Sicilia Regione a statuto speciale dell’Italia insulare (25.832 km2 con 4.875.290 ab. nel 2020, ripartiti in 390 Comuni; densità 189 ab./km2), costituita dall’isola omonima, la più estesa del Mediterraneo, [...] «forca» e cortem «corte»); nella morfologia, i frequenti plurali in -ora, il perfetto -au da -avit, il condizionale in -ìa (vurria); nel lessico, la presenza di numerosi grecismi, assimilati sia in periodo preromano e romano, sia durante l’epoca ...
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Fisica
Lo stato l. è quello stato di aggregazione della materia nel quale una sostanza ha volume ben determinato e pressoché invariabile per qualunque valore della pressione, ma non ha forma propria, e [...] problemi inerenti ai liquidi. In un l. perfetto (in generale, in un fluido perfetto), intorno a un suo punto qualunque, la che consiste nel generare, con sorteggio di numeri casuali per un certo numero di molecole, una catena di configurazioni aventi ...
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LINGUISTICA
Elemento, di derivazione o determinazione morfologica, costituito da uno o più fonemi o sillabe, che è inserito nell’interno di una parola, per lo più nell’interno della radice stessa: per [...] e quindi conservano per molto tempo una chiusura perfetta. Un tempo si componevano con profilati speciali ) che si apre per consentire il passaggio dell’aria. A seconda del numero delle ante apribili e del modo in cui queste possono aprirsi si hanno ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] ), e i tempi e lo stile di acquisizione linguistica di bambini perfettamente sani possono variare largamente nel corso di queste tappe (Bates et seguire un percorso a sé stante dopo aver raggiunto un numero minimo di parole (cioè, 50÷100 parole, la ...
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Semiologia
Luis J. Prieto
di Luis J. Prieto
Semiologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Semiologia della comunicazione. 3. Semiologia della connotazione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Quando, agli inizi [...] codice del tipo di quelli di cui ci si serve negli alberghi per numerare le camere quando si fa corrispondere, per esempio, una prima cifra al dello strumento c'è un rapporto che ha il suo perfetto analogo in quello che unisce tra loro le facce del ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] di persone note (afasia ottica). Di contro, denominava perfettamente oggetti di cui gli veniva fornita la descrizione o che sottendono il linguaggio parlato: sono stati infatti descritti numerosi pazienti alessici e agrafici nei quali la produzione e ...
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Linguaggio
Raffaele Simone
Preliminari
Quando si studiano i fenomeni del linguaggio, si resta colpiti dal fatto che la riflessione su questo tema, ben lungi dall'essere un'invenzione moderna (come accade [...] poco articolati vengono accettati dagli interlocutori e si capiscono perfettamente. Quindi bisogna ricercare un livello più profondo di spiegazione, per il quale diventi accettabile un numero di enunciati molto maggiore di quelli che accetterebbe una ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] perde, per es., la flessione sintetica di genere e numero.
Una svolta decisiva verso il collasso della declinazione è , neutralizzata).
Il percorso che condusse allo sviluppo delle perifrasi perfettive con habeo (che, a differenza di sum, non era ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] ), mentre la IV (fructus, *nŏrus) e la V (facies), tranne numerate eccezioni, sono state assorbite da altre declinazioni (frutt-o come mur-o, nuor , veduto, ecc.), più di rado al tema del perfetto (vissuto) o del presente (bevuto e le forme arcaiche ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] che in alcuni passi convivono a breve distanza le desinenze alternative del perfetto di sesta persona dissero-dissono, fecero-feciono (III, 10 34; (Manni 2003: 294); in un pur limitato numero di esempi, sembra che anche questo aspetto venga ...
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perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., condotto a termine, portato a compimento,...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...