MATUSZEWSKI, Boleslaw
Giuseppe Ortoleva
Matuszewski, Bolesław (noto anche come Boleslas)
Fotografo e operatore cinematografico polacco, nato il 21 ottobre 1856 a Pińczów (voivodato di Kielce) e morto [...] R. Borde, Les cinémathèques, Lausanne 1983; V. Tosi, Matuszewski e Marinescu: due pionieri del cinema, in "Bianco e nero", gennaio-marzo 1983, 1, pp. 44-53; G. Grazzini, La memoria negli occhi. Bolesław Matuszewski: un pioniere del cinema, Roma 1999. ...
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PALESTINA
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Isabella Camera d'Afflitto
Stefania Parigi
(XXVI, p. 73; App. I, p. 916; II, II, p. 489; III, II, p. 356)
La regione palestinese ha mantenuto la caratteristica di essere una delle zone [...] nello Yemen, Kafar Šūbā (1975), sulla collaborazione tra commandos palestinesi e abitanti di un villaggio libanese, La vittoria nei suoi occhi (1976) sulla vita dei bambini palestinesi, La guerra in Libano (1977), I bambini della Palestina (1979), in ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] Novecento, ancora presente nei programmi di sala fino agli anni 1912-13. In queste 'vedute' che aspiravano a portare sotto gli occhi di tutti paesaggi lontani, il p. non era ancora strumento di una narrazione, ma già oggetto di uno sguardo d'autore ...
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Cocteau, Jean
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore cinematografico, poeta e drammaturgo, pittore e saggista francese, nato a Maisons-Laffitte (Yvelines) il 5 luglio 1889 e morto a Milly-la-Forêt (Essonne) [...] richiama le illustrazioni di G. Doré, il minuzioso trucco in sembianze di animale del volto di Marais, dai cui occhi traspaiono sentimenti dolenti, il labirintico e fastoso décor di Christian Bérard, l'arcana risonanza della musica di Georges Auric ...
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Testimonianze - Gary Cooper
Raffaele La Capria
Gary Cooper
Gli dei dell'Olimpo avevano tutti una loro precisa fisionomia che corrispondeva a un tratto umano e riconoscibile immediatamente, bastava [...] e vita stretta, come quelle di James Cagney, quelle di Robert Mitchum, Clark Gable, di James Stewart. Queste cose contavano ai nostri occhi di europei, e la distinzione di Cooper ci piaceva, lo faceva apparire un po' meno americano e un po' più ...
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Kazan, Elia (propr. Elia Kazanjoglous)
Edoardo Bruno
Regista e attore teatrale e cinematografico greco, naturalizzato statunitense, nato a Costantinopoli il 7 settembre 1909 e morto a New York il 28 [...] crudele triangolo amoroso tra la moglie bambina, il marito e l'amante siciliano, il film si insinua come un sogno a occhi aperti, come una rêverie impersonale. Per quanto riguarda il resto della sua produzione, si avverte quasi sempre nei film di K ...
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SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] era stato offerto dagli spettacoli realizzati in Italia da M. Reinhardt e da J. Copeau che avevano aperto gli occhi anche alla critica più conservatrice sulla necessità di rívedere le strutture di un organismo asfittico e inadeguato ai tempi ...
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Letteratura e cinema
Antonio Costa
Nonostante le profonde trasformazioni in atto nella produzione e nel consumo, il cinema, alla svolta del nuovo millennio, continua con regolare frequenza a ispirarsi [...] passata dal cinema alla televisione. F. Archibugi, già autrice di un adattamento del romanzo di F. Tozzi Con gli occhi chiusi (1994), apprezzato più dalla critica che dal pubblico, ha realizzato per la televisione una nuova versione de I promessi ...
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Africa
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
La cinematografia africana si è inscritta, fin dai suoi esordi, in una condizione di paradosso che l'ha accompagnata nel tempo. Nata, salvo rare eccezioni, tra [...] raccontato la Guinea-Bissau degli anni immediatamente successivi alla dichiarazione d'indipendenza in Udju azul di Yonta (1992; Gli occhi azzurri di Yonta). Sono i due film migliori del regista, che in seguito si è lasciato sopraffare dal manierismo ...
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Horror
Federico Chiacchiari
Il film horror affonda le sue radici nella letteratura di fine Settecento e Ottocento, in particolare nel romanzo gotico (il cui capostipite è The castle of Otranto, 1764, [...] di Jean Renoir di The strange case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde di Stevenson; Les yeux sans visage (1959; Occhi senza volto) di George Franju, straordinario esempio di film su un mad doctor, che rilancia inquietudini destabilizzanti sui confini tra ...
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occhiata1
occhiata1 s. f. [der. di occhio]. – L’atto di guardare senza fermare a lungo l’occhio sopra l’oggetto, quindi in genere rapido sguardo: diede un’o. a destra e una a sinistra per assicurarsi che non ci fosse nessuno; con un’o. si...