CARRIERO (Cariero), Alessandro
Sandra Olivieri Secchi
Nacque a Padova nel 1546 da famiglia nobile, originaria di Monselice. Da cenni in sue opere si sa che ebbe un fratello, Bartolomeo. Sappiamo inoltre [...] , in cui il tradizionale orientamento aristotelico si contrapponeva, con dibattiti talora molto accesi, alla diffusione delle dottrine neoplatoniche che, anche nello Studio di Padova, soprattutto per opera di Francesco Patrizi da Cherso, si venivano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La musica svolge all’interno della politica di autarchia culturale, voluta e promossa [...] culturale messo in atto dal Re Sole e dal suo primo ministro Colbert.
Antecedenti storici
Secondo le teorie neoplatoniche, la musica, ricreazione terrena e umana dell’armonia celeste, esercita, grazie alla sua capacità di suscitare delle passioni ...
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La vita. - Per la biografia di Tommaso d'Aquino abbiamo a nostra disposizione fonti narrative più numerose che per altri grandi scolastici, tuttavia, anche nei suoi riguardi, molti punti rimangono oscuri. [...] 'essere astratto dalla realtà empirica, ed è perciò costruita dal basso in alto, non dall'alto in basso come la metafisica neoplatonica. La tendenza dell'ontologia all'idea di Dio è d'indole agostiniana. L'essere finito e partecipato fa ascendere all ...
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Alberto di Bollstädt, che i suoi contemporanei chiamavano Alberto di Colonia, nacque, secondo alcuni, nel 1193, secondo altri, nel 1206 o 1207. Entrò nell'ordine domenicano nel 1223. Dal 1228 al 1245 insegnò [...] giudaici e arabi, A. mescola spesso senza coscienza storica le loro dottrine con quelle aristoteliche, agostiniane e anche neoplatoniche. Si direbbe che nell'intento di volgarizzare Aristotele egli non avesse altra mira che quella di preparare tutti ...
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QABBĀLĀH (Cabala [pr. cabàla] o Cabbala)
Elia S. Artom
H Parola ebraica che significa propriamente "ricezione", e che si applica in genere a indicare il ricevimento che una generazione fa della tradizione [...] e Spagna, ebbero notevole importanza per lo sviluppo della Qabbālāh i filosofi ebrei da Saadyāh in poi, e i pseudoepigrafi neoplatonici di origine araba, che furono assai studiati dai cabbalisti. Nei secoli XII-XIII si ha un'abbondante letteratura di ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] , uno dei primi autori i cui testi furono tradotti in arabo.
L'intrusione di momenti irrazionali e concezioni mistiche nella filosofia neoplatonica che si registra a partire da Porfirio, ma soprattutto dal V sec. d.C. in poi, rese possibile l'accesso ...
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Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] Ad Matrem deorum 162A-165A.
83 S. Elm, Sons of Hellenism, cit., pp. 286-321.
84 Cfr. M.C. De Vita, Giuliano imperatore filosofo neoplatonico, cit.
85 Cfr. S. Elm, Sons of Hellenism, cit.
86 Cfr. M. Di Branco, La città dei filosofi, cit., pp. 192-197 ...
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Pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, [...] porle al proprio servizio. Questa visione del cosmo e dell’uomo sta a fondamento della m. ermetica e di quella neoplatonica di Proclo e Giamblico, il quale la intese come scienza suprema, connettendola a una complessa teoria degli esseri intermediari ...
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IBN GĔBĪRŌL, Shĕlōmōh ben Yĕhūdāh (in arabo Abū Ayyūb Sulaimān b. Yaḥyà; nei testi latini Avicebron, Avicebrol, Avencebrol e simili)
Umberto Cassuto
Poeta e filosofo ebreo del sec. XI. Nacque, a quanto [...] Essi sono, oltre le nuove argomentazioni e i nuovi metodi con cui egli cerca di chiarire i motivi logici della dottrina neoplatonica:1. la teoria (forse già in germe presso Plotino) secondo la quale non solo le sostanze corporee, ma anche le sostanze ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La cosmologia
Edward Grant
La cosmologia
I termini 'Cosmo' e 'cosmologia' derivano dai greci kósmos e kosmologikós ed entrarono nell'uso [...] -V sec.) e sviluppatasi tra il VI e l'XI secolo. Le teorie di Platone erano integrate con le idee neoplatoniche e con frammenti e citazioni estratte dai compendi greci compilati durante il periodo ellenistico. Tutto questo materiale entrò a far parte ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...