Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] di Schiller ornano ogni libreria così come i volumi delle loro opere ne affollano gli scaffali (v. Grimm e Hermand, 1971). parte, e quella borghese (basata su una raffigurazione comica della vita quotidiana) dall'altra, erano accusate di corrompere ...
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Giordano Bruno e Tommaso Campanella: Opere
Augusto Guzzo
Romano Amerio
La figura di Giordano Bruno è - oltre alla potenza e originalità della sua mente - così tragica, che la coscienza italiana non [...] fresca e, insieme, sapida.
Dopo la Cena de le ceneri, l'opera che immediatamente la segue, il De la causa, principio e uno, 'osservazione e di descrizione; ma a niente quanto alla vis comica nuocciono la prolissità e la monotonia. Giacché i vizi sono ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] che di fronte a lui s'era fatta candidamente vanto delle sue opere di pietà in maritare fanciulle e scarcerare gl'indebitati: «Io certi racconti, una deformazione del reale che diviene comica metafora[27]: dall'iperbole, quando essa riesce veramente ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] di F. Brioschi - P. Landi, I-II, Torino 1998. Altre opere: Crestomazia italiana, I-II, Torino 1968 (La prosa, a cura di ; Lingua e stile di G. L., 1994; Il riso leopardiano. Comico, satira, parodia, 1998; Lo "Zibaldone" cento anni dopo. Composizione, ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] anche «un ingegno drammatico», che del resto è attestato non solo da determinate scene comiche particolarmente felici, ma proprio dalla struttura stessa dell'opera, tecnicamente assai superiore a quella dell'Aminta. Si veda, per questo rispetto, con ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] dico quella che la Vita Nuova implica, non resta separata dall'opera a cui dà luogo, ossia questa non ne è semplicemente il Monnier, 1969; quelle di Cecco Angiolieri e degli altri "comici" pure non incluse nella silloge continiana, dalla raccolta dei ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] corte",continuerà a definrisi in un più tardo Memoriale in versi: Poesie liriche, in Opere, Torino 1851, I, pp. 311-313), il 12 sett. 1764 il Tra la coppia Teodoro-Lisetta si inserisce la presenza comica di Taddeo, al quale Gafforio (ministro del re ...
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Carlo Goldoni: Opere
Filippo Zampieri
Lo storico registra il giorno 25 febbraio 1707 come data di nascita di Carlo Goldoni, e, per scrupolo d'informazione, rammenta il nome del padre, Giulio, di professione [...] teoriche e sperimentate in opere sceniche; le une e le altre non ignote al Goldoni che nei Mémoires. ed altrove ricorda lo Zeno, il Metastasio, P. J. Martello, il Maffei, e il Gigli, il Fagiuoli, il Nelli.
Per il teatro comico l'ideale arcadico di ...
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GOZZANO, Guido
Marziano Guglielminetti
Nacque a Torino il 19 dic. 1883, da genitori entrambi canavesani, più precisamente di Agliè. Il padre, Fausto, ingegnere (1839-1900), e la madre, Diodata Mautino, [...] Loti, autore nel 1903 di L'Inde (sans les Anglais), opera in un certo senso da lui sminuzzata e trasformata in un la gran parte, d'intonazione ora fantastica, ora beffardamente comica, non senza qualche inflessione autobiografica (in questo caso si ...
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Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] nella parte che ci resta del trattato, la poesia comica propria ed altrui (Rustico, Cecco) è completamente taciuta. specificamente dantesca ma più generalmente medievale).
Come per ogni altra opera di Dante così per il De vulgari il primo imperativo ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...
intermezzo
intermèżżo s. m. [rifacimento di intermedio, secondo l’agg. mezzo]. – 1. a. Intervallo, spazio di tempo che serve di pausa tra un atto e l’altro d’una rappresentazione teatrale o d’uno spettacolo in genere. b. non com. Con sign....