Musicista tedesco (Monaco 1905 - ivi 1963). Cominciò ad affermarsi come compositore nel 1935, ma, osteggiato dal regime nazista, emerse soprattutto dopo la fine della guerra, ponendosi fra i più noti musicisti [...] tedeschi della sua generazione. Pur adottando spesso forme classiche, egli si valse di un linguaggio fortemente influenzato dall'atonalità della dodecafonia. Fra i suoi lavori figurano l'opera teatrale ...
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Anschluss (ted. «annessione»)
Anschluss
(ted. «annessione») Termine con cui si indica l’annessione dell’Austria alla Germania nazista, effettuata da A. Hitler il 13 marzo 1938. Il Partito nazionalsocialista austriaco, [...] ritenendo che l’Austria fosse parte integrante del nuovo Reich tedesco, cercò di realizzare l’A. con la forza, ma il Putsch del 25 luglio 1934 fallì per l’opposizione di Mussolini, che fece schierare quattro ...
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Lodz, ghetto di
Łódź, ghetto di
Ghetto istituito nella città di Ł., in Polonia, durante l’occupazione nazista. Nella città di Ł., seconda per numero di abitanti della Polonia, al momento dell’inizio [...] della Seconda guerra mondiale la popolazione ebraica ammontava a circa 250.000 abitanti ed era organizzata in una comunità ricca e culturalmente molto vivace. Fin dall’inizio dell’occupazione tedesca, ...
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Norimberga, procèsso di Azione penale intentata (1945-46) da un tribunale militare internazionale (istituito da Gran Bretagna, USA, Francia e URSS) contro i dirigenti del regime nazista accusati di cospirazione [...] nella preparazione di una guerra di aggressione, crimini contro la pace, crimini di guerra e crimini contro l'umanità. La sentenza condannò a morte dodici dei ventiquattro principali imputati. V. anche ...
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totalitarismo Sistema politico autoritario, in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, nel suo capo o in un ristretto gruppo dirigente, che tende a dominare l’intera società grazie al [...] una precisa «volontà totalitaria», capovolgendo il senso dispregiativo del termine. Estendendosi in seguito a connotare sia il regime nazista, sia i vecchi e nuovi sistemi comunisti, il t. è entrato nel linguaggio comune per descrivere una forma ...
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Dobrowolski, Antoni. – Insegnante polacco (Wolbórz 1904 - Dębno 2012), il più anziano degli ex prigionieri del campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau. Insegnante, durante la seconda guerra mondiale [...] teneva corsi clandestini di istruzione elementare, che i tedeschi avevano proibito dopo l’invasione della Polonia del 1939 nel tentativo di sopprimere la cultura e l’identità nazionali. Nel giugno del ...
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Diplomatico tedesco (Schwetzingen, Mannheim, 1903 - Langenberg 1958); collaboratore (1934) di Ribbentrop, allora alto funzionario della sede centrale del partito nazista. Dopo la resa francese del 1940, [...] ambasciatore tedesco presso il governo collaborazionista di Vichy; fu condannato nel luglio 1949 da un tribunale francese a venti anni di lavori forzati, ma fu graziato e liberato nel 1954; è morto per ...
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Uomo politico tedesco (Fleinhausen, Svevia, 1885 - Norimberga 1946). Fondatore di un movimento antisemita a Norimberga (1918), poi membro del partito nazista, partecipò al Putsch di Monaco (1923). Gauleiter [...] della Franconia centrale, diresse il settimanale Der Stürmer, violento foglio antisemita. Tra i principali responsabili delle feroci persecuzioni razziali, fu condannato a morte dal tribunale internazionale ...
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Abbreviazione di Sturmabteilung («sezione d’assalto»), reparto paramilitare costituito da A. Hitler nel novembre 1921 a difesa dei comizi del partito nazista. I suoi membri furono detti anche camicie brune, [...] dal colore della camicia della loro uniforme. Sciolta dopo il Putsch di Monaco (1923), fu riorganizzata da E. Röhm nel 1925. Riluttante a rientrare nella legalità, animata dal mito di una ‘seconda rivoluzione’ ...
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Speer, Albert
Politico tedesco (Mannheim 1905-Londra 1981). Architetto, dal 1934 fu il principale ispiratore delle iniziative urbanistiche e architettoniche del regime nazista, fra cui la Grande cancelleria [...] di Berlino (poi distrutta) e il Campo per le adunate Zeppelin a Norimberga. Fu anche il principale artefice dell’elaborata liturgia politica che era alla base di feste, adunate e cerimonie ufficiali del ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.