Uno dei maggiori teologi speculativi dell'islamismo e inoltre rinomato scrittore, in arabo, di filosofia, diritto, matematica, astronomia, medicina, astrologia e scienze occulte; nato ad ar-Rayy (antica [...] di Avicenna (v.), autore da lui tenuto in gran conto, benché ne ripudii parecchie dottrine come quella delle emanazioni neoplatoniche. Nel grande trattato al-Mabāḥith al-mashriqiyyah "Le ricerche orientali" (stampato a Ḥaidarābād del Dekkan 1343 èg ...
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CARDUCCI, Filippo
Paolo Malanima
Figlio di Andrea, che era gonfaloniere di Giustizia nel 1464, e di Costanza Rinuccini, nacque a Firenze nel 1449. La sua prima formazione culturale avvenne in seno all'Accademia [...] influire sul C. l'amicizia contratta con Marsilio Ficino, con cui sarebbe rimasto in contatto per lungo tempo.
Di impronta neoplatonica ci resta un sermone del C., composto nel 1485, e pronunciato davanti agli amici dell'Accademia il 30 aprile dello ...
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1. Generale ateniese (fine sec. 5º a. C.), stratego a Samo insieme con Trasibulo (411), guidò l'armata navale ateniese di Samo nelle battaglie di Cinossema e di Abido. Combatté per Atene con varia fortuna [...] (gli sono attribuite opere storiche, alcune anche sull'antico Egitto) e filosofo sotto l'influsso delle dottrine neopitagoriche e neoplatoniche. Si deve a lui la divisione dei dialoghi platonici in tetralogie, per la loro drammaticità. Dione Cassio ...
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Arabo musulmano di Spagna, illustre come filosofo, come matematico, come medico e come cultore teorico e pratico di musica; nato a Saragozza verso la fine del sec. V èg., XI d. C., vissuto dapprima in [...] , cioè Abū Bakr.
Fu il primo filosofo notevole della Spagna musulmana, seguace dell'aristotelismo, ma anche con influenze neoplatoniche riannodantisi ad al-Fārābī (v.). Scrisse commenti a libri aristotelici, si occupò di logica, ma soprattutto, nel ...
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L'Alkindi o Alchindus degli scrittori medievali; insigne filosofo e scienziato arabo musulmano, nativo di Bassora (al-Baṣrah), vissuto a Baghdād e morto intorno all'873. Meritò di essere chiamato dai suoi [...] sua essenza; si conosce anche un suo scritto contro la Trinità dei cristiani. In filosofia egli risente molto delle dottrine neoplatoniche, che poi furuno più ampiamente sviluppate da al-Fārābī (v.) e Avicenna (v.); famosa anche in Occidente è la sua ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla filosofia di Roma
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se è stato possibile scrivere qualche parola sulla filosofia [...] come Giamblico o addirittura Giuliano l’Apostata e Gregorio di Nissa o sant’Ambrogio, e sant’Agostino muore quando un neoplatonico come Proclo, il cui pensiero influenzerà i secoli seguenti, ha già vent’anni.
Possibile che tutta questa gente non si ...
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Filosofo e mistico svedese (Stoccolma 1688 - Londra 1772). Dotato di preparazione scientifica e ripetutamente soggetto di esperienze estatiche, volse la propria speculazione al sensibile e al rapporto [...] canonico della "chiesa" che prese vita dai suoi insegnamenti. La nuova dottrina teologica da lui proclamata riprendendo suggestioni neoplatoniche concepisce Dio come essenza infinita e la creazione come eterna emanazione. La volontà umana è libera di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Gli Antiqui e il Medioevo
Renato De Filippis
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il sapere altomedievale si sviluppa in un continuo confronto [...] in nove libri, è uno dei testi base dell’erudizione fino al XII secolo, ed è anch’esso influenzato da correnti neoplatoniche. Un manuale molto più agile e scarno solo le Istituzioni di Flavio Aurelio Magno Cassiodoro, in soli due libri, uno dedicato ...
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WEININGER, Otto
Delio Cantimori
Filosofo e psicologo austriaco, nato a Vienna il 3 aprile 1880, e ivi morto il 4 ottobre 1903, suicida. Ebbe notorietà nel mondo culturale tedesco dell'anteguerra per [...] (protestante). La sua dottrina è un misto di ricordi di psicologia positivistica (fu scolaro dell'Avenarius) e di reminiscenze neoplatoniche.
Dopo la sua morte il suo amico M. Rappaport pubblicò altri scritti del W. sotto il titolo Über die letzten ...
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Nome con il quale è noto in Occidente il filosofo, giurista, medico e astronomo arabo di Spagna Abū l- Walīd Muḥammad ibn Rushd (Cordova 1126 - Marrākesh 1198). Tra le sue numerosissime opere sono celebri [...] come deviante dal peripatetismo puro: suo intento infatti era di liberare il pensiero aristotelico dalle deformazioni neoplatoniche dei precedenti commentatori. Anche A. concepisce secondo uno schema emanatistico il processo eterno di derivazione del ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...