decrescere /de'kreʃere/ v. intr. [dal lat. decrescĕre] (coniug. come crescere; aus. essere). - [subire una diminuzione di volume, di numero, d'intensità e sim.: la violenza dell'epidemia non accenna a [...] d.] ≈ abbassarsi, affievolirsi, calare, diminuire, ridursi, scemare, scendere. ↔ alzarsi, aumentare, crescere, espandersi, incrementarsi, salire ...
Leggi Tutto
impetuosità /impetwosi'ta/ s. f. [der. di impetuoso]. - 1. [qualità di ciò che è impetuoso: l'i. del mare] ≈ furia, veemenza, violenza. ↔ calma, placidità, tranquillità. 2. [caratteristica di persona impetuosa: [...] i. di carattere] ≈ ardore, focosità, irriflessività, irruenza, veemenza. ‖ avventatezza, impulsività, istintività, sventatezza. ↔ calma, pacatezza, placidità, posatezza, (non com.) quietezza, riflessività, tranquillità. ...
Leggi Tutto
incendio /in'tʃɛndjo/ s. m. [dal lat. incendium, der. di incendere "accendere"]. - 1. [grandi fiamme che distruggono ogni cosa: l'i. di un bosco; domare, spegnere, circoscrivere l'i.; i. volontario; i. [...] , fuoco, impeto, vampa. ↓ ardore, fervore, trasporto. b. (non com.) [di conflitto e sim., l'essere distruttivo: l'i. della guerra] ≈ devastazione, distruzione, sfacelo, violenza. c. (estens.) [luce intensa] ≈ bagliore, barbaglio, fulgore, sfavillìo ...
Leggi Tutto
balzare /bal'tsare/ [lat. tardo balteare, der. di balteus]. - ■ v. intr. (aus. essere) 1. a. [portarsi con un salto sopra qualcosa o qualcuno, detto propr. di un corpo elastico e, per estens., anche di [...] scagliarsi. 2. (fig.) a. [riferito al cuore, palpitare con violenza, per gioia, commozione, amore, ansietà e sim.: Pur ti ] ≈ saltare, sobbalzare, sussultare, trasalire. ■ v. tr., non com. [gettare con impeto: per l'urto fummo balzati fuori dalla ...
Leggi Tutto
rifuggire [dal lat. refugĕre, der. di fugĕre "fuggire", col pref. re-; nel sign. 1 dell'intr., der. di fuggire, col pref. ri-] (coniug. come fuggire). - ■ v. intr. (aus. essere) 1. (non com.) a. [fuggire [...] (ø), aborrire (ø), detestare (ø), disdegnare (ø), fuggire, odiare (ø), ripudiare (ø). ↔ amare (ø). ↓ apprezzare (ø), gradire (ø). ■ v. tr. [avere in avversione, in orrore qualcosa: r. la violenza, la fatica] ≈ e ↔ [→ RIFUGGIRE v. intr. (2)]. ...
Leggi Tutto
bestialità (ant. bestialitade) s. f. [der. di bestiale]. - 1. a. (non com.) [qualità propria delle bestie] ≈ animalità. b. (fig.) [qualità delle persone o dei comportamenti bestiali] ≈ animalità, barbarie, [...] brutalità, crudeltà, disumanità, efferatezza, ferocia, irragionevolezza, violenza. ↔ cortesia, gentilezza, mitezza, nobiltà, ragionevolezza, umanità. 2. (estens.) [cosa assolutamente errata: ha scritto delle b.!] ≈ [→ BESTEMMIA (2)]. ...
Leggi Tutto
orrore /o'r:ore/ s. m. [dal lat. horror -oris, der. di horrēre "essere irto; inorridire"]. - 1. [impressione negativa e violenta provocata da ciò che appare così crudele da ripugnare alla vista e alla [...] della guerra civile] ≈ atrocità, crudeltà, efferatezza, mostruosità, violenza. b. [cosa di estrema bruttezza: questo quadro è naturalmente da qualcosa: avere o. per il sangue] ≈ (non com.) aborrimento, avversione, repulsione, ribrezzo, ripugnanza. ↔ ...
Leggi Tutto
distorcere /di'stɔrtʃere/ v. tr. [dal lat. distorquēre "storcere"] (coniug. come torcere]. - 1. (lett.) [deformare con violenza] ≈ storcere, torcere. 2. (non com.) [nella forma distorcersi, subire una [...] distorsione: si è distorto un ginocchio] ≈ slogarsi, (fam.) storcersi. ‖ lussarsi. 3. (fig.) [interpretare erroneamente: d. il senso di un discorso] ≈ alterare, deformare, falsare, snaturare, travisare. ...
Leggi Tutto
durezza /du'rets:a/ s. f. [lat. durĭtia, der. di durus "duro"]. - 1. [qualità di ciò che è duro, che è resistente alla scalfittura, alla penetrazione o alle deformazioni: la d. del marmo] ≈ compattezza, [...] : la d. degli studi] ≈ difficoltà, faticosità, gravosità, (non com.) pesantezza. ↔ facilità. c. [avversità di condizioni meteorologiche violento: la d. di uno scontro] ≈ accanimento, asprezza, violenza. ↓ intensità. 3. (fig.) a. [di persona, carattere ...
Leggi Tutto
teppa /'tep:a/ s. f. [voce dial. milan. (propr. "muschio", prob. con allusione ai prati di Piazza Castello di Milano, dove si radunava la Compagnia della teppa, società di malviventi milanesi, costituitasi [...] malavitosa delle grandi città] ≈ criminalità, delinquenza, (gerg.) mala, malavita. ⇓ camorra, mafia, racket. 2. (estens., spreg.) [insieme di persone dedite alla violenza o al vandalismo gratuiti: mescolarsi con la t.] ≈ (spreg.) canaglia ...
Leggi Tutto
Metodo di lotta politica consistente nel rifiuto di ogni atto che porti a ledere fisicamente i rappresentanti e i sostenitori del potere cui ci si oppone, limitando l’azione a forme di non collaborazione, di boicottaggio e simili. Teorizzato...
VIOLENZA
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Diritto privato. - Si dice violenza la minaccia esercitata contro qualcuno allo scopo di farlo addivenire a un negozio giuridico.
Il più antico diritto romano non conosceva rimedî contro siffatta violenza: non...