TERRORISMO
Luciano Pellicani e Donatella della Porta
Aspetti storici
di Luciano Pellicani
Terrorismo di Stato e terrorismo contro lo Stato
Se per terrorismo si intende l'uso sistematico della violenza [...] i superstiti vennero ammassati in appositi campi di lavoro che, in realtà, erano centri di uccisione (Totungsanstalten). Lo Stato nazista si trasformò in una colossale industria della morte in quanto tutte le sue strutture, militari e civili, furono ...
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Pio XI
Francesco Margiotta Broglio
Achille Ratti nacque a Desio, borgo non piccolo dell'Alta Brianza tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco (nato a Rogeno nel 1823) e di Teresa [...] encicliche (1926, 1932, 1937). Ma la forte coscienza, sia pure al termine del pontificato, delle pericolosità del paganesimo nazista e di un antisemitismo che andava ben al di là dell'antico antiebraismo ecclesiastico, appare evidente dal progetto di ...
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ALESSANDRINI, Federico
Francesco Malgeri
Nacque a Recanati il 5 ag. 1905 da Raffaele, pittore e restauratore, allievo di Luigi Fontana, e da Maria Patrignani. A Recanati compì i primi studi, fino al [...] della censura, e denunciando le persecuzioni e le vessazioni contro la Chiesa e i cattolici soprattutto da parte nazista, in Germania e in Austria. Le autorità tedesche non mancarono di promuovere indagini per scoprire i misteriosi giornalisti ...
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INTERLANDI, Telesio
Mauro Canali
Nacque a Chiaramonte Gulfi, presso Ragusa, il 20 ott. 1894, da Giovanni e da Giuseppina Freri. Fu redattore de La Nazione e de L'Impero, assumendo sempre, in seno al [...] le sortite antisemite del giornale romano, tanto da meritare, nel 1926, l'attenzione compiaciuta di A. Rosenberg, il teorico nazista dell'antisemitismo. Nel gennaio 1934 Il Tevere aveva preso ad attaccare il sionismo, ma dietro questo finto bersaglio ...
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diaspora
Raffaele Savigni
La dispersione degli Ebrei in tutto il mondo
Dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme (70 d.C.) gli Ebrei si sono dispersi in tutto il mondo. Per alcuni secoli essi sono [...] loro grave delitto". Questa ostilità sfociò più tardi in un vero e proprio antisemitismo, che raggiunse l'apice sotto il regime nazista e portò alla Shoah.
Il ritorno in Israele
Dopo la chiusura dei ghetti, gli Ebrei d'Europa si trovarono di fronte ...
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CHIESA, Romualdo
Carlo Felice Casula
Nacque a Roma il 1º sett. 1922 da Angelo, commerciante, e Lina Polvani. Di formazione cattolica, maturò una coscienza antifascista nel corso dei suoi studi liceali, [...] che caratterizzava questa fase dell'esperienza della Sinistra cristiana, il C. durante i mesi della occupazione nazista si dedicò prevalentemente all'organizzazione della resistenza armata contro i Tedeschi.
Era responsabile di uno dei settori ...
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Parigi, Conferenza di
Conferenza internazionale organizzata dai vincitori della Prima guerra mondiale. Vi si negoziarono i trattati di pace con le potenze degli imperi centrali e i loro alleati. Si svolse, [...] in Germania e in Italia, e nutrito uno spirito di rivalsa che avrebbe ingrossato il consenso dei movimenti fascista e nazista. Molte questioni affrontate a Parigi si sarebbero ripresentate irrisolte allo scoppio della Seconda guerra mondiale. ...
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(ted. Rhein, fr. Rhin, nederl. Rijn) Fiume dell’Europa centro-occidentale (1326 km). Interessa il territorio di sei Stati (Svizzera, Liechtenstein, Austria, Germania, Francia, Paesi Bassi). Il principale [...] , fu internazionalizzata dall’accordo di Mannheim (1868). La Commission centrale pour la navigation du Rhin, soppressa dal regime nazista, ha ripreso a funzionare dopo la Seconda guerra mondiale.
Confederazione del R. Fu formata il 12 luglio 1806 ...
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comunismo
Massimo L. Salvadori
La costruzione di una società di eguali
Il comunismo è la dottrina che teorizza la necessità di porre fine alla proprietà privata dei mezzi di produzione e di introdurre [...] terroristica per imporre il suo potere assoluto. I più grandi successi di Stalin furono la vittoria contro la Germania nazista nella Seconda guerra mondiale (1941-45), l'ascesa dell'Unione Sovietica al rango di superpotenza e l'estensione del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] nazione» che può agire nello scenario nel mondo nuovo. Fino alle prime sconfitte militari, Morandi pensa che l’alleato nazista vada contenuto, non rifiutato (l’obiettivo è riservare all’Italia il Mediterraneo).
Poi inizia la sequenza che condurrà ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.