Medico, nato a Parigi nel 1538, morto nel 1616. Dopo essersi dedicato allo studio della lingua greca e latina e della filosofia, iniziò nella facoltà di Parigi gli studî di medicina; fu baccelliere nel [...] condizioni meteorologiche e lo sviluppo delle malattie. Tutti i suoi scritti furono pubblicati dopo la morte a cura dei nipoti, ambedue medici: Jacques Thévart e Simon Leletier. A Parigi negli anni 1635-49 furono pubblicati: Opera omnia Ballonii ...
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Vecchiaia
Peter Laslett
Introduzione
Sino ad anni piuttosto recenti lo studio dell'età e della vecchiaia ha avuto una posizione del tutto marginale nell'ambito delle tematiche esplorate dalle scienze [...] e in questo caso la politica adottata spontaneamente dalla terza età in relazione a compiti, come ad esempio la cura dei nipoti, potrebbe giungere a sostenere la società nel suo complesso.
Conclusione
Ci auguriamo che la nostra analisi della vasta e ...
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Eredita biologica
Giuseppe Montalenti
di Giuseppe Montalenti
Eredità biologica
sommario: 1. Concetti generali: a) introduzione: concetti tradizionali di eredità; b) il mendelismo; c) carattere e norma [...] ai propri genitori. Si sapeva anche che talvolta un carattere ‛salta una generazione' cioè si trasmette dai nonni ai nipoti e, per i casi in cui in una generazione compaiono caratteri che esistevano, o si presumeva esistessero, negli antenati ...
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famiglia
Antropologia
Istituzione fondamentale in ogni società umana, attraverso la quale la società stessa si riproduce e perpetua, sia sul piano biologico, sia su quello culturale. Le funzioni proprie [...] nelle società matrilineari non sono i mariti, ma i fratelli a occuparsi delle donne e dei figli di queste (loro nipoti uterini). In taluni casi il vincolo coniugale, pur essendo riconosciuto, è talmente labile da apparire del tutto ininfluente nella ...
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MANELFI, Giovanni
Saverio Franchi
Nacque a Monterotondo nel 1581 da un'agiata famiglia proveniente dal castello di Salisano in Sabina. Non è noto il nome del padre (forse Andrea, meno probabilmente [...] sulla febbre; il suo stipendio annuo salì fino a 400 scudi nel 1650.
Morto Urbano VIII nel 1644 e fuggiti i suoi nipoti, il M. riuscì a farsi apprezzare anche da papa Innocenzo X, che però fece assegnare al portoghese G. Fonseca, suo medico personale ...
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LANCELLOTTI, Scipione
Filippo Crucitti
Nacque a Roma a metà del XV secolo dal ramo di un'eminente famiglia siciliana di origine francese giunta a Roma qualche anno prima della sua nascita. Fu probabilmente [...] che in punto di morte aveva disposto una serie di legati, due dei quali, di 1000 ducati ciascuno, in favore di due suoi nipoti, e un altro, di 500 ducati, in favore di Niccolò Machiavelli, che aveva lavorato alle sue dipendenze. I fratelli del Berti ...
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LEONARDI, Niccolò
Giorgio Ravegnani
Le notizie biografiche sul L. sono alquanto scarse: nato probabilmente a Venezia verso il 1370, studiò medicina a Bologna conseguendovi il dottorato intorno al 1392.
Non [...] altre cose, il medico si lamenta delle strettezze economiche da cui è afflitto, derivanti dal grande numero di figlie e nipoti e per la morte del marito della primogenita Elisabetta, Francesco Renier. Prima del 1429 il L. compose una lettera-orazione ...
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Anziani
Antonio Golini
Introduzione
Il problema degli anziani - sorto nei termini moderni solo all'inizio del XX secolo, quando negli Stati Uniti furono pubblicati i primi lavori di 'geriatria' aventi [...] suicide, ecc.). Un ultimo fattore è infine il legame con la famiglia, specie con i figli e con i nipoti alla cui socializzazione i nonni contribuiscono largamente. Il legame è particolarmante complesso e articolato: basti pensare al ruolo giocato ...
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Morte
Antonio Fantoni
Adriano Favole
La fine della vita
La morte è al contempo un evento biologico e un evento sociale. Da un punto di vista biologico è un fatto naturale e inevitabile, tuttavia il [...] nella sua vita fu colpita dalla morte di molti suoi cari. Quando era bambina morirono i suoi genitori; poi perse figli e nipoti.
La vecchia decise allora di andare alla ricerca di Leza (la più importante divinità degli Ila) per chiederle il senso di ...
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Sintomo
Sandro Forconi
Il termine sintomo (dal greco σύμπτωμα, "avvenimento fortuito, accidente", derivato di συμπίπτω, "accadere, capitare") in senso figurato sta per indizio, segno di qualcosa che [...] a quanto di patologico è accaduto ad antecedenti (genitori, avi), collaterali (fratelli, zii ecc.), discendenti (figli e nipoti), consanguinei per le patologie familiari e non consanguinei (coniuge, conviventi) per le patologie acquisite; un'anamnesi ...
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nipote
nipóte (letter. o pop. nepóte) s. m. e f. [lat. nĕpos -ōtis; cfr. nievo]. – Figlio del figlio o della figlia, oppure del fratello o della sorella (lo stesso nome esprime quindi due relazioni di parentela molto diverse, essendo nel primo...
consanguineo
consanguìneo agg. e s. m. [dal lat. consanguineus, comp. di con- e sanguis -ĭnis «sangue»]. – 1. a. agg. e s. m. (f. -a) Che o chi è unito a una o più altre persone da vincolo di sangue, cioè da quel rapporto di parentela che...