paresi
Perdita incompleta della motilità volontaria; come la paralisi, può accompagnarsi ad aumento o diminuzione del tono muscolare (p. spastica o flaccida) e a modificazioni dei riflessi profondi. [...] Le p. possono essere imputabili a molteplici cause, fra le quali si possono citare quelle vascolari, traumatiche, infettive o tossiche, neoplastiche o degenerative. La terapia è riabilitativa. ...
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Oncogeni e oncosoppressori
Carla Boccaccio
Paolo M. Comoglio
Il cancro è una malattia genetica somatica che colpisce un numero ristretto di geni: gli oncogeni e i geni oncosoppressori. I primi controllano [...] cicline D ed E; tuttavia non è mai stato possibile dimostrare che le cicline possano da sole indurre la trasformazione neoplastica. Per quanto riguarda i geni oncosoppressori, l'inattivazione del gene Rb, che si verifica in una percentuale elevata di ...
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resistenza
Capacità di alcune specie o ceppi di batteri o di cellule di resistere a trattamenti farmacologici o a modifiche dell’ambiente chimico-fisico; in partic. la capacità dei batteri di non risentire [...] l’azione batteriostatica o battericida degli antibiotici (➔ antibioticoresistenza) e la r. delle cellule neoplastiche ai farmaci antitumorali (➔ chemioresistenza).
Il meccanismo della resistenza nei batteri
La r. ai farmaci dei batteri è dovuta a un ...
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performance status
Misura semiquantitativa del benessere psicofisico di un soggetto. Il p. s. viene ottenuto mediante diversi sistemi a punteggio che valutano variabili come per es. le attività personali, [...] , la cura personale, ecc. La valutazione del p. s. viene generalmente eseguita in pazienti affetti da malattie neoplastiche ed è utile per determinare la capacità di tollerare terapie antitumorali, valutare la risposta alla terapia, o stratificare la ...
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clofarabina
Farmaco antineoplastico in grado di bloccare la replicazione del DNA in cellule tumorali. Strutturalmente è un analogo dell’adenina. La c. si sostituisce all’adenina del DNA e svolge azione [...] interferente con gli enzimi DNA polimerasi e RNA reduttasi. Ne deriva un’azione citotossica con rallentamento della crescita delle cellule neoplastiche. Si usa in partic. nella leucemia linfoblastica acuta in età pediatrica. ...
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Ramo della terapia che studia l’impiego di farmaci sintetici nella cura delle malattie infettive; per estensione, la cura di affezioni di altra natura con prodotti di sintesi (chemioterapia delle elmintiasi, [...] c. è la ricerca e la preparazione di molecole dannose per l’agente infettante o parassitario e per le cellule neoplastiche ma scarsamente lesive per le cellule normali dell’organismo. Questa selettività di azione differenzia l’azione biologica dei ...
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Neurodegenerative, malattie
Orso Bugiani
Uno dei maggiori progressi in biomedicina degli ultimi decenni è la comprensione dei meccanismi molecolari che sono alla base della maggior parte delle malattie. [...] Sono state chiarite e individuate le cause di numerose malattie infettive e di gran parte di quelle degenerative o neoplastiche. Sono stati identificati i geni relativi a oltre duemila affezioni (anche molto rare) su base genetica, i geni (oncogeni) ...
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inappetenza
Mancanza, o più propriam. diminuzione, dell’appetito. L’i. si differenzia dall’anorressia perché non è una malattia psichica: pur dovuta talvolta a cause psichiche o psicologiche, non è malattia [...] è sintomo di svariate patologie: malattie infettive, batteriche e virali (tipica è l’i. dell’epatite virale), neoplastiche, cardiache, metaboliche, renali, neurologiche, nervose (spec. la depressione), ecc. Se un tempo l’i. venive curata con ...
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palifermina
Farmaco prodotto mediante tecnologia del DNA ricombinante che mima l’azione del Keratinocyte Growth Factor (KGF), una proteina che, attraverso il legame con specifici recettori presenti sulla [...] superficie delle cellule epiteliali, ne stimola la proliferazione e la differenziazione. La p. è indicata per la prevenzione delle mucositi in pazienti sottoposti a trattamento chemioterapico per patologie neoplastiche. ...
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Patologo italiano (Montebicchieri presso Montopoli in Val d'Arno 1852 - Firenze 1925). Primario di Santa Maria Nuova a Firenze (1883), poi titolare (dal 1895) dell'Istituto di anatomia patologica dell'università. [...] della polmonite fibrinosa, sull'infezione tifoide a carattere setticemico, sulle emopatie sistemiche e in particolare sulla leucemia, sui metodi di isolamento dei microrganismi da materiali patologici, sui corpi inclusi delle cellule neoplastiche. ...
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neoplastico
neoplàstico agg. [der. di neoplasia, secondo l’agg. plastico] (pl. m. -ci). – Di neoplasia, che presenta neoplasia, che costituisce neoplasia, sia in medicina (sinon. di tumorale), sia in fitopatologia: tessuti n.; formazioni,...
paraneoplastico
paraneoplàstico agg. [comp. di para-2 e neoplastico] (pl. m. -ci). – In medicina, relativo a una neoplasia. Sindromi p.: complesso di manifestazioni biochimiche, immunologiche e cliniche associate alla presenza di una neoplasia...