Regista teatrale e cinematografico francese (Lézigné, Maine-et-Loire, 1944 - Parigi 2013). Ha esordito nel 1965 con Fuenteovejuna di Lope de Vega e con L'héritier de village di P. Marivaux, attirando l'attenzione [...] entusiasti sostenitori e accaniti detrattori. Dopo aver diretto il teatro di Sartrouville (1967-69), si è trasferito a Milano oro con Intimacy (Nell'intimità), tratto dal romanzo omonimo dello scrittore britannico Hanif Kureishi. Nel 2003 ha ...
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Regista inglese (n. Redding, Londra, 1965). Attivo fin da giovanissimo nei circuiti del teatro alternativo, si è rivelato al Minerva Studio di Chichester; a Londra ha diretto The cherry orchard (1989, [...] premio Oscar). Tra i film successivi ricordiamo: Road to perdition (Era mio padre, 2002); Jarhead (2005), tratto dall'omonimo romanzo di A. Swofford; Revolutionary Road (2008); American life (2009); Skyfall (2012); Spectre (2015); 1917 (2019, Golden ...
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Poeta, autore teatrale e regista giapponese (Misawa 1935 - Tokyo 1982), principale esponente del teatro d'avanguardia (in giapp. angura, dall'ingl. underground), fiorito in Giappone attorno agli anni Sessanta. [...] un'interpretazione anticonvenzionale del tanka e del haikai. Dedicatosi al teatro, già con il primo dramma, Chi wa tatta mama nemutte i libri e usciamo nelle strade", 1971, tratto dall'omonimo dramma del 1968); Boxeur (1978); Kusameikyū ("Labirinto d ...
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Attore e regista (Salerno 1940 - Roma 2008). In compagnia con Perla Peragallo (1943-2007), è stato esponente del teatro d'avanguardia (La faticosa messa in scena dell'Amleto di Shakespeare, 1967; Sir and [...] Lady Macbeth, 1968) e ha dato poi vita (1970) al teatro di Marigliano, decentrandosi nell'omonimo paese in prov. di Napoli, alla ricerca di una pratica teatrale alternativa, a diretto contatto con le residue espressioni della cultura popolare e ...
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Attore della commedia dell'arte (Vercelli 1576 - Modena 1641); impersonò la maschera di Beltrame nella compagnia dei Gelosi, e fu successivamente con i Fedeli (1606-1618); costituì poi una propria compagnia, [...] sopra l'arte comica (1627) e il Discorso familiare intorno alle moderne comedie (1628), di grande importanza per la storia del teatro nel sec. 17º, ristampato con il titolo La supplica (1634, e di nuovo 1636), in cui difende gli attori dall'accusa ...
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Regista tedesco, nato a Bad Wörishofen, in Baviera, il 31 maggio 1946. Quasi venticinque film in dieci anni (dal 1966), una decina e più di testi per il teatro (dal 1968), dodici radiodrammi, altrettante [...] mangia l'anima), 1973, Effi Briest, 1973, dal romanzo omonimo di T. Fontane, Chinesische Roulett (La roulette cinese), 1976, particolare successo a mostre e a festival. Discepolo, in teatro, di Brecht, riesce sempre, anche nei film, desunti spesso ...
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Pinter, Harold
Luigi M. Cesaretti Salvi
Drammaturgo, attore, regista, sceneggiatore cinematografico inglese, nato a Hackney (Londra) il 10 ottobre 1930. Figlio di un sarto di origine ebrea sefardita, [...] The dwarfs (1990; trad. it. 1993), da cui è tratto il dramma omonimo del 1960, e i non pochi scritti poetici (da Poems, 1968, a ., 1991); una selezione di testi in traduzione italiana si trova in Teatro (1972; nuova ed., 2 voll., 1996, 20052) e in ...
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Attore e regista cinematografico austriaco, nato a Bad Aussee il 22 giugno 1944. Dopo aver studiato un anno musica e recitazione a Stoccarda, B. debutta nel 1963 al Landestheater di Tubinga. Già agli inizi [...] , tra l'Austria e la Repubblica Federale Tedesca, un'intensa carriera in teatro e alla televisione, prima di approdare al successo internazionale con il film Mephisto (1981; dall'omonimo romanzo di K. Mann).
In questa fortunata opera di I. Szabó ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] Non si può concludere senza ricordare l'importanza di alcune collaborazioni tra il teatro e la musica e/o la danza (R. Wilson e Ph. Glass; (Il pasto nudo, 1992), ispirato, quest'ultimo, all'omonimo manifesto beat di W. Burroughs, in cifre però quasi ...
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REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] 1966-67, direttore del Théâtre de Sartrouville nell'omonimo sobborgo parigino, dimissionario per i debiti nel 1969 La Clizia, Perelà uomo di fumo da A. Palazzeschi), o come per il Teatro Libero il già citato A. Pugliese (da testi di W. Gombrowicz, di ...
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stagione
stagióne s. f. [lat. statio -ōnis, propr. «sosta, fermata», der. di stare «stare fermo»; cfr. stazione]. – 1. Ciascuno dei quattro intervalli di tempo (s. astronomiche) nei quali l’anno resta diviso dai passaggi del Sole agli equinozî...
monologo
monòlogo s. m. [dal gr. tardo μονόλογος «che parla solo», comp. di μονο- «mono-» e –λογος «-logo», raccostato per il sign. a dialogo] (pl. -ghi). – 1. Scena drammatica in cui un attore parla e recita da solo: già presente nel teatro...