neuroleptoanalgesia
Tecnica anestesiologica mediante la quale si inducono analgesia e depressione psichica senza narcosi e rilasciamento muscolare. Si attua mediante iniezione endovenosa di un neurolettico [...] associato a un analgesico o narcotico ...
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fenotiazina
Farmaco che trova impiego come antipsicotico e nel trattamento di nausea e vomito. Le f. furono sintetizzate alla fine del 19° sec. come coloranti, ma solo dopo il 1930 si scopri che una [...] ’altra f., la clorpromazina, che diminuisce lo stato di veglia e la motilità. La clorpromazina fu la prima f. usata come neurolettico sedativo, a Parigi nel 1951-52; in seguito, in America Settentrionale, ne fu iniziato l’uso non solo nell’agitazione ...
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Ramo della farmacologia che studia l’attività dei farmaci sulle funzioni superiori del sistema nervoso in condizioni normali e patologiche. Il suo sviluppo è legato alla scoperta di un vasto gruppo di [...] la scoperta delle psicosi mescaliniche. La p. moderna ha inizio nel 1952, con la scoperta del primo farmaco neurolettico, la clorpromazina.
La p. costituisce un tipico esempio di materia interdisciplinare: supera i limiti della farmacologia e sfrutta ...
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neurotensina
Peptide attivo nel sistema nervoso isolato inizialmente dall’ipotalamo come fattore stimolante della secrezione salivare. La neurotensina è largamente presente in varie aree cerebrali e [...] come, per es., la schizofrenia (la neurotensina sarebbe infatti in grado di inibirne i sintomi come fosse un neurolettico endogeno), il morbo di Parkinson, la corea di Huntington e la sindrome di Down. (*)
→ Neurotrasmissione e neurotrasmettitori ...
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stabilizzatore dell’umore
Farmaco che ha la proprietà di agire sul tono dell’umore, sia operandone una stabilità nel tempo, che attuando un miglioramento della condizione patologica di partenza (depressione, [...] . La depressione maggiore e le psicosi possono richiedere rispettivamente l’associazione di un antidepressivo o di un neurolettico con un farmaco stabilizzatore, che non costituisce mai, comunque, il cardine della terapia: il controllo di picchi ...
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Anestesia
Alessandro Gasparetto
Giovanni Fierro
L'anestesia, dal greco ἀν-, privativo, e αἴσθησις, "sensazione", è uno stato di insensibilità determinato da cause organiche o indotto artificialmente. [...]
Anestetici generali per via endovenosa
Appartengono a questa categoria di agenti gli ipnotici, gli analgesici oppioidi, i neurolettici, oltre ai miorilassanti.
a) Ipnotici. Sono i farmaci utilizzati specificamente per indurre sonno e amnesia. I più ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La psicofarmacologia nasce nel 1951 con la scoperta dell’efficacia della clorpromazina [...] Henri Laborit (1914-1995), chirurgo della marina francese a fare nel 1951 la prima osservazione sulle proprietà neurolettiche della clorpromazina, nel corso di sperimentazioni su nuovi cocktail di farmaci per l’anestesia chirurgica. La clorpromazina ...
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Psichiatria
Massimo Cuzzolaro e Gabriel Levi
(XXVIII, p. 446; App. II, ii, p. 624; III, ii, p. 514; IV, iii, p. 79; V, iv, p. 317)
Parte introduttiva
di Massimo Cuzzolaro
Sistemi di classificazione [...] 20° secolo se collochiamo la sua data di nascita nel 1950, anno in cui fu sintetizzata la cloropromazina, primo neurolettico. Nell'ultimo decennio l'elenco dei farmaci a disposizione degli psichiatri si è arricchito di varie molecole, efficaci sul ...
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NEURODEGENERATIVE, MALATTIE.
Fabrizio Tagliavini
Pietro Tiraboschi
– Malattia di Alzheimer. Patogenesi. Patologia. Terapia. Demenza frontotemporale. Patologia e correlazioni clinico-patologico-biomolecolari. [...] visive e disturbi del sonno con gli inibitori dell’acetilcolinesterasi. Considerata l’ipersensibilità agli effetti avversi dei neurolettici, le allucinazioni visive vengono per lo più trattate solo se sono terrifiche o modificano in modo sostanziale ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Lo sviluppo della farmacologia
John Mann
Lo sviluppo della farmacologia
All'inizio del XX sec. medici e chirurghi avevano a disposizione [...] sotto controllo i movimenti dei pazienti, e per descrivere questo tipo di attività fu introdotto il termine 'neurolettico'. L'unica altra importante classe di tranquillanti è derivata da ricerche finalizzate alla produzione di alternative più sicure ...
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neurolettico
neurolèttico agg. e s. m. [comp. di neuro- e del gr. ληπτικός, propr. «atto a prendere» (con riferimento agli agg. in -lettico come analettico e ai derivati dei sost. catalessi, epilessia, ecc.)] (pl. m. -ci). – Psicofarmaco capace...
neuroleptoanalgesia
neuroleptoanalgeṡìa (o neurolettoanalgeṡìa) s. f. [comp. di neurolett(ico), con la -p- del gr. ληπτικός, e analgesia]. – In anestesiologia, tecnica mediante la quale si induce analgesia e depressione psichica senza narcosi...