PARODI, Ernesto Giacomo
Guido Lucchini
– Nacque a Genova il 21 novembre 1862 da Elia e Teresa Raffetto.
Si laureò nella città natale nel 1885 con una tesi sulla Descrizione del dialetto genovese, discussa [...] di cattedra) al liceo di Arpino, l’anno successivo trascorse un soggiorno all’Università di Lipsia, alla scuola del neogrammatico Karl Brugmann. Fatto ritorno in Italia, insegnò presso il liceo di Ancona (1890-91). Dopo un anno di aspettativa ...
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Strutturalismo
Francesco Remotti
Struttura e strutturalismo
Una distinzione pare opportuna allorché si voglia determinare l'incidenza dello strutturalismo nelle scienze sociali: un conto è infatti stabilire [...] senza rappresentazione scritta - si aprono alla considerazione del linguista (come, del resto, già avevano fatto i neogrammatici dell'Ottocento). Si tratta dunque di un duplice sconfinamento: passare dal livello della rappresentazione scritta al ...
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LINGUAGGIO
Giulio Bertoni
. La linguistica (v.) non si è sottratta, com'è naturale, al destino di tutte le scienze. In questi ultimi decenni alcuni problemi sono tramontati, altri sono sorti all'orizzonte. [...] la tecnica della linguistica: una tecnica che si andò sempre più affinando sino a raggiungere, presso i cosiddetti "neogrammatici", un sottile virtuosismo, contro cui il senso storico di alcuni linguisti cominciò a ribellarsi. Ci si convinse che ...
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FANFANI, Pietro
Edoardo Zamarra
Nacque il 21 apr. 1815 a Montale, in provincia di Pistoia, dall'agiato fattore Francesco e da Clementina Signorini vedova Pinzauti, quintogenito dopo due sorellastre [...] col tempo alle posizioni manzoniane rigettandone però l'eccessiva fiorentineria. Criticò da posizioni di retroguardia le nuove istanze dei neogrammatici.
Bibl.: Per un sunto delle sue opere si veda la sua Bibliobiografia, Firenze 1874. Su di lui cfr ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] il tipo più frequente e importante di l. linguistica. Codifica sviluppi fonologici regolari – ‘ineccepibili’ nella definizione dei Neogrammatici – nel corso dell’evoluzione storica di una lingua o nel passaggio da una fase preistorica a una ...
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FONETICA (dal gr. ϕωνητικὴ [τέχνη] "[scienza] dei suoni" fr. phonétique; sp. fonética; ted. Phonetik, Lautlehre; ingl. phonetics)
Giulio BERTONI
Giulio PANCONCELLI-CALZIA
Il pensiero costruisce sé stesso, [...] sussidio prezioso, brancolerebbe nel buio. Molte obiezioni, alcune giuste e altre erronee, sono state sollevate contro la concezione neogrammatica, principalmente da H. Schuchardt e da J. Gilliéron; molte discussioni si sono svolte sino ad oggi (E ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] incentrata sul problema della diffusione e della convergenza dei fenomeni linguistici (cfr. le sue riserve nei riguardi dei neogrammatici espresse nel 1885 nel famoso Über die Lautgesetze. Gegen die Junggrammatiker), le sue posizioni erano però anche ...
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L’etimologia (gr. etymología, lat. etymologĭa) è lo studio dell’origine delle parole. La sua tradizione risale a più di 2500 anni fa: riflessioni etimologiche si conoscono già dai tempi degli antichi Indiani [...] del lessico, per es. parole di sostrato osco-umbro quale bufalo o tufo, che secondo le leggi fonetiche dei neogrammatici corrispondono al lat. būbalus e tūbus, oppure parole di superstrato germanico come guardare < *wardon «osservare» e giardino ...
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neogrammatico
neogrammàtico agg. e s. m. [comp. di neo- e grammatico, per traduz. del ted. Junggrammatiker, comp. di jung «giovane, nuovo» e Grammatiker «grammatico»] (pl. m. -ci). – Appartenente alla scuola di linguisti (fondata da K. Brugmann...