«Tengo la testa alta,attraverso il mio cuore e spero di morireamarmi è complicatotroppa paura, molti cambiamentisto bene e tu sei il mio preferitonotti buie in preghiera»Alright, Kendrick Lamar Red Bull [...] , (a)social, che sono metaforicamente qualificati come entità minuscole, pezzi di plancton, «Piccoli plancton / Non si vedono a occhio nudo». All’interno della massa informe, virtuale, si nasconde il nemico di un’altra creew, anch’egli accostato a ...
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Il binomio Gabriele d’Annunzio e sport è stato sempre profondo e costante, compreso pure il giornalismo sportivo, che d’Annunzio coltivò in anni in cui tanti altri scrittori e poeti invece snobbavano. [...] , a guisa di battaglia ordinata. I campioni di tutti i reparti qui si addestrano alla rapidità, all’agilità, al colpo d’occhio sicuro, al coraggio sprezzante, alla lunga lena. Qui si foggiano i muscoli forti e gli animi grandi. Il gioco a guisa ...
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Il pensiero corre subito alla traduzione italiana di Working Girl (1988), Una donna in carriera, la celebre commedia di Mike Nichols con Melanie Griffith divenuta, per tramite dell’antonomasia, locuzione [...] da parte di lei e Nina, nonché il punto e virgola con la parentesi, ;), emoticon della faccina che sorride e strizza l’occhio. Di séguito, le parole della potente canzone, scritta da un uomo (Chip Taylor) nel 1966, ma resa famosa dall’interpretazione ...
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Gisella BlancoLa parola del silenzio nella poesia contemporaneain AA.VV., Teoria e pratica del testo. Grammatica, nuovi media, didattica, letteraturaa cura di Giuseppe Paternostro e Vincenzo Pinelloprefazione [...] sconfina quasi nel silenzio: (altra voce: ‒ la televisione guardano)Ah il teatrino insonorizzato della ferociaah sì l’occhio che entra in tutti i buchi» e ancora «Quelli cercano mangiaree finiscono in bocca all’orcarosicchiati dai pescicanigiocarelli ...
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Partirei dalle paludi di Cabras, i quaranta chilometri di costa, l’armonia feroce tra acqua e terra da dove proviene Michela Murgia. Mare, stagno, paludi, spiagge, rocce. Non c’è mai uno scrittore che [...] nella complessa interiorità della protagonista. L’ultima lezioneChirù è un giovane violinista la cui prima capacità che viene all’occhio è il tempismo e la discrezione, un ragazzo che sembra sapere moltissimo, che conosce i tempi giusti come dovrebbe ...
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La Chiesa deve fare ancora passi da gigante,ma io posso starci dentro e ho fatto in modoche quei passi possano andare più veloci(Michela Murgia) Dire chi sia un teologo non è facile. Ancor meno lo è nel [...] uscire la teologia dai regimi intellettuali in cui troppo spesso viene confinata, ma anche a guardare a qualunque teologia con occhio critico. Da questo punto di vista, il processo di declericalizzazione della teologia è ormai irreversibile e la sua ...
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Elisa Biagini, di origini fiorentine, esordisce negli anni ’90 del Novecento (Questi nodi, Gazebo, 1993) e dunque rientra nell’ultimo gruppo di autori e autrici per cui è già possibile un inquadramento [...] , facendosi una propaggine con cui l’Io esplora il circostante. «Le mie, le tue / labbra, sono / le feritoie», «Con gli occhi- / forbici ti ritaglio / il profilo», «Mi si chiudono / le notti / il palmo», sono numerosi gli esempi in cui una parte ...
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Italo Calvino, Leonardo SciasciaL'illuminismo mio e tuo. Carteggio 1953-1985a cura di Mario Barenghi e Paolo SquillaciotiMilano, Mondadori, 2023 Chi ha letto I libri degli altri, il volume curato anni [...] negli Oscar Mondadori.Nel 1962, riguardo Il Consiglio d'Egitto, Calvino impartisce a Sciascia una lectio che nasce da un occhio le cui virtù di scrutinio, con ogni evidenza, si collocano tra il chirurgico e il radiografico.Un solo rilievo letterario ...
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Una “vecchia” chiavetta Usb è un reperto archeologico? Prima di rispondere, va ricordata una circostanza: a chiunque può capitare di imbattersi in un oggetto di quel tipo per caso. Ne sanno qualcosa, per [...] , De Felice cita un esempio molto concreto: sull’altopiano delle Murge, in Puglia,persistono, quasi impercettibili ad un occhio distratto, [...] resti di campi di prigionia delle due guerre mondiali, di campi di addestramento e di centri per ...
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Per quanto marginale, soprattutto se paragonato al ruolo dell’inglese, del francese e dello spagnolo (si vedano i contributi di Rati, Piro e Vinciguerra in questa rubrica) o, per tutt’altro verso, al lascito [...] delle Monete Alemanne» (pp. 272-279), che «[l]a più bassa e indivisibil moneta, chiamasi Heller, sottile, e picciola, come un occhio di Gallina» (vol. I, p. 273), e a lui faceva eco poco dopo un altro celebre viaggiatore, Gregorio Leti (1689: «[…] la ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...
Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati reagiscono agli stimoli luminosi grazie...
OCCHIO
Bruno Maria APOLLONJ
. Architettura. - Centro della voluta nel capitello ionico. Si chiama altresì occhio ogni apertura circolare e quindi anche l'apertura situata in piano alla sommità delle cupole negli edifici romani, come nel Pantheon...