aristotelismo
Influsso esercitato direttamente o anche soltanto indirettamente da Aristotele nella storia del pensiero.
L’aristotelismo antico
L’antichità conobbe di Aristotele soprattutto gli scritti [...] Sull’anima (➔) – vennero infatti tradotti (secc. 8°-10°) assieme ad alcuni commenti e ad alcune opere platoniche e neoplatoniche. I più importanti scritti rimastici sono riconducibili a Plotino e Proclo: la cosiddetta pseudo-Teologia di Aristotele o ...
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Filosofo e mistico (Hochheim, presso Gotha, 1260 circa - Colonia 1328 circa), detto anche Meister Eckhart. Di nobile famiglia, entrato nell'ordine domenicano, fu priore e vicario in Turingia (1290-98), [...] , nulla esistendo fuori dell'essere: la molteplicità altro non sarà se non l'esprimersi di Dio. Tornano le immagini tipicamente neoplatoniche: esser Dio una sfera infinita il cui centro è ovunque e la circonferenza in nessun posto, esser Dio fonte di ...
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FOLLERIO (Falliero, Follero, Follien, Folliero), Pietro
Maria Teresa Napoli
Nacque nel feudo di Sanseverino, presso Salerno, intorno alla seconda decade del sec. XVI da Antonio, dottore in legge. Ebbe [...] stato il tramite tra il F. e quest'ultimo), appare una rielaborazione, in chiave unicamente filosofica, delle sue concezioni neoplatoniche. L'altro, Epitome seu Repertorium regularum Iserniae, è un'epitome dell'opera di Andrea d'Isernia che, disposta ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il concetto di arte “minore” nel Medioevo non sussiste; le forme di produzione [...] ultimi decenni.
La divisione tra “tecnici” e “intellettuali”, il dibattito sulla gerarchia delle arti su basi filosofiche neoplatoniche, e la nascita delle Accademie con i loro insegnamenti istituzionali, collocano in modo definitivo le produzioni ...
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Il Rinascimento. Immagini e teorie del mondo
Alfonso Ingegno
Christoph Lüthy
Immagini e teorie del mondo
Cosmologie
di Alfonso Ingegno
Niccolò Cusano
La vicenda scientifica qui descritta è tradizionalmente [...] esse. Allo stesso modo, se è vero che sia Marsilio Ficino sia Johannes Kepler si qualificano per diversi motivi come neoplatonici, tuttavia essi hanno poco in comune in termini di interessi, di metodi e di credenze scientifiche sulla relazione tra il ...
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platonismo
Marta Cristiani
Con questo termine si è soliti indicare quel complesso di temi e dottrine, legato all'influsso delle teorie platoniche e alla rielaborazione di esse operato dalla scuola neoplatonica.
Da [...] ; Massimo di Tiro e Numenio alla fine del secolo stesso) in cui già si delineano i caratteri fondamentali del neoplatonismo, come l'affermazione di una radicale trascendenza del principio di tutte le cose, l'importanza crescente degl'intermediari, l ...
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vita
Alessandro Niccoli
Il termine occorre in tutte le opere, con oltre 280 presenze complessive e indici di frequenza uniformi nelle varie opere, in stretta connessione con alcuni fra i temi più significativi [...] della generazione (v.) della v., attribuito, con una dottrina di sostanziale derivazione aristotelica anche se aperta a influenze neoplatoniche e astrologiche, all'influenza dei cieli (Cv IV XXIII 6 la nostra vita... ed ancora d'ogni vivente qua ...
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Nel senso generale di causa operante, di potenza di produrre determinati effetti, il concetto di forza si delineò nel pensiero greco arcaico quale espressione dell’attività ordinatrice e regolatrice di [...] e alchemica. Esse si inseriscono in un ampio quadro cosmologico integrantesi sincreticamente nella tarda antichità con dottrine neoplatoniche, neopitagoriche, ermetiche e gnostiche. Dall’altro lato, la dottrina stoica della f. come causa ‘attiva’ e l ...
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Gli scritti che vanno sotto il nome di Dionigi Areopagita, primo vescovo di Atene e discepolo di S. Paolo, a cui si accenna negli Atti (XVII, 34), dal Rinascimento in poi hanno dato luogo a laboriose discussioni. [...] di Dio. A volte si è indotti a ritenere che la dottrina cristiana sia in lui un semplice appicco per l'esposizione di teorie neoplatoniche. Così è naturale che la raffigurazione che egli ci offre di Dio non sia dissimile da quella di Proclo. Il primo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio Ficino
Nicoletta Tirinnanzi
«Poesia, bellezza, amore sono i termini in cui si rivolge tutta la teologia ficiniana, se ben si guardi oltre la tenue superficie di una fragile architettura concettuale». [...] e che in seguito, affinato e modulato da Platone in forme razionali, si era posto a fondamento delle molteplici scuole neoplatoniche.
Tra il 1462 e il 1468 Ficino si impegnò a tradurre Platone: interruppe però il lavoro per redigere, su richiesta ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...