Fatica
Francesco Figura
Giancarlo Urbinati
Sebastiano Bagnara
La fatica (dal latino fatigo, "mi stanco"), o astenia (dal greco ἀσθένεια, "debolezza", composto di ἀ- privativo e σθένος, "forza"), è [...] che questo non ha perduto la sua capacità contrattile, anche quando la sua risposta alla stimolazione del nervo appare considerevolmente ridotta. La fatica di trasmissione può essere attribuita a una diminuita capacità della giunzione neuromuscolare ...
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Luce
Rosadele Cicchetti
Dal latino lux, affine all'aggettivo greco λευκός, "brillante, bianco", il termine definisce la regione dello spettro elettromagnetico di lunghezza d'onda compresa tra 380 e [...] da fotorecettori in grado di ricevere l'energia luminosa e di trasformarla in impulsi nervosi che, convogliati attraverso il nervo ottico, giungono al cervello, dove diventano percezione visiva. I fotorecettori sono di due tipi, coni e bastoncelli, e ...
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Mutismo
Oskar Schindler
Il termine mutismo (dal latino mutus, "muto", voce derivata da una radice onomatopeica mu) indica l'incapacità di emettere suoni distinti e parole articolate. Vi può essere un [...] chirurgico, di una protesi che convoglia i segnali elettrici del messaggio acustico rilevato e processato direttamente al nervo acustico bypassando la chiocciola lesa), protesi vibratorie, metodi per l'educazione della percezione uditiva (sull'udito ...
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Coma
Corrado Manni
Il coma (termine che deriva dal greco κῶμα, "sonno") è la conseguenza di un processo patologico che, direttamente o indirettamente, ha coinvolto l'encefalo e ne ha compromesso la [...] esame clinico del paziente in coma riveste una notevole importanza ed è basato soprattutto sulla valutazione dei riflessi dei nervi cranici, delle risposte motorie e di quelle verbali. Allo scopo di esprimere tale valutazione in termini di profondità ...
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Feto
Ermelando V. Cosmi
Juan Piazze
Erich Cosmi jr. e Renata Gaddini De Benedetti
Si definisce feto (dal latino fetus, formato dalla stessa radice di fecundus e femina) il prodotto del concepimento [...] essa avviene più rapidamente. Il normale sviluppo dei muscoli scheletrici dipende dalla loro innervazione. Dopo la sezione del nervo, i fusi neuromuscolari non si formano (probabilmente a causa dell'assenza di fibre nervose sensitive), la placca ...
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Malformazione
Ermelando V. Cosmi
Renato La Torre
Erich Cosmi jr.
Si definisce malformazione qualsiasi anomalia anatomica o strutturale di un determinato organo o apparato; essa può essere acquisita [...] , persistenza della fessura coroidea nell'iride, talvolta con estensione al corpo ciliare, alla retina, alla coroide, al nervo ottico; dalla cataratta congenita, a causa della quale il cristallino diventa opaco durante la vita fetale; da microftalmia ...
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Botanica
P. radicale
In fisiologia vegetale, la p. che spinge verso l’alto la linfa nei vasi del fusto delle piante terrestri e che si origina nella radice, forse in corrispondenza all’endoderma; è uno [...] collegato con l’area inibitoria del simpatico situato a livello ipotalamico, dà origine a fibre simpatiche (‘nervo vasodilatatore simpatico’) che trasmettono ai vasi impulsi di vasodilatazione; il secondo controlla l’area cardioacceleratoria ...
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Polmone
Gabriella Argentin e Carlo Grassi
I polmoni sono organi pari, simmetricamente disposti nella gabbia toracica, che assolvono la funzione respiratoria, fondamentale per la vita dell'organismo; [...] e si diramano alla periferia dell'organo. I plessi sono costituiti da fibre vagali e rami simpatici. Importante è il nervo frenico, destinato a innervare il diaframma. Il polmone è circondato da una membrana sierosa, la pleura (v.), costituita da due ...
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Deambulazione
Alberto Minetti
Il termine deambulazione (dal latino deambulare, "camminare da") è oggi spesso impiegato per indicare qualsiasi andatura che permetta di spostarsi da un luogo a un altro [...] dell'anca.
Nella spondilosi, malattia degenerativa della colonna vertebrale con prevalente insorgenza negli anziani, la compressione dei nervi in uscita porta a modificazioni della marcia simili a quelle che vengono riscontrate nella paraparesi, con ...
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Introduzione
Con disturbo del c. ci si riferisce a un costrutto che ha subito una continua trasformazione concettuale nella storia della neuropsichiatria. Tra i disturbi del c. vengono annoverati i disordini [...] è una diminuzione più o meno transitoria del visus a carico di uno o di entrambi gli occhi (neurite del nervo ottico). Altri sintomi frequenti sono la visione sdoppiata (diplopia), disturbi dell'equilibrio e della coordinazione dei movimenti (atassia ...
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nervo
nèrvo s. m. [lat. nĕrvus (gr. νεῦρον) «tendine, muscolo; forza, vigore» e nel lat. mediev. «nervo» (come filamento nervoso)]. – 1. a. In anatomia, elemento costitutivo del sistema nervoso periferico, che ha la funzione di trasmettere...
nervato
agg. [der. di nervo]. – Fornito di nervi o, più spesso di nervature. In partic., nel linguaggio tecnico, di struttura continua provvista di costole o risalti che ne aumentano la resistenza a flessione: una soletta n. con travetti paralleli...