Taviani, Paolo e Vittorio
Registi e sceneggiatori cinematografici, nati a San Miniato (Pisa) rispettivamente l'8 novembre 1931 e il 20 settembre 1929. Autori di un cinema fertile di implicazioni poetiche [...] eccidio compiuto dai nazisti nella loro città natale; il film non ottenne il visto della censura per motivi di ordine pubblico, mai predicatoria denuncia dell'avidità, della corruzione e della violenza generate nell'uomo dalla sete di denaro e potere ...
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Hoffman, Dustin
Simone Emiliani
Attore cinematografico statunitense, di origine ebraica, nato a Los Angeles l'8 agosto 1937. Sin dagli esordi, seppe imporre un modello antidivistico: si affermò infatti [...] un attore alto e prestante, bensì quella di un interprete non attraente, piuttosto basso, in grado però di imprimere al suo perché parla male di me?) di Ulu Grosbard; la violenza repressa continuamente sul punto di esplodere del matematico di Straw ...
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Thailandia
Cinematografia
Il cinema thailandese è nato solo alla fine degli anni Venti, più tardivamente di quello di altri Paesi asiatici, e ha dovuto attendere la fine degli anni Cinquanta per conoscere [...] ), e Chua fah din salai (1955, Finché il cielo non cade).
Soltanto alla fine degli anni Cinquanta il direttore della sul divismo e giocato sui temi dell'amore e della violenza. Vi furono comunque registi capaci di coniugare riuscita artistica ...
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Scott, Ridley
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico inglese, nato a South Shields (Tyne and Wear) il 30 novembre 1937. Esponente di una generazione di registi formatasi in televisione negli anni [...] in Thelma & Louise e nel durissimo corpo a corpo con la violenza della vita militare intrapreso proprio da una donna (Demi Moore) in G. con suggestive scelte visuali certe intrinseche banalità del racconto. E non è un caso che l'opera in cui più S ...
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Islanda
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
La cinematografia islandese, tra le più giovani e originali del continente europeo, occupa un posto a sé anche in rapporto a quelle degli altri Paesi nordici. [...] protagoniste due donne, così come sul tema del viaggio e sulla violenza è incentrato Foxtrot (1988) di Jón Tryggvason. Dramma di famiglia , in grado di occupare un posto di primo piano non solo sul mercato nazionale, sono: Baltasar Kormákur, autore ...
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Dieterle, William (propr. Wilhelm)
Bruno Roberti
Regista e attore tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Ludwigshafen am Rhein (Renania-Palatinato) il 15 luglio 1893 e morto a Ottobrunn l'8 dicembre [...] denuncia come Geschlecht in Fesseln (1928), sulla violenza sessuale in un carcere maschile, o ancora riservandosi musical all'avventura, abile nell'orchestrazione degli attori e non alieno da raffinatezze di messinscena, come in A midsummer ...
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Amelio, Gianni (propr. Giovanni)
Gabriella Nisticò
Regista cinematografico, nato a San Pietro Magisano (Catanzaro) il 20 gennaio 1945. Creatore di racconti intimi, a volte minimali, A. ha ripreso la [...] segnato dall'esperienza del riformatorio, che respinge la violenza dell'intervistatore ma che al contempo offre la riletto il romanzo di L. Sciascia, toccando con mano lieve, per non banalizzarlo, un grande tema come il rifiuto della pena di morte. ...
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McLaren, Norman
Alfio Bastiancich
Regista scozzese, naturalizzato canadese, del cinema di animazione, nato a Stirling l'11 aprile 1914 e morto a Montréal il 26 gennaio 1987. Artista-artigiano per eccellenza, [...] realizzando per vari organismi (il Guggenheim Museum of Non-Objective Art, la National Broadcasting Corporation, la Peterson), Neighbours (apologo domestico sull'inutilità della violenza, nel quale perfezionò tecnicamente e portò alle massime ...
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Kitano, Takeshi
Giona Antonio Nazzaro
Regista, sceneggiatore, montatore, attore cinematografico e presentatore televisivo giapponese, nato a Tokyo il 18 gennaio 1948. Si è affermato come regista grazie [...] silenzio. Opera essenziale, realizzata completamente in sottrazione, non cede alla tentazione della metafisica ancorandosi saldamente ai sospese e inquietanti percorse da ricorrenti brividi di violenza, ha inoltre segnato l'inizio della collaborazione ...
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Auric, Georges
Enzo Siciliano
Compositore francese, nato a Lodève il 15 febbraio 1899 e morto a Parigi il 24 luglio 1983. La sua produzione sinfonica e cameristica va collocata nella cornice del cosiddetto [...] sprezzante e asciutto seguì un compositore capace anche di violenza armonica, di cui Jean Cocteau, già dedicandogli della disponibilità e dell'efficacia della musica da cinema di A., non va dimenticato che, fra le tantissime, sono firmate da lui le ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...