Fisico (Budapest 1898 - La Jolla, California, 1964), naturalizzato statunitense (dal 1943). Prof. di fisica, alla sua attività di ricerca in collaborazione con T. A. Chalmers si deve la scoperta (1934) [...] nel 1939 verificò con W. Zinn la possibilità di reazioni di fissione a catena controllate dell'235U bombardato con neutronilenti. Nello stesso anno convinse A. Einstein a scrivere la celebre lettera al presidente F. D. Roosevelt sull'opportunità di ...
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NUCLEO atomico (XXV, p. 14; App. II, 11, p. 419; III, 11, p. 283)
Ugo Facchini
Forze nucleari e strutture nucleari. - In questi anni le nostre conoscenze sulla struttura dei n. a. sono progredite parecchio [...] per superare la "sella", dell'ordine di 5 ÷ 8 MeV, e il modo più comune è quello d'introdurre nel n. un neutronelento o anche veloce.
I recenti studi di Strutinskii hanno mostrato come la sella di energia abbia una struttura complessa, sia cioè ...
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TEMPERATURA (XXXIII, p. 453)
Giorgio CARERI
Francesco SCARAMUZZI
Ivo MODENA
Francesco Saverio GAETA
Basse temperature. - Le basse temperature si possono ottenere solo con l'uso di elio liquido, [...] , indi la diminuzione della resistenza con la temperatura diventa sempre più lenta, fino a che la resistenza si stabilizza su un valore costante che D'altra parte un esperimento di diffusione di neutronilenti da parte dell'elio II ha permesso di ...
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Fisico (Tivoli 1905 - Lafayette, California, 1989), fratello di Angelo; collaboratore di E. Fermi, prof. di fisica nell'univ. di Palermo (1936-38), poi emigrato a causa delle leggi razziali negli USA, [...] di fisica nucleare; dopo aver collaborato con Fermi alla scoperta della radioattività artificiale provocata dai neutroni e delle proprietà dei neutronilenti, si dedicò a questioni di radiochimica. Gli si deve la produzione (1937) del primo elemento ...
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Fisico (Vienna 1878 - Cambridge, Inghilterra, 1968). Dopo aver conseguito nel 1905 il dottorato a Vienna, dal 1926 al 1933 fu docente nell'univ. di Berlino, dove lavorò sotto la guida di M. Planck, e successivamente [...] , di eguale massa e numero atomico, ma di vita media differente, e scoprì isomeri dell'uranio 239 bombardato con neutronilenti. Essendo di origine ebraica, nel 1938 dovette abbandonare Berlino e si rifugiò a Stoccolma. Sul finire dell'anno, venuta ...
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Fisico italiano (Castiglione del Lago 1901 - Waremme, Liegi, 2001), prof. di spettroscopia nell'univ. di Roma (1934-38), poi prof. di fisica alla Laval University di Quebec (1939-47) e dal 1947 al 1970 [...] nei gas; tra il 1934 e il 1938 collaborò con E. Fermi alle fondamentali ricerche sui neutroni (radioattività indotta, neutronilenti) e sulle reazioni nucleari da essi provocate; si occupò poi di questioni inerenti alla radiazione cosmica ...
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Criofisica
CCornelis J. Gorter e W. J. Huiskamp
D. de Klerk
H. C. Kramers
di Cornelis J. Gorter e W. J. Huiskamp, D. de Klerk, H. C. Kramers
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) definizione; b) la ‛preistoria'; [...] può forse apparire molto artificioso e non realistico, ma, studiando la diffusione da parte dell'elio liquido di neutronilenti, si scopre che il risultato concorda esattamente con l'ipotesi che la diffusione di elettroni sia dovuta alla collisione ...
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Quanti, teoria dei
GGian Carlo Wick
Gian Carlo Wick
Meccanica quantistica, di Gian Carlo Wick
Elettrodinamica quantistica, di Gian Carlo Wick
Meccanica quantistica
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) il [...] ragioni teoriche, in parte per via di numerose esperienze sui raggi molecolari (v. Estermann e Stern, 1930), sui neutronilenti (E. Fermi e altri) ecc., che proprietà ondulatorie rette dalla (11) possano attribuirsi a particelle di qualsiasi genere ...
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carbonio
carbònio [Der. del lat. carbo -onis "carbone"] [CHF] Elemento chimico di simb. C, numero atomico 6 e peso atomico 12.01, di cui sono noti due isotopi stabili naturali, con numero di massa 12 [...] beta con tempo di dimezzamento di 5715 anni, che si forma per reazioni nucleari tra l'azoto atmosferico e i neutronilenti della componente secondaria della radiazione cosmica. Appartiene alla colonna b del IV gruppo, 1° periodo (piccolo) del Sistema ...
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REATTORE NUCLEARE (v. pila atomica, App. II, ii, p. 548)
Carlo SALVETTI
1 Generalità. - In un r. nucleare hanno luogo, in genere, numerose reazioni nucleari di natura diversa; una almeno di esse (reazione [...] 'energia di "soglia" della fissione. Da ciò dipende il fatto che taluni nuclei si possono scindere sotto l'azione di neutronilenti o termici (per es. U233, U235, Pu239), mentre altri isotopi degli stessi elementi si scindono solo sotto l'azione di ...
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moderatore
moderatóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. moderator -oris]. – 1. a. Chi modera, chi induce a moderazione o pone un freno, una regola: fu un saggio m. della violenza popolare; la ragione deve essere moderatrice degli istinti....
radiosintesi
radiosìnteṡi s. f. [comp. di radio- (nel sign. a) e sintesi]. – In chimica, reazione che si produce per assorbimento di particelle nucleari. In partic., reazioni di r., quelle per cui si ottengono isotopi radioattivi di un elemento...