lingue del mondo
Franco De Renzo
Parlare in moltissimi modi
Non è possibile conoscere il numero preciso delle lingue del mondo. Sono migliaia e migliaia e il loro numero non si può far coincidere con [...] tant’è vero che non varrebbe nemmeno per ;l’Italia, dove, oltre ai dialetti e alle lingue minoritarie (per esempio l’occitano, l’arberesh, il neogreco), vi sono ora, per effetto dell’immigrazione, altre centinaia di lingue. Sono lingue che vanno dall ...
Leggi Tutto
Nel 1952 P.P. Pasolini, nell'introduzione all'antologia della Poesia dialettale del Novecento, a cura sua e di M. Dell'Arco, forniva il primo ragionato bilancio della produzione dialettale in Italia nella [...] , si è segnalato Tòni Bodrìe (Antonio Bodrero, n. 1921), che coniuga l'appassionata difesa dell'occitano (Solestrelh òucitan, 1971, Sole occitano) con una significativa produzione in piemontese (Val d'Inghildon, 1974), moderna e non priva di punte ...
Leggi Tutto
Lingue, regno d'Arles
AAlberto Varvaro
Nel Duecento, la linea di separazione tra lingue germaniche e lingue romanze non corrispondeva in nessun caso al confine tra Regno di Germania e Impero, a est, [...] tre principali isoglosse che allora, e ancora oggi, articolano l'area gallo-romanza in tre settori: francese, francoprovenzale e occitano (o provenzale). A sua volta l'area francese comprendeva un piccolo settore piccardo (parte dello Hainaut e il ...
Leggi Tutto
JACOPO MOSTACCI
AAniello Fratta
Gli unici tentativi di identificazione biografica di questo poeta, sicuramente ascrivibile al nucleo storico degli intellettuali della corte federiciana, sono a tutt'oggi [...] de l'Isla de Venessi, Rostaing de Mergas, Peire de Maensac e Cadenet). Nel confronto tra il testo siciliano e quello occitano, colpiscono due cose in particolare: 1) la presenza di lezioni che attengono a varianti di Longa sazon documentate in codici ...
Leggi Tutto
Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo
Mari D'Agostino
In questo saggio si guarda all’Italia prendendo in esame il rapporto fra i parlanti, le comunità concrete in cui essi vivono, con particolare [...] catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il francoprovenzale, il friulano, il ladino, l’occitano e il sardo. La presenza di queste altre lingue è differente da regione a regione e comprende idiomi con storia e ...
Leggi Tutto
TORRINI, Giulio
Andrea Merlotti
– Nacque a Lantosca, nella Contea di Nizza, l’8 febbraio 1607, figlio di Bartolomeo, un archivista, e di Francesca Thaon. Gli venne dato il nome dello zio e padrino Giulio [...] presenza di tale lingua risiede l’importanza dell’opera. In essa, infatti, Torrini sostiene che il nizzardo, derivazione dell’occitano, fosse «un ensalado / de Grec, Latin, Touscan, Espagnl e Picart» e proprio per questo superiore alle lingue parlate ...
Leggi Tutto
Vitalità e varietà dei dialetti
Carla Marcato
La questione del dialetto in Italia
È ancora valida una considerazione che il dialettologo tedesco Gerhard Rohlfs fece già in un discorso tenuto nel 1964 [...] ), località grecofone nel Reggino (Bova, Roccaforte, Gallicianò e qualche altra in cui il greco ormai conta pochi parlanti), occitano a Guardia Piemontese (Cosenza).
Per l’aspetto linguistico la regione mostra scarsa unità ed è percorsa da diversi ...
Leggi Tutto
La lessicologia dialettale
Monica Cini
Riccardo Regis
Se per lessicologia dialettale intendiamo lo studio scientifico del sistema lessicale di un dialetto o di un insieme di dialetti, una panoramica [...] , il Vocabolario delle parlate liguri (4 voll., 1985-1992), a cura di G. Petracco et al., e il Dizionario del dialetto occitano della Val Germanasca (1997), a cura di T. Pons e A. Genre: vocabolari, insomma, che hanno coltivato o coltivano, in modo ...
Leggi Tutto
PANZANO, Calega
Marco Grimaldi
– Tradizionalmente identificato con un mercante e uomo politico appartenente alla famiglia genovese dei Panzano, la sua data di nascita può essere collocata attorno al [...] , come è noto, ebbe grande diffusione al Nord e a Genova in particolare, dove fino alla seconda metà del Duecento l’occitano fu il mezzo di espressione privilegiato per vari poeti appartenenti alla classe mercantile, alla nobiltà e in genere al ceto ...
Leggi Tutto
Odo delle Colonne
Aniello Fratta
Questo poeta (denominato "Odo" nella rubrica del ms. Vat. Lat. 3793 [V 25, c. 6v] all'unico componimento a lui attribuito con certezza, la canzone Distretto core e amoroso) [...] , come abbiamo accennato sopra, ha un ruolo fondamentale nel determinare in Distretto core scarti significativi dal testo occitano di riferimento, soprattutto attraverso l'innesto di questa condizione disforica del locutore 'adastiato' da una lunga ...
Leggi Tutto
occitano
agg. e s. m. (f. -a) [der. di oc sul modello di aquitano e sim. (cfr. il fr. occitan)]. – Occitanico; anche con riferimento alla lingua d’oc: la lingua o. (anche l’occitano, s. m.). Come sost., abitante o nativo dell’Occitania.
occitanico
occitànico agg. [der. di Occitania, a sua volta der. di oc, secondo il modello di Aquitania e sim.] (pl. m. -ci). – Relativo all’Occitania, denominazione letter. della Francia merid., cioè dei paesi in cui si parla la lingua d’oc;...