Welles, Orson
Altiero Scicchitano
Regista e attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Kenosha (Wisconsin) il 6 maggio 1915 e morto a Los Angeles il 10 ottobre 1985. Geniale inventore di [...] mese terminò le riprese del film. Dopo due mesi di montaggio, Touch of evil era pronto. I produttori non erano preparati alla violenza visiva del film: nominarono un nuovo montatore, fecero girare da altri scene aggiuntive, imposero i titoli di testa ...
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Spionaggio, film di
Mario Sesti
Genere cinematografico di grande popolarità la cui derivazione dall'omonimo letterario ‒ contemporaneo alla formazione della letteratura di massa ‒ è stata progressivamente [...] opere di J.F. Cooper, R. Kipling, J. Conrad). Ma se non è stato il cinema a inventarlo, è stato sicuramente il cinema a trasformare il spietato di un mondo dominato dall'uso indiscriminato della violenza e del potere; Peck-inpah si serve della resa ...
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Azione
Jean-Loup Bourget
Cinema d'azione e film d'azione
I film d'a. costituiscono un insieme vasto e proteiforme, i confini e la definizione del quale sono più volte cambiati. Con 'cinema d'azione' [...] il tempo dell'enunciazione con quello della diegesi. Alcune di queste opere furono criticate non solo per la loro tendenza alla spettacolarizzazione della violenza, ma anche per la fedeltà documentaristica e quasi pedagogica con cui erano descritti i ...
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Politico, cinema
Sergio Di Giorgi
Per cinema politico si intende un cinema che racconta e analizza la condizione umana di fronte al Potere e alla Storia e che si oppone alle verità imposte dalla 'storia [...] bomb (1964; Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba) aveva regalato agli spettatori (1996) dei fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne. La violenza e l'intolleranza per motivi etnici e razziali e i genocidi ...
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Rossellini, Roberto
Edoardo Bruno
Regista e sceneggiatore/cinematografico, nato a Roma l'8 maggio 1906 e morto ivi il 6 giugno 1977. Il suo contributo al linguaggio cinematografico è risultato fondamentale [...] con i suoi interrogativi filosofici. In Viaggio in Italia, non capito in patria e amato per la sua forza innovatrice da Stendhal, dove si evidenziano tutta l'ipocrisia e la violenza della società aristocratica e asfittica della Roma papalina; ma anche ...
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Gangster film
Renato Venturelli
Genere cinematografico incentrato sulle imprese di criminali abituali, che svolgono attività illegali facendo ricorso a metodi violenti. Nel suo schema più tradizionale, [...] di Chicago o Il castigo) di Josef von Sternberg, dove la violenza si risolve in una visione barocca e irreale. La svolta più legati a un rispetto gerarchico che la società sembrava non condividere più.
Tra gli anni Cinquanta e Settanta si ...
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Noir
Fabio Giovannini
Il noir più che un vero e proprio genere costituisce una tendenza dell'immaginario, uno stile. Rispetto all'indeterminatezza della classificazione in letteratura, l'esistenza del [...] : l'antieroe, in genere un investigatore privato, uomo disilluso, non integrato nel sistema, impegnato in una 'ricerca' (una donna misteriosa di azione, quanto nell'enfatizzazione della carica di violenza e del mondo criminale in cui si svolgono le ...
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Horror
Federico Chiacchiari
Il film horror affonda le sue radici nella letteratura di fine Settecento e Ottocento, in particolare nel romanzo gotico (il cui capostipite è The castle of Otranto, 1764, [...] epoca, che subì per molti anni pesanti censure e conseguenti tagli. Cosa che non accadde invece a King Kong (1933) di Ernest B. Schoedsack e Merian che consentiva una più dettagliata rappresentazione della violenza e delle allusioni sessuali. Se negli ...
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Storico, film
Luigi Guarnieri
Una prima definizione intuitiva di f. s. è quella di un'opera cinematografica che ricostruisce un'epoca o fatti storicamente avvenuti e datati, in modo riconoscibile per [...] in quanto per entrambi è il film a scrivere la Storia, e non la Storia a scrivere il film. Fu W. Wilson a definire storia ) di Francis Ford Coppola. Una tragica riflessione sulla violenza, l'irrazionalità e l'assurdità della Storia scaturisce dalla ...
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Narrativi, procedimenti
Sandro Bernardi
Il cinema non ha sempre raccontato storie, anzi, in origine non sapeva neppure che cosa fossero: era stato concepito per riprendere e proiettare vedute di una [...] episodi per comporre storie più lunghe. Inizialmente il montaggio non era uno strumento narrativo, bensì solo un trucco con insieme passando da una all'altra continuamente, mostrando la violenza umana nelle varie epoche della storia. Fu però Sergej ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...