BARBARI
La parola barbaro, di origine onomatopeica (Strabo, xiv, 2, 28), indica originariamente l'individuo che pronuncia suoni inarticolati, che balbetta (Aristoph., Aves, 521, per gli Sciti, 1681, [...] usato il nero; gli Egiziani hanno il tipo caratteristico della loro razza: corporatura flessibile, agile, naso grande e aquilino, occhi allungati, grande bocca. Tanta è la verità della figurazione che si pensa che il pittore abbia conosciuto l'Egitto ...
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SABEA d'Etiopia, Arte
J. Pirenne
Dal 1913, quando apparve la relazione della Deutsche Aksum-Expedition, fin verso il 1945, si conosceva la cultura sabea di Etiopia solo attraverso il tempio di Yehà, [...] della capigliatura, abiti ornati, frange, collane a contrappesi, coppe nelle mani o palme sulle ginocchia, lavorazione degli occhi) non vi si ritrovano.
Una statuetta sudarabica del Museo Nazionale Romano (n. 121.113), che differisce da ...
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TIBERIO (Tiberius Claudius Nero)
L. Fabbrini
Imperatore romano. Dopo l'adozione da parte di Augusto prese il nome di Tiberio Giulio Cesare. Nacque a Roma il 16 novembre del 42 a. C. da T. Claudio Nerone [...] ). Il volto corto e triangolare dalla larga mascella, la bocca serrata e rientrante, dominata da un naso fortemente aquilino, i grandi occhi a fior di pelle sono le componenti di un volto freddo e ostinato, che si ritrovano, più o meno accentuate, in ...
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VINČA, Civiltà di
G. Stacul
Stazione situata sulla riva destra del Danubio, qualche chilometro a S-E di Belgrado, costituita da un deposito archeologico di oltre dieci metri di spessore, esplorato per [...] compresi fra i 10 e gli 8 m prevalgono le statuette rudimentali di stile naturalistico, con natiche fortemente accentuate e occhi indicati da due semplici rette convergenti ad angolo. I tipi geometrici cominciano ad incontrarsi poco al di sotto degli ...
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THUTMOSIS
A. M. Roveri
Nome di quattro faraoni della XVIII dinastia. Di questi solo il terzo presenta maggiore interesse per la storia dell'arte. Il ritratto di Th. III si può infatti dire un caso tipico [...] altro, anche perché spesso Th. usurpò effigi di quella regina.
Questa generica "aria di famiglia", espressa soprattutto dagli occhi alquanto ravvicinati e dal naso forte, ma ben disegnato e leggermente arrotondato in punta, si nota anche nei ritratti ...
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LUCILLA (Annia Aurelia Galeria Lucilla)
B. M. Felletti Maj
Nata da Marco Aurelio e da Faustina iunior nel 149 d. C.; sposa di Lucio Vero nel 164, appena quindicenne. Di quell'anno sono le prime monete [...] alla fronte, sono acconciati in larghe ondulazioni verticali con nodo sulla nuca. Le sopracciglia sono graffite, gli occhi resi espressivi dalle indicazioni plastiche interne. La morbidezza dei passaggi di piani, la levigatezza della superficie e la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Battista De Rossi
Paolo Vian
Fondatore dell’archeologia cristiana come moderna disciplina scientifica, estraneo a teorizzazioni storiografiche e disimpegnato dalla politica, Giovanni Battista [...] versi un ‘intellettuale organico’ nella Roma papalina prima di Porta Pia. Tutta la sua attività scientifica si svolge sempre sotto gli occhi e con l’approvazione, talvolta con il sostegno del papa (che si reca spesso a visitare gli scavi) e della ...
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Vedi POGGIO CIVITATE dell'anno: 1973 - 1996
POGGIO CIVITATE
K. M. Phillips Jr.
Località su uno dei colli che costituiscono la Catena Metallifera, circa 20 chilometri a S di Siena vicino al punto dove [...] Il più comune rappresenta una Gorgone. La larga bocca, la lingua pendula, le incisioni nette, il naso schiacciato e gli occhi fissi ne fanno un valido segno apotropaico. La capigliatura è priva di serpenti. La seconda antefissa è a testa umana. Sono ...
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AREOBINDO (Areobindos, Areobindas)
C. Bertelli
Console per l'Oriente nel 506. Figlio di Dagalaifo, rampollo di una delle più potenti famiglie dell'impero d'Oriente nel V sec. Nel 480 aveva sposato Anicia [...] e con la sinistra regge lo scettro. Dietro di lui sono due figure stanti. Il console è in posa rigidamente frontale: gli occhi enormi si accampano nel volto vuoto, tondo, in cui si disegna la bocca, larga e carnosa, appena piegata in giù; la zazzera ...
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SHU (Õw, Σῶς, Sow)
A. M. Roveri
Divinità cosmica egiziana, personificazione dell'aria (il cui nome in realtà significa "vuoto"). Nella teologia heliopolitana costituisce con la sorella e sposa Tefnut [...] , dove un Horus-S. ha la testa di falco, o sul papiro Salt, dove il dio ha, al posto del capo, un grande occhio solitario ricoperto da una lunga parrucca, con una piuma che pende in giù e, sopra, le quattro penne di Onuris.
Bibl.: G. Daressy, Statues ...
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occhiata1
occhiata1 s. f. [der. di occhio]. – L’atto di guardare senza fermare a lungo l’occhio sopra l’oggetto, quindi in genere rapido sguardo: diede un’o. a destra e una a sinistra per assicurarsi che non ci fosse nessuno; con un’o. si...