GIOVANNI di Bartolo da Siena
Elisabetta Campolongo
Non si conosce la data di nascita di questo orafo senese documentato dal 1364 al 1404.
Si deve a Müntz (1888, al quale si rimanda per i documenti citati [...] d'Agincourt, Histoire de l'art racontée par les monuments, IV, Paris 1825, p. 59 tav. XXVII; E. Müntz, G. di B. da S. orafo alla corte di Avignone nel XIV secolo, in Arch. stor. italiano, s. 5, II (1888), pp. 3-20 (dell'estratto); Id., Les arts à ...
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GIGLI, Antonio
Maria Cristina Basili
Sono scarse le notizie biografiche su questo argentiere, attivo a Roma nella prima metà del Settecento. Il G. è documentato come lavorante nel Collegio degli orefici [...] di Bologna, ibid., XI (1963), pp. 197 s., 202 s.; S. Fornari, Gli argenti romani, Roma 1968, pp. 95, 97-100; A. Lipinsky, Arte orafa a Roma: Giovanni Giardini da Forlì, in Arte illustrata, IV (1971), 45-46, p. 19; L'arredo sacro e profano a Bologna e ...
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GHINI, Simone
Stefano Coltellacci
Figlio di Giovanni di Giovanni, di professione sarto, nacque a Firenze nel 1410 e svolse l'attività di orefice. In epoca imprecisata sposò una certa Maritana, di circa [...] quelle attribuite dallo storico aretino al "fratello di Donato", non è possibile attribuirlo con certezza a nessuno dei due orafi fiorentini conosciuti con il nome di Simone di Giovanni Ghini. Vasari, nella vita di Donatello riveduta e corretta nell ...
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DONIA
Gioacchino Barbera
Famiglia di argentieri e incisori, attivi a Messina dalla fine del sec. XVI fino ai primi decenni del XVIII.
Nelle Regole e capitoli della Compagnia d'aurefici e di argentieri... [...] p. 69; M. Accascina, 1964, p. 32; Id., 1974, pp. 310, 318, 326; Id., 1976, p. 94; S. Di Bella, 1987, pp. 53 s.; Orafi e argentieri..., 1988, pp. 133, 244 s.
Per Placido: S. Bottari, 1929, p. 69; G. Sindoni D'Andrea, 1950-52, pp. 24 ss.; M. Accascina ...
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VIVA di LANDO
A. Capitanio
Orafo senese attivo nel 14° secolo.
Attestato a partire dal 1336, V. è detto anche "ingegnere e scultore" da Romagnoli (Biografia), che ne anticipa inoltre la prima notizia [...] le brasreliquaire de saint Louis de Toulouse, RLouvre 30, 1980a, 2, pp. 71-76: 73-74; id., Tondino di Guerrino e Andrea Riguardi, orafi e smaltisti a Siena (1308-1338), Prospettiva, 1980b, 21, pp. 24-44: 44 n. 69; I. Hueck, Ugolino di Vieri e Viva di ...
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CERVI (Cervini), Giovanni Battista
C. Willemijn Fock
Figlio di Anton Maria, nacque a Firenze e fu battezzato il 28 dic. 1532 a S. Nicolò Oltrarno (Firenze, Arch. dell'Opera del Duomo, Battesimi Maschi).Il [...] seta di Firenze (che includeva anche gli orefici) dopo esser stato più di sei anni garzone da Piero di Martino Spigliati (orafo fiorentino che nel 1556-59 era fornitore di catene d'oro per la corte medicea). Il primo pagamento che si conosca della ...
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BUCCELLATI, Mario
Valerio Terraroli
Nacque ad Ancona il 29 apr. 1891 da Lorenzo e da Maria Colombani, ambedue originari dell'Oltrepò pavese. A causa della precoce scomparsa del padre, con la madre e [...] nel 1922 e immediatamente aveva ordinato una serie di oggetti; da quel momento aveva avviato un rapporto costante con l'orafo, di cui testimonia il ricco epistolario, conservato dagli eredi, che conta ottantatré lettere dal 7 nov. 1922 al 23 dic ...
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DANTI, Giulio
Francesco Paolo Fiore
Nacque a Perugia nell'anno 1500da Piervincenzo. Ebbe per sorella Teodora, studiosa di astronomia, autrice di un commentario sugli Elementi di Euclide e di un trattato [...] nel 1571 e castellano di Beccatelli nel 1572, il D. era ancora presente, il 3 genn. 1575 alla adunanza dell'arte degli orafi. Morì nello stesso anno in Perugia, e fu sepolto in S. Domenico.
Fonti e Bibl.: Perugia, Bibl. com. Augusta, ms. 1213: C ...
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CERVI, Alfonso
C. Willemijn Fock
Nato a Firenze da Anton Maria, fu fratello, probabilmente minore, di Giovanni Battista, insieme con il quale divenne membro dell'arte della seta di Firenze il 7 luglio [...]
Il C. ebbe l'ultima commissione importante nel 1600. Oltre che riparare parecchi oggetti d'argenteria (il che per tutti gli orafi costituiva la maggior parte della loro attività), fu pagato il 28 luglio per due forcini e cinque cucchiai con manico a ...
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FRANCESCO di Giovanni
Antonella Capitanio
di Attivo a Firenze come orafo, è documentato dal 1465 al 1510.
La sua formazione avvenne nella bottega di Antonio Pollaiolo, dove risulta discepolo con salario [...] seta) risale al 25 febbr. 1475. A garantire per lui in questa circostanza è il cugino Antonio di Salvi, anch'egli orafo e allievo del Pollaiolo, che si immatricola nella stessa data. Subito dopo i due strinsero compagnia e nel 1480 presero in affitto ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.