REGIONE
Michele PETRUCCI
. Con l'istituzione della regione come ente territoriale autonomo il decentramento costituzionale è attuato al massimo consentito dall'opposta esigenza dell'unità ed indivisibilità [...] regionali. v. legge, in questa seconda App., II, p. 179.
Potestà amministrativa. - Si esercita istituzionalmente nelle stesse materie della costituzione se lo stato non potesse farle valere, onde la necessità di un controllo che non menomi tuttavia ...
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Diritto. - Fatto giuridico è qualsiasi avvenimento che abbia per effetto il sorgere, l'estinguersi o il modificarsi d'un rapporto giuridico. L'avvenimento può essere un fatto naturale (per es., la nascita [...] sarà invece almeno di regola semplice errore di fatto quello onde sia o si affermi viziata la premessa minore, e cioè Diz. di dir. privato, diretto da V. Scialoja; B. Windscheid, Pandette (tr. di C. Fadda e P. Bensa, Torino 1902), I, ii, par. 67 segg. ...
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Diritto romano. - Il rapporto di comproprietà o condominio è nel diritto romano indicato dall'espressione rem communem habere o rem plurium esse, come il rapporto di proprietà, nel quale vien posta in [...] dall'espressione res mea est o in bonis meis est, onde i diritti altrui che gravano sopra la cosa nostra si chiamano Riv. di filol. e d'istr. class., n. s., XIII (1934), p. 27 segg.; E. Albertario, Appunti sul consorzio famigliare romano, in Riv. dir ...
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La nozione del componimento (o composizione) richiama la preesistenza di un conflitto e la sua estinzione. Chi rifletta come la funzione del diritto (ordinamento giuridico) consista appunto nel comporre, [...] di ciascuna parte al componimento coincide con l'interesse pubblico, onde lo stato tende costantemente a favorirlo. I mezzi, di parte 12ª del Diritto civile ital., raccolta diretta da P. Fiore), Napoli 1894, p. 187 segg.; O. Bähr, Die Anerkennung als ...
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. Diritto. - La distinzione fra prescrizione e decadenza e, in genere, la classificazione dei varî istituti nei quali si esplica l'efficacia del tempo sui fenomeni giuridici, è ricerca la cui intrinseca [...] il diritto a termine cessa infatti con lo scadere del termine, onde in esso si deve ricercare non l'efficacia del tempo, ma G. Pugliese, La prescrizione estintiva, 4ª ed., Torino 1924; P. D'Onofrio, Sul concetto di preclusione, in Studi in onore di ...
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ZALEUCO (Ζάλευκος, Zaleucus)
Gaetano De Sanctis
Antichissimo legislatore greco. A lui ascrivevano la loro legislazione i Locresi Epizefirî. La tradizione più antica riferiva che era un pastore di condizione [...] i varî reati; che erano in generale assai severe, onde la severità di Z. divenne proverbiale come quella di p. 344 segg.; G. Busolt, Griechische Geschichte, I, 2ª ed., Gotha 1893, p. 424 segg.; E. Ciaceri, Storia della Magna Grecia, II, Milano 1927, p ...
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Il carattere autoritario del regime fascista non poteva consentire un decentramento delle funzioni statali e, se anche le funzioni degli organi periferici e degli enti autarchici potevano apparire in qualche [...] accresciute, in realtà ogni libertà d'azione degli uni e degli altri era soffocata dall'ingerenza del potere centrale; onde nella dottrina più seria del ventennio si parlò di un sistema di notevole decentramento funzionale combinato con un rigoroso ...
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Nel codice civile del 1942 l'agricoltura è disciplinata come un'attività economica tipica sullo schema dell'impresa agraria. Seppure nelle norme predisposte a regolare i varî settori dell'agricoltura siano [...] , e pur affermandosi da molti che essa è il polo intorno al quale gravita nel codice il fenomeno economico, onde il diritto agrario potrebbe dirsi il diritto dell'agricoltore, tuttavia non sembra che intorno a questo istituto abbia trovato unità ...
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In senso lato sono commessi di negozio tutte le persone assunte in servizio da commercianti perché li aiutino nell'esercizio del commercio come collaboratori subordinati; sono impiegati privati, vincolati [...] sono mandatarî e come tali sono considerati dalla legge, onde i negozî giuridici da loro conclusi nella sfera delle mansioni può di sua volontà concedere sconti, dilazioni, né ricevere altra cosa, p. es. cambiali, in luogo di danaro.
Bibl.: A. Sraffa, ...
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Notevole scrittore arabo cristiano di setta nestoriana. Visse a Baghdād (onde l'epiteto d'al-Baghdādī, che talora gli vien dato) e a Seleucia di Mesopotamia (sulla riva occidentale del Tigri, di rimpetto [...] , Albefagar, Abbefagar. Avicenna, suo contemporaneo, lo lodava come medico, ma non come filosofo Scrisse pure di materie ecclesiastiche: p. es. un commento in quattro volumi all'Antico e Nuovo Testamento, commenti speciali ai Salmi e al Vangelo, e un ...
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p, P
(pi, ant. o region. pe ‹pé›) s. f. o m. – Quindicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma (rimasta più o meno immutata nel tempo, salvo che in origine il semicerchio di destra non giungeva a saldarsi con l’asta verticale), derivata...
onda
ónda s. f. [lat. ŭnda]. – 1. a. Massa d’acqua che si solleva e si abbassa alternativamente sul livello di quiete (del mare, di un lago, ecc.), per effetto del vento o per altra causa (maree, ecc.), così che la sua superficie assume un...