BERTO, Giuseppe
Giorgio Pullini
Nacque a Mogliano Veneto (Treviso) il 27 dic. 1914 da Ernesto e da Norina Peschiutta. Il padre era un maresciallo dei carabinieri che, dopo il congedo, gesti un negozietto [...] del B. successivo. Nel Brigante, infine, la polemica si arroventa, e introduce il tema della malavita emarginata (vista dagli occhi innocenti dei ragazzetto Nino), che, in nome di una impossibile giustizia terrena, si brucia nella violenza e cerca un ...
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CAPOZIO, Priamo
Claudio Mutini
Nacque intorno alla metà del sec. XV quasi certamente a Marsala. Egli stesso si dichiarava "Lilybita Siculus", cioè nativo di capo Lilibeo.
Le vaste lacune che presenta [...] V, Chemnitz 1770, pp. 346 ss.). Ma soprattutto dovettero interrompersi quei rapporti con l'Italia che costituivano agli occhi degli intellettuali tedeschi la maggiore garanzia per la sua opera di diffusione dell'umanesimo italiano: basti pensare che ...
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GRASSI, Serafino
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque ad Asti, in data controversa: la maggior parte delle fonti la pone nel 1763 (De Rolandis, Nouvelle Biographie générale, altri repertori biografici), [...] discorso organico" (ibid., p. 20). In seguito si ventilò che egli avesse scritto l'opera per acquistare meriti agli occhi dei governi della Restaurazione e far dimenticare i suoi trascorsi napoleonici.
Trasferitosi ormai a Torino per la maggior parte ...
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MANFREDI, Eustachio
Ugo Baldini
Nacque a Bologna il 20 sett. 1674, da Alfonso, notaio, originario di Lugo, e Anna Maria Fiorini. Prima di lui era nata Maddalena (1673-1744); vennero poi Teresa (1679-1767), [...] , Casa Carducci, Mss., 83-91). La transizione era comunque conclusa nel 1700, anno della canzone più nota, Donna, negli occhi vostri (per la monacazione dell'amata, Giulia Caterina Vandi; del M. non si conoscono altri amori, e non si sposò ...
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CASTIGLIONCHIO, Lapo da, detto il Giovane
Riccardo Fubini
Nacque da Averardo, ultimogenito di Lapo il Vecchio, e da Maria Ardinghi verso il 1406, probabilmente a Firenze.
La data di nascita si ricava, [...] 14 marzo 1438: Rotondi, p. 275). Gli "studia humanitatis",già abbracciati come professione di vita, acquistarono così ai suoi occhi il senso di un valore sostitutivo della condizione civile, e quindi della libertà perduta, "ut mihi omnis nostra salus ...
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FULLER, Margaret (Sarah Margaret)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cambridgeport, sobborgo di Boston, il 23 maggio 1810 da Timothy, avvocato, e da Margaret Crane. Prendendosi personalmente cura della sua [...] versus men; Woman versus women (ibid., luglio 1843): quantunque a più di un lettore tutto ciò apparisse cerebrale, agli occhi della F. i due argomenti erano collegati dal desiderio, che li sottintendeva entrambi, di privilegiare la vita dello spirito ...
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LIPPI, Lorenzo
Paolo Falzone
Nacque a Colle di Val d'Elsa, presso Siena, intorno al 1440. In una lettera all'amico e benefattore, nonché segretario di Lorenzo de' Medici, Niccolò Michelozzi, priva di [...] .
Non poche testimonianze, distribuite lungo l'intero arco del suo magistero, rivelano gli sforzi attuati dal L. per indebolire, agli occhi dei suoi protettori, la posizione del collega. Del 1476 sono due lettere a Lorenzo de' Medici nelle quali il L ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] Antonio Ceresa.
La semiotica come metodo
Ben presto, tuttavia, la ricerca linguistico-filologica cominciò ad apparire troppo angusta ai suoi occhi, anche se, come in Le fonti del Fiore di virtù e la teoria della nobiltà nel Duecento (Giorn. stor ...
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BEREGAN (Berengan, Beregani), Nicolò
Gian Franco Torcellan
Nato il 28 maggio 1713 da Antonio e da Isabella Loredan, era nipote del più noto letterato suo omonimo. Scarna ed essenziale è la vicenda biografica, [...] della nuova temperie europea: incontriamo così un'adorazione vera e propria per Giuseppe II, "incomparabile" astro politico agli occhi del poeta accanto a Maria Teresa, alla russa Caterina, a Federico II, di cui traduce ampiamente alcune opere ...
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JEHUDÀ da Roma (Giuda Romano, Leone de sere Daniele, Leone messer Daniel, Leone Romano, Leuccio de Moises, Leuccio de ser Daniel, Lionello, Yehudah Gur-Aryeh, Yehudah ben Mošeh ben Dani'el ben Mošeh ben [...] potrebbe essere semplicemente la tarda aggiunta di un copista, che avrebbe voluto così avvalorare la traduzione agli occhi del pubblico ebraico, attribuendole una committenza regale.
Di J. sono conservate le seguenti opere originali, delle quali ...
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occhiata1
occhiata1 s. f. [der. di occhio]. – L’atto di guardare senza fermare a lungo l’occhio sopra l’oggetto, quindi in genere rapido sguardo: diede un’o. a destra e una a sinistra per assicurarsi che non ci fosse nessuno; con un’o. si...