Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] a un nuovo ruolo pontificio nella vita italiana, che ha fatto pensare, con errore fortemente distorcente, a una sorta di neoguelfismo ante litteram. In realtà, pur con tutti i suoi limiti (anche di cedimento alle mode e all’attualità), il Bettinelli ...
Leggi Tutto
RATTAZZI, Urbano
Corrado Malandrino
RATTAZZI, Urbano. – Nacque ad Alessandria il 30 giugno 1808 da Giuseppe Giacomo, notaio, e da Isabella Bocca, sposata in terze nozze.
Gli antenati di Rattazzi emigrarono [...] nel 1847 a Casale, in cui fu lanciato il significativo grido ‘Viva l’Italia!’ a sostegno dell’iniziativa indipendentistica neoguelfa di Cesare Balbo e Vincenzo Gioberti. Quel congresso segnò il momento di svolta per la maturazione di una coscienza ...
Leggi Tutto
LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] longobardo di fatto divenne per tutto l'Ottocento il punto di riferimento del dibattito tra le due contrapposte scuole storiche neoguelfa e neoghibellina, l'una che poneva in forte risalto la ferocia repressiva degli invasori anche contro la fede e ...
Leggi Tutto
Croce e gli Scrittori d’Italia
Marino Biondi
La biblioteca della nazione
Mettiamo uno dopo l’altro, come per un dibattimento in cui si confrontino e si scontrino le parti in causa, i lacerti più rappresentativi [...] , il Sommario della storia d’Italia di Cesare Balbo, curato da Francesco Saverio Nitti, uno dei capisaldi della storiografia neoguelfa dell’Ottocento, particolarmente caro a Croce anche per il suo vasto affresco della storiografia, edito nel 1921 (B ...
Leggi Tutto
DALL'ONGARO, Francesco
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Mansuè di Oderzo (Treviso) il 19 giugno 1808 da Sante e da Elisabetta Fantin, piccoli dettaglianti originari della zona di Pordenone. Aveva già scritto [...] e società civile. In questi mesi la sua penna instancabile sfornò stornelli e articoli di giornale per sostenere il programma neoguelfa: l'illusione durò poco, il tempo per vedere che nel Lombardo-Veneto la guerra federale stentava e le popolazioni ...
Leggi Tutto
LEOPARDI, Pier Silvestro
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Amatrice, allora appartenente al Regno di Napoli, il 31 dic. 1797 da Bernardo, possidente, e da Loreta Lely. Era giovanissimo allorché, mentre [...] con le riflessioni e note di F. Lamennais).
Comunque anche tale attività consolidò l'appartenenza del L. all'area moderata e neoguelfa. Due articoli, ospitati nel luglio del 1845 dalla Gazzetta italiana, un periodico che si pubblicava a Parigi ed era ...
Leggi Tutto
MARIANI, Livio
Elvira Grantaliano
– Secondo di quattro figli, nacque a Oricola dei Marsi (L’Aquila) il 24 febbr. 1793 da Mariano e da Maria Giulia Della Tosa.
La famiglia, esponente di spicco della [...] 1843, del Primato morale e civile degli Italiani di V. Gioberti lo avvicinò al pensiero e all’ideologia neoguelfa; se ne discostò poi parzialmente, approdando a una propria elaborazione politica. Tali posizioni risultano dalla corrispondenza che il ...
Leggi Tutto
TOSCHI, Paolo
Alessandra Avanzini
TOSCHI, Paolo (Paolo Stanislao Francesco). – Nacque a Parma il 6 giugno del 1788, da Luigi, cassiere delle Poste, e da Anna Maria Brest, di origini tedesche, entrambi [...] Politicamente Toschi espresse una posizione moderata, favorevole all’unificazione nazionale, condividendo, in particolare, la prospettiva neoguelfa e avversando l’ipotesi repubblicana. Nel 1823 il suo nome comparve nella lista degli appartenenti alle ...
Leggi Tutto
AVOGADRO della Motta, Emiliano
Guido Verucci
Nacque a Vercelli il 16 ottobre 1798, dal conte Ignazio e da Teresa Avogadro di Casanova. Laureatosi in legge, ricoprì dal 1833 al 1847 la carica di riformatore [...] , e indispensabile nella sua interezza alla sovranità spirituale dei papi. Con uno spunto proprio di quella tradizione neoguelfa che fra il 1861 e il 1862 riviveva polemicamente nella pubblicistica cattolica conservatrice, l'A., richiamandosi al ...
Leggi Tutto
Nacque a Morra Irpina (Avellino) il 28 marzo 1817; morì a Napoli il 29 dicembre 1883. Scolaro a Napoli di Basilio Puoti, fu nel 1839 preposto dal Puoti stesso a un'altra scuola privata, che durò fino al [...] nella letteraria, comune a tutte le storie letterarie del nostro romanticismo. Se non che, la scuola lombarda e neoguelfa si era troppo impuntata sull'opposizione tra classico e romantico e, intransigente pel contenuto, che nella nuova letteratura ...
Leggi Tutto
neoguelfismo
s. m. [der. di neoguelfo]. – Forma italiana del cattolicesimo liberale, nella prima metà del sec. 19°; ne fu massimo esponente V. Gioberti, che nell’opera Del primato morale e civile degl’Italiani (1842-43) propose un cattolicesimo...
neoguelfo
neoguèlfo agg. e s. m. (f. -a) [comp. di neo- e guelfo]. – Relativo al neoguelfismo: programma n.; concezioni, tendenze neoguelfe. Come sost., seguace del neoguelfismo: i n. dell’Ottocento.