ciò che è detto, comunicato o trasmesso a voce: o. di una tradizione; in senso concr., insieme di tradizioni orali, non scritte: nella Grecia arcaica l’o. predominava sulla scrittura;...
orale1
orale1 agg. [der. del lat. os oris «bocca»]. – 1. Della bocca, che ha attinenza con la bocca: cavo o cavità o. (o boccale); arco o. o mandibolare (v. questa voce); in zoologia, polo o estremità o., la parte del corpo in cui si apre...