Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La pubblicazione degli Emblemata di Alciati, nel 153, porta alla nascita di un nuovo [...] . L’emblematica diventa una vera filosofia dell’espressione figurata su cui si innestano elementi delle teorie linguistiche neoplatoniche, supportate dalla riscoperta di testi della tradizione esoterica. L’impresa, che mette sempre più l’accento sul ...
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Letterato friulano, nato verosimilmente a Portogruaro verso il 1485, da padre immigrato da quei "confini della Croazia" meridionale, dove era fama sorgesse l'antica Delminio; morto a Milano il 15 maggio [...] , ma tutt'altro che sdegnoso del volgare al quale affidò parte delle sue fatiche, imbevuto di idee neoplatoniche, talmudiche e cabalistiche, fanatico di Cicerone, l'imitazione del quale difese accanitamente nel trattato Della Imitazione contro ...
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generazione
Alfonso Maierù
Il termine occorre nel Convivio e una sola volta nella Vita Nuova e denota, sia in senso proprio che traslato, il processo con il quale una qualche realtà giunge al suo essere; [...] luogo per creazione da Dio. La dottrina dantesca è d'impianto aristotelico, ma ha recepito influenze varie, soprattutto neoplatoniche e avicennistiche, conciliate tutte con le esigenze della fede cristiana. Essa è stata illustrata a più riprese da B ...
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Bertoldo di Moosburg (o Mosburg o Maisberg)
Bertoldo di Moosburg
(o Mosburg o Maisberg) Teologo domenicano (sec. 14°). Fu lettore nel convento domenicano di Ratisbona e, successivamente, insegnò presso [...] svolge la propria originale interpretazione e riporta estesamente testi e temi tratti da autori agostiniani, dionisiani e del platonismo arabo, fornendo in tal modo un ricco repertorio delle tesi neoplatoniche, letto e utilizzato ancora nel sec. 15°. ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] rifrazione e del telescopio. Emulando i risultati tecnici di Kepler, ma in disaccordo con la sua filosofia naturale neoplatonica, Descartes studiò l'ottica geometrica dal punto di vista della concezione meccanica della luce e conseguì come risultato ...
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Hemsterhuis, Franciscus
Filosofo olandese (Franeker, Frisia, 1721 - L’Aia 1790). Figlio del filologo classico Tiberio H., studiò presso l’univ. di Leida, interessandosi in partic. di filosofia platonica. [...] in partic. subirono per certi aspetti l’influsso delle idee filosofiche di H., ispirate da un estetismo sospeso tra istanze neoplatoniche e shaftesburiane. La sua opera principale è la Lettre sur l’homme et ses rapports (1772; trad. it. Lettera sull ...
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Nato a Cento nel 1550 (o 1552), morto nel 1631. Insegnò prima a Ferrara; poi, morto lo Zabarella, fu chiamato a succedergli, a Padova, nel 1590, col titolo di philosophiae interpres ordinarius (v. la sua [...] che fu chiamato "Aristoteles redivivus". Ma, in verità, egli, da un lato, interpretava Aristotele al lume di dottrine neoplatoniche, mescolate con principî presi parte dall'averroismo e parte dalla psicologia di Alessandro d'Afrodisia; e dall'altro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Antonio Clericuzio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’alto Medioevo le principali dottrine fisiche sono discusse perlopiù nei commentari [...]
Dio, tempo, cosmo
Nel 529, anno in cui l’imperatore Giustiniano decreta la chiusura dell’insegnamento della filosofia neoplatonica ad Atene (dove insegna Simplicio), Filopono scrive un trattato polemico contro Proclo, dedicato al tema dell’eternità ...
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Egidio Romano Filosofo e teologo (Roma 1243 ca
Avignone 1316). È detto talora Egidio Colonna, ma sono oscure le sue relazioni con la famiglia romana. Entrato negli eremitani di s. Agostino, fu dal 1260 [...] speculativa di E. è complessa: vicino in più punti a Tommaso d’Aquino, se ne discosta sotto altre influenze (agostiniane, neoplatoniche), dando svolgimenti originali al suo pensiero. Così, per l’esistenza di Dio, E. sostiene che essa è un «per sé ...
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Nome con cui è noto il medico e filosofo ebreo Yĕhūdāh Abrabanel o Abravanel (n. Lisbona tra il 1460 e il 1465 - m. in Italia prima del 1535). Nel 1484, essendo il padre, già ministro e tesoriere di re [...] ), nei quali il principio d'amore, trattato come principio cosmogonico, si riallaccia alle teorie platoniche, aristoteliche e neoplatoniche, e svolge motivi fondamentali della filosofia umanistica. Un suo trattato De coeli harmonia, scritto forse su ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...