TERRORISMO
Donatella della Porta
Piero Luigi Vigna
(App. IV, III, p. 627)
Del termine t. non esiste una definizione unanimemente accettata (ciò che è ''terrorismo'' per gli uni, può essere ''guerra [...] del MSI a legittimarsi come forza politica democratica ha spinto quel partito a tenere sotto tutela l'ala estrema del neofascismo. Gli stessi rigurgiti razzisti, che erano stati in un primo tempo fomentati nel tentativo di riprodurre in Italia i ...
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SICILIA (XXXI, p. 654; App. II, 11, p. 821)
Aldo PECORA
Bruno MAVER
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La popolazione residente dell'isola è aumentata da 4.000.078 ab. nel 1936 a 4.462.220 nel 1951, e ha raggiunto i 4.711.783 ab. [...] la DC (passata dal 21% al 38,7%), seguita dalle sinistre, PCI e PSI con uno stabile 30%, dalle Destre (neofascisti, monarchici, liberali), in costante declino ma sempre forti; esigue le forze democratiche di sinistra, PSDI e PRI (i solo deputato ...
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Calabresi, Luigi
Emmanuel Betta
Una vita tranquilla
Nacque a Roma il 14 novembre 1937. Era il terzo figlio, dopo Adele e Wanda, di Paride, negoziante di vini e olii originario di Velletri, e di Amalia [...] là. Storia della mia famiglia e di altre vittime del terrorismo, Milano 2007; M. Franzinelli, La sottile linea nera. Neofascismo e servizi segreti da piazza Fontana a Piazza della Loggia, Milano 2008; A. Giannuli, Bombe a inchiostro, Milano 2008, ad ...
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In generale, i partiti politici sono associazioni private che hanno il monopolio di fatto delle elezioni politiche, attraverso la proposizione delle candidature. In ciò sta la loro natura ambivalente: [...] in forma storica e secondo talaltri in forma rinnovata, nel senso del divieto di costituire partiti politici c.d. neofascisti) o non riguardasse tutti i partiti che, perseguendo la conquista integrale del potere, volessero poi porsi come partito ...
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Organizzazione che persegue l’obiettivo della gestione del potere politico mediante il processo di competizione elettorale ovvero – quando non entrano regole democratiche di competizione elettorale – attraverso [...] taluni in forma storica e secondo talaltri in forma rinnovata, nel senso del divieto di costituire p. politici c.d. neofascisti) o non riguardasse tutti i p. che, perseguendo la conquista integrale del potere, volessero poi porsi come p. unico ...
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Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] qualsiasi prestigio politico e morale, e fu confinato fra le ideologie nostalgiche dei residui movimenti monarchici e neofascisti, mentre agli ideali nazionali furono sostituiti, in vario modo, nella coscienza e nelle aspirazioni degli Italiani, gli ...
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Criminalità organizzata
Pino Arlacchi
Introduzione
Molti studiosi oggi concordano nel definire la criminalità organizzata come un insieme stabile di imprese insediate nei maggiori mercati illeciti come [...] da parte del servizio segreto sovietico a quello bulgaro, il quale a sua volta avrebbe dato l'incarico ai gruppi neofascisti e alla mafia turchi - ha finito con l'avere per protagonista una complessa ragnatela di canali estesa in due continenti ...
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neofascismo
s. m. [comp. di neo- e fascismo]. – Nel linguaggio politico e giornalistico, ogni attività intesa alla ricostituzione in Italia del Partito fascista, e più genericam. il complesso delle manifestazioni ideologiche o pratiche dei...
neofascista
s. m. e f. [comp. di neo- e fascista] (pl. m. -i). – Sostenitore, seguace del neofascismo; anche come agg.: movimento n., gruppi neofascisti.