Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Niccolò Tartaglia
Pierluigi Pizzamiglio
A Niccolò Tartaglia viene riconosciuto di avere contribuito alla rinascita delle scienze matematiche, pure e applicate, pubblicando nel 1543 edizioni di opere [...] presentavano:
Quando che ’l cubo con le cose appresso
se agguaglia a qualche numero discreto [x3+px=q] […].
In el secondo de codesti atti
quando era accaduto con la Repubblica marinara di Pisa per Leonardo Fibonacci.
Tartaglia influenzò sia il mondo ...
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calcolo
Niccolò Guicciardini
Eseguire operazioni matematiche per risolvere un problema
La soluzione di alcuni quesiti si trova svolgendo un numero finito di operazioni matematiche. Partendo dai dati [...] calcoli
Fino a ora abbiamo parlato di calcoli con i numeri, detti calcoli numerici. Ma è possibile calcolare anche con matematica degli Indiani e degli Arabi. Uno di questi mercanti si chiamava Fibonacci e ha dato non pochi contributi al calcolo ...
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zero
zèro [Der. del lat. mediev. zephyrum, adatt. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) del-l'arabo sifr "nulla", calco del sanscrito sunyá "vuoto"] [ALG] Numero cardinale che indica la mancanza [...] alle altre nove cifre utilizzate già da vari secoli; l'introduzione dello z. fu un complemento essenziale al sistema dinumerazione decimale, fondato sul valore posizionale delle cifre. Le proprietà dello z. nell'aritmetica ordinaria sono: (a) lo z ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Romano Gatto
Cristoforo Clavio
Cristoforo Clavio fu una delle figure più rappresentative della matematica del suo tempo. Benché non italiano, esercitò soprattutto in Italia la sua attività di studioso [...] sue nuove dimostrazioni e con l’aggiunta dinumerosi scolii, ma espose anche una sua di frazioni, argomento che prima di lui avevano trattato soltanto Leonardo Fibonacci e Niccolò Tartaglia.
L’Epitome arithmeticae practicae fu la prima di una serie di ...
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DE SCOLARI, Francesco Feliciano
Gabriella Belloni Speciale
Nacque, intorno all'anno 1470, a Lazise (prov. Verona) sul lago di Garda, da Domenico. Giovanissimo, forse già al decimo anno d'età, si trasferì [...] mercatura", chiedeva di essere informato, e sulle quali, quindi, nel percorso tracciato da Leonardo Fibonacci (Liber abaci menzione dello squadro, il Tartaglia, nel suo General trattato dinumeri et misure (Venezia 1556-1560), al capitolo primo del ...
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GIOVANNI da Palermo
Sondra Dall'Oco
Visse nel XIII secolo e fece parte della schiera dei dotti di cui amava circondarsi l'imperatore Federico II. Sulla sua persona si conosce molto poco; si sa che fu [...] al problema di trovare un numero quadrato che, aumentato o diminuito di cinque, fa sempre nascere un numero quadrato. Anche che sia da identificare con il matematico interlocutore di Leonardo Fibonacci; non è dello stesso avviso il Kantorowicz che ...
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Programmazione, algoritmi di
Alessandro Panconesi
Il termine algoritmo denota un procedimento sistematico ed esplicitato nei suoi passi elementari per l’esecuzione di un calcolo, inteso nella sua accezione [...] particolare Leonardo da Pisa detto Fibonacci, secondo alcuni perché era figlio di Bonaccio, soprannome dato al padre numeri e il cosidetto setaccio di Eratostene: si tratta di un algoritmo che, dato un numero N, calcola tutti i numeri primi minori di ...
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serie
sèrie s. f. [dal lat. series, der. di serĕre «intrecciare, infilare»]. – 1. Successione ordinata e continua di elementi, concreti o astratti, dello stesso genere: è il quarto nella s. dei papi, degli imperatori romani; la s. dei numeri...
zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. – 1. a. Primo numero della successione naturale...