Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] però casi di epigrafi d’autore, come la lapide di Caiazzo del 1943, scritta da Benedetto Croce a ricordo della strage nazista (Petrucci 1986: 143) o l’“Ode a Kesselring” di Pietro Calamandrei, collocata nel 1952 nell’atrio del Palazzo comunale di ...
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I musei e il collezionismo archeologico
Giovanni Scichilone
Beatrice Palma
Carlo Roberto Chiarlo
La musealizzazione
di Giovanni Scichilone
I processi di musealizzazione, oggi testimoniati nei campi [...] adulti; e, con tragica ironia, proprio mentre Neurath fuggiva nel 1934 alle persecuzioni razziali in Austria, la propaganda nazista utilizzava i musei (gli Heimatmuseen: musei della patria) per dirigere l'opinione pubblica, soprattutto nelle comunità ...
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La prima età dell’uomo, compresa, in senso stretto, fra la nascita e l’uso completo della parola, ma di solito estesa sino a comprendere la fanciullezza. È suddivisa nei seguenti periodi: neonato (fino [...] , dal genere della letteratura a essi dedicata, il Diario di Anne Frank, la ragazza ebrea tedesca morta nel campo di concentramento nazista di Bergen-Belsen, pubblicato per la prima volta nel 1947 e poi, in edizione integrale, nel 1991.
Il mondo ...
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Recitazione
Luigi Squarzina
Fin dalle origini del cinema la r. si orientò nelle due direzioni adottate dalla nascente industria, da una parte il trasferimento dell'attore di teatro davanti all'operatore, [...] ndo] sempre più di massa" (G. Aristarco, L'utopia cinematografica, 1984, p. 36) e la dittatura fascista e poi nazista, plurimediale attraverso cinema e radio, dominava in Europa, bisogna ammettere che non si è andati più in profondità nell'analizzare ...
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chimica
Luigi Cerruti
La scienza della trasformazione
Se chiediamo a un chimico cos'è la chimica molto probabilmente ci risponderà con tre parole: "Tutto è chimica!". La sua affermazione andrebbe corretta [...] scritti lo spirito forte e un po' elusivo della chimica è stato l'italiano Primo Levi. Reduce da un campo di concentramento nazista, Levi ha dato alla letteratura mondiale un capolavoro dal titolo Se questo è un uomo, in cui racconta come gli sia ...
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La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] , essa si pose in sintonia profonda con una società italiana che aspirava a liberarsi della violenza fascista e nazista. Clero, religiosi, associazioni cattoliche si misero al servizio di una popolazione sempre più stremata dalla guerra e oppressa ...
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Guerriglia
Carlo Jean
Significato e definizione di 'guerriglia'
Il termine 'guerriglia' o 'piccola guerra' si diffuse con la resistenza spagnola all'occupazione napoleonica e ha avuto notevole fortuna [...] di evitare la politicizzazione dello scontro e la conseguente spirale di violenza. Ad esempio la resistenza contro l'occupazione nazista è stata non solo in Italia, ma anche in Francia, sia guerra di liberazione nazionale che guerra civile. In ...
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Politica e mito
Dino Cofrancesco
di Dino Cofrancesco
Politica e mito
Il mito politico e la filosofia politica moderna
In prima approssimazione il mito politico è una forma di legittimazione del potere [...] a quelli di tutta la nazione; o in quella versione estrema e radicale del nazionalismo, che è il razzismo nazista, secondo il quale gli interessi del Führer (che è la manifestazione più alta e più diretta delle virtù razziali) corrispondono ...
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Maturità economica
Charles P. Kindleberger
Introduzione
L'espressione 'maturità economica' non è del tutto univoca: essa può indicare una fase di intenso sviluppo economico successiva a un periodo di [...] lo spostamento verso ovest, sulla linea Oder-Neisse, dei confini della Germania; le organizzazioni contadine e i sindacati erano stati neutralizzati dai nazisti; i pubblici funzionari e gli industriali si erano screditati per aver sostenuto il regime ...
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Degenerazione
Giulio Barsanti
Giorgio Bignami
Il termine degenerazione, letteralmente "modificazione del genere", "deviazione dal genere", può significare alterazione, trasformazione, o passaggio da [...] eminenti scienziati sollecitarono e legittimarono le politiche eugeniche e poi di vero e proprio genocidio applicate dal regime nazista, ufficialmente allo scopo di arrestare l'inquinamento e il deterioramento del patrimonio genetico dell'umanità, di ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.