I verbi modali (tradizionalmente detti verbi servili) sono quei verbi che fanno parte dell’ampia classe dei verbi ausiliari (➔ ausiliari, verbi) e che, collegandosi direttamente a un verbo all’infinito, [...] principale del predicato verbale, è l’elemento retto.
Sul numero e sulle peculiarità dei verbi modali non c’è potere e volere (possum e volo non avevano, infatti, il participio perfetto).
Come si è detto (§ 1), una caratteristica dei tre verbi sopra ...
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Le comunità serbocroate molisane (o slavomolisane), tutelate dalla legge 482/1999 come minoranza linguistica (➔ minoranze linguistiche; ➔ legislazione linguistica), risiedono in tre comuni della provincia [...] «dare»), oppure con elementi suppletivi (mečat imperfettivo / vrč perfettivo «mettere»; Breu 2007).
I tre comuni si differenziano notevolmente per repertorio linguistico, sia per il numero delle varietà che li costituiscono sia per le dinamiche tra ...
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La varietà algherese del catalano è parlata ad Alghero (in catalano L’Alguer o, con nome storico vezzeggiativo, Barceloneta), città nella Sardegna nord-occidentale. La popolazione di Alghero, frazioni [...] dolgueriva / dolgueria «dispiacerebbe»; ➔ epentesi); la formazione del perfetto con gli ausiliari haver e ésser (he fet «ho Tra coloro che affermano di parlarlo, continuano ad essere più numerosi i maschi e le persone con grado di istruzione basso ...
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I tempi semplici sono forme della ➔ coniugazione verbale in cui la morfologia grammaticale viene suffissata (➔ flessione) alla base lessicale del verbo (➔ tempi composti).
Questa struttura morfologica [...] tra due fenomeni morfosintattici diversi, l’accordo di persona e quello di numero. Il confronto tra anda-v-a e anda-v-a-no, che …; ➔ assolute, strutture) esprime il compimento perfettivo dell’evento rispetto a un momento di riferimento rappresentato ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] svolgimento e azione compiuta; il conseguente uso del futuro perfetto, opposto al futuro semplice; d) nella sintassi il di coniugazione e declinazione, di mutamenti di genere e di numero; nella sintassi, la confusione nell’uso dei dimostrativi e dei ...
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Chimica
Concentrazione attiva con la quale un soluto (elettrolito) presente in una soluzione (acquosa o no) prende parte agli equilibri che si stabiliscono nella soluzione stessa. Viene espressa come il [...] ipotesi che il comportamento nello stato di riferimento sia quello di un gas perfetto e conseguentemente f̄i0j, è uguale a 1 bar: pertanto l’a l’a. è una grandezza adimensionale il cui valore numerico dipende dallo stato standard prescelto.
Per l’a. ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] (58%; regno 73,6%) e il 42% in case sparse nella campagna. Il numero dei comuni è di 746. I comuni con oltre 100.000 ab. sono 3 e di Bisanzio non mai conservata altrove in modo tanto perfetto; quella che una voce unanime ha definito la "basilica ...
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Linguistica
Leonardo Savoia
Alberto Mancini
M. Rita Manzini
(XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210; IV, ii, p. 344; V, iii, p. 229)
I temi legati all'evoluzione della l. e delle discipline a essa collegate [...] del modello autosegmentale è stato inoltre quello di restringere il numero e la complessità delle regole fonologiche possibili, in maniera aspetto imperfettivo e perfettivo) e tra gli altri tempi e il perfetto (cioè tra non perfetto e perfetto) e la ...
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INDOEUROPEO, (XIX, p. 131)
Anna Morpurgo Davies
Linguistica. - Le basi della l. i. sono state gettate nel 19° secolo e consolidate all'inizio del 20° secolo. Ci si riferisce in questo modo sia ai veri [...] dei modi verbali, della distinzione imperfetto/aoristo/perfetto, ecc.). Secondo una teoria proposta da sue forme più estreme la teoria laringale (che arriva anche a postulare un numero di laringali molto più grande di tre) nega all'i. la presenza di ...
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VERBO (fr. verbe; sp. verbo; ted. Zeitwort; ingl. verb)
Giacomo Devoto
Categoria di parole che indicano un'azione, opposta al nome che indica cosa o qualità; come il nome, categoria di parole fornita [...] possibilità o dalla desiderabilità dell'azione. Il tempo, il numero e la persona sono concetti noti. Ora tutti questi caratteri stesse forme temporali (l'imperativo avere l'aoristo o il perfetto come in greco) o viceversa che ci siano forme temporali ...
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perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., condotto a termine, portato a compimento,...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...